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venerdì 31 agosto 2012

la divina irrealtà delle cose



La pazzia, lungi dall'essere una anomalia,
è la normale condizione umana.
Non esserne consapevoli,
se essa non è grande,
significa essere normali
Non esserne consapevoli,
se essa è grande,
significa essere pazzi.
Esserne consapevoli,
se essa è piccola,
significa essere disillusi.

Esserne consapevoli,
se essa è grande,
significa essere geni"
Fernando Pessoa

IL DOPPIO ETERICO (I centri di forza; kundalini; la nascita e la morte; guarigioni, il mesmerismo; la medianità; magnetizzazione di oggetti)
IL CORPO ASTRALE (Composizione e struttura; colori; funzioni; chakras; la vita durante il sonno; i sogni; la vita dopo la morte; fenomeni ed entità astrali; spiritismo; sviluppo delle facoltà astrali; gli aiutatori invisibili..)
IL CORPO MENTALE (Struttura e funzioni; forme pensiero; trasmissione del pensiero; concentrazione; meditazione; contemplazione; devachan; gli abitanti del piano mentale; la morte del corpo mentale; rinascita...)
IL CORPO CAUSALE (Il campo di evoluzione; le anime-gruppo minerali, vegetali, animali; l'individualizzazione; le funzioni del corpo causale; la vita dopo la morte; l'ego e la rincarnazione; l'aiuto dei Sacramenti; l'Iniziazione..)



"Bisogna uccidere fino in fondo la memoria
bisogna che l’anima si purifichi
bisogna di nuovo imparare a vivere"
Anna Achmatova



C'è tanta solitudine in quell'oro.
La luna delle notti
non è la luna che vide il primo Adamo.
I lunghi secoli della veglia umana
l'hanno colmata di antico pianto.
Guardala.
E' il tuo specchio.
Jorge Luis Borges

venerdì 31 agosto 2012 - 13^ luna o luna blu



Il buio, il vuoto, il nulla:
 sono metafore di una dimensione ancestrale
 in cui la vita si ri-partorisce.


EGO SUM QUI SUM

giovedì 30 agosto 2012

Un amore felice. E' normale? è serio? è utile?



Un amore felice. E' normale?
è serio? è utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri
che non vedono il mondo?

Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito,
i primi qualunque tra un milione, ma convinti
che doveva andare così - in premio di che? Di nulla;
la luce giunge da nessun luogo -
perchè proprio su questi e non su altri?
Ciò offende la giustizia? Sì.
Ciò infrange i princìpi accumulati con cura?
Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e butta giù.

Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po',
si fingessero depressi, confortando così gli amici!
Sentite come ridono - è un insulto.
In che lingua parlano -
comprensibile all'apparenza.

E tutte quelle loro cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che si inventano -
sembra un complotto contro l'umanità!

E' difficile immaginare dove si finerebbe
se il loro esempio fosse imitabile.
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare più nel cerchio?

Un amore felice. Ma è necessario?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.

Chi non conosce l'amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice.

Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire.

Wislawa Szymborska



Secondo la kabbalah, nel mondo spirituale, l’anima è nello stato di “Zivug” (accoppiamento, fusione) con la Luce.
Questa è l’unità di due parti della creazione, una maschile ed una femminile, che porta il più grande piacere che esista: il riempimento dell’anima con la Luce. Un prototipo della fusione spirituale nel mondo materiale è l’accoppiamento fisico. Ecco perché l’attrazione per il sesso opposto è considerato un fondamento, una radice di tutti i desideri e dei piaceri del nostro mondo. Il piacere sessuale nel nostro mondo dimostra perfettamente la differenza tra la fusione spirituale e quella fisica. Una persona (un uomo) pensa sempre al sesso ed immagina l’enorme piacere che l'aspetta, ma dopo il picco, la soddisfazione scompare immediatamente. Una caccia dopo l’altra, il piacere inizia di nuovo…questo avviene perché la Luce ed il desiderio si annullano a vicenda. In altre parole, riempiendo il desiderio, la Luce neutralizza la sensazione di piacere, allo stesso modo in cui il positivo ed il negativo si cancellano a vicenda.
La scomparsa di entrambi conduce ad un doppio vuoto.
Ecco perché è scritto “Morendo, una persona non riceve neppure la metà del desiderato”.
Il piacere spirituale lavora in noi in maniera differente.
Essere nel mondo spirituale significa avere l’intenzione (lo schermo) – un’abilità di ricevere piacere (Luce) in un desiderio (vaso, Kli) in modo da portare piacere agli altri (un amico, il Creatore).
Ciò richiede che una persona acquisisca la proprietà del Creatore, la proprietà dell’amore e della dazione.
Allora, una persona raggiunge l’accoppiamento spirituale, la fusione continua, che continua e si intensifica costantemente, dandole la sensazione della vita eterna.
Essenzialmente, da qualche parte nel profondo, nell’anima, noi tutti inconsciamente aspiriamo a questa particolare fusione, e siamo creati per essa. (tratto da Laitman.it)



Un giorno esisterà la fanciulla e la donna,
il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile,
ma qualcosa per sé,
qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine,
ma solo a vita reale: l'umanità femminile.
Questo progresso trasformerà l'esperienza dell'amore,
che ora è piena d'errore, la muterà dal fondo,
la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano,
non più da maschio a femmina.
E questo più umano amore somiglierà
a quello che noi faticosamente prepariamo,
all'amore che in questo consiste,
che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda
(Rainer Maria Rilke)


perchè non ti sogno più???

ci sono stati momenti in cui il solo pensarti mi faceva sentire bene
come se tu mi fossi vicino
...adesso, invece, è come se si fosse- momentaneamente (spero sia solo per poco)-
allentato quel filo che magicamente mi unisce a te...
 ogni notte, prima di addormentarmi, mi auguro di ritrovarti, di riaverti in sogno, ma tu, probabilmente
distratto, non mi ascolti... viaggi lontano, per altri lidi...
forse in preda a pensieri e/o problemi dell'arduo quotidiano divenire...,
ma oggi voglio dedicarti tutto il mio sentimento
e voglio farlo prendendo a prestito queste delicate parole:
 
Nobuyoshi Araki
Sii dolce con me. Sii gentile. 
E’ breve il tempo che resta. Poi 
saremo scie luminosissime. 
E quanta nostalgia avremo 
dell’umano. 
Come ora ne 
abbiamo dell’infinità. 
Ma non avremo le mani. 
Non potremo 
fare carezze con le mani. 
E nemmeno guance da sfiorare 
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto 
ci gonfierà i fotoni lucenti. 
Sii dolce con me. 
Maneggiami con cura. 
Abbi la cautela dei cristalli 
con me e anche con te. 
Quello che siamo 
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei 
e affettivo e fragile. 
La vita ha bisogno 
di un corpo per essere 
e tu sii dolce 
con ogni corpo. 
Tocca leggermente 
leggermente poggia il tuo piede 
e abbi cura 
di ogni meccanismo di volo 
di ogni guizzo e volteggio 
e maturazione e radice 
e scorrere d’acqua e scatto 
e becchettio e schiudersi o 
svanire di foglie 
fino al fenomeno 
della fioritura, 
fino al pezzo di carne sulla tavola 
che è corpo mangiabile 
per il mio ardore d’essere qui. 
Ringraziamo. Ogni tanto. 
Sia placido questo nostro esserci - 
questo essere corpi scelti 
per l’incastro 
dei compagni 
d’amore. nei libri.

Mariangela Gualtieri
da "Bestia di gioia"


"Il miglior modo di conoscere è assaggiare" [ detto SUFI ]

 Se tu aprissi davvero gli occhi per vedere,scorgeresti la tua immagine in tutte le immagini.
Se aprissi le orecchie per ascoltare,percepiresti la tua voce, in tutte le voci."
[ KAHIL GIBRAN ]

mercoledì 29 agosto 2012

tra lupi e colombe

Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

Solo il pazzo ed il genio infrangono le leggi fatte dall'uomo
ed essi sono i più vicini al cuore di Dio
[ KAHIL GIBRAN ]

lunedì 27 agosto 2012

sii il testimone... nel qui e ora




1. Non identificarti con pensieri ed emozioni
Se vuoi eliminare il dominio della mente su di te, distruggi tutte le identificazioni che hai con essa.

Un pensiero nasce dentro di te – non diventare tutt’uno con esso! Perché se lo fai, gli dai forza. Rimani invece a distanza, come se ti trovassi a lato della strada e guardassi la gente passare. Guarda il pensiero come se fosse una nuvola su in alto nel cielo, mentre tu sei lontano, sulla terra. Non identificarti, non diventare tutt’uno con i tuoi pensieri.
Non dire: “Questo è il mio pensiero”. Appena dici ‘mio’, ti sei identificato e, appena ti sei identificato, tutta la tua energia fluisce verso quel pensiero. È questa energia che ti rende schiavo; ed è la tua stessa energia!
Non identificarti. Quando cominci a prendere le distanze dai tuoi pensieri, essi iniziano a perdere forza e a diventare senza vita, perché non ricevono più energia.
2. Aspetta la pausa
Quando arriva la rabbia, mettiti da una parte, a distanza, e osservala.

 Lascia che cresca e permei tutto il tuo corpo. Ti avvolgerà da ogni lato. Lasciala fare!
Devi solo ricordarti una piccola cosa – tu non sei la tua rabbia.
Non avere fretta di saltarci dentro, perché allora sarà difficile uscirne.
Osservala, ma rimani fermo su di un punto: se davvero devi rispondere alla persona che ti ha insultato, fallo quando la rabbia è scomparsa. Per nessuna ragione fallo prima di allora.
All’inizio sarà difficile, sarà davvero arduo. Dovrai essere molto vigile, stare in guardia, ma pian piano diverrà più facile.

Più grande è la distanza che crei tra te stesso e i tuoi pensieri, meglio riuscirai a prendere il controllo.
Ma tu stai così vicino ai tuoi desideri da dimenticarti perfino che c’è una distanza tra te e loro, che tra voi due c’è un intervallo vuoto, una pausa.
Inizia da oggi.

I risultati non verranno subito, perché la vicinanza, l’associazione con i tuoi pensieri, è esistita per vite e vite.
Questi vecchi rapporti non possono essere spezzati in un giorno; ci vorrà tempo, ma anche un piccolo sforzo da parte tua produrrà dei risultati, perché questa è una falsa identificazione.
Fino a quando la mente è la padrona, tu rimarrai uno schiavo.

Nel momento in cui comprendi la realtà, la libertà accade naturalmente.
Non lottare con la mente. Se combatti, questa libertà spontanea non accadrà.
Se lotti, stai mettendo la mente sul tuo stesso piano.
Tu combatti con qualcuno solo se lo consideri uguale a te.
Prima era un amico, ora è un nemico.
Il padrone non è allo stesso livello, il padrone è sempre più in alto, in cielo, mentre il servo è giù, sulla terra.
Quando sei il padrone, acquisti una libertà che è naturale, unica.
(trovato su internet, forse è di OSHO)

giovedì 23 agosto 2012

per-cor-si

sono stupefacenti i percorsi di ciascun essere
per esempio il mio è intricatissimo
tanto da essermi concessa un vissuto al limite dell'abisso
un percorso sempre in bilico sulla sottile lama di rasoio
l'oscurità che mi avvolge è così immensa
che può solo avvicinarsi al mio bambino
l'unico in grado di non restarne pietrificato e di giocare con lei
...se di gioco si può parlare...
perchè guardare nell'abisso è scoprire l'unica realtà vera
tutto il resto è maya...è illusione...è teatro...è gioco
ci costruiamo via via le tragi-commedie cucendocele addosso
fino a giungere, finalmente, ad abbracciarci, a coccolarci,
ad accettarci, ad amarci così per come siamo... ad amare anche le nostre debolezze...
ma quanto è difficile!





Quando il dolore della vita con tutte le sue prove ci ha macerati; quando il disgusto d'ogni bassezza umana ci prende e ci fa desiderare qualcosa di più alto e di più vero, allora siamo pronti per la riflessione e la ricerca.Proprio la sofferenza ci ha purificati e siamo idonei quindi a distogliere i nostri occhi e il nostro cuore dal tumulto del mondo per cercare nella solitudine e nel silenzio qualcosa di... imponderabile... ma di assolutamente vitale per noi. L'entrata nel deserto rappresenta l'uomo-animale che decide, dominando la materia, di trovare le risposte al senso della vita.Egli nel silenzio udrà quel dolce Suono sconosciuto che molti altri prima di lui hanno udito e che mormorerà al suo cuore... “Conosci te stesso!” Con questo richiamo irresistibile inizierà l'avventura più entusiasmante per l'Anima: il ritorno agli Infiniti Spazi da cui è giunta e verso i quali sarà attratta ineluttabilmente, ritrovando la sua vera e autentica dimensione.


"se non hai il coraggio di cogliere la mia essenza non potrai abbreviare il percorso della tua conoscenza"(levonah)

Turchia: decapita suo stupratore, fatemi abortire o mi uccido
la musica è presa in prestito da curiosidelmare:
Un uomo in viaggio... Un disperso in mare... Un Ulisse curioso e inquieto.
 Un visionario che tenta il viaggio al cuore delle cose appeso al filo d'aquilone di immagini e parole.



Amadeus Voldben nel suo libro “La Presenza Divina in noi” a pag. 105 dice:
“In verità l’esistenza umana è come un andare nell’oscurità della notte fra i sentieri tortuosi che abbondano nelle vie degli uomini. È arduo trovare la via giusta a causa del nostro scarso discernimento e della nostra ignoranza che è la vera tenebra.
Inoltre, spesso si smarrisce la via quando le passioni imperversano.
Senza una luce che guidi, è impossibile procedere con sicurezza, poiché il cammino non solo è poco agevole, ma più spesso è pieno di ostacoli, di triboli e di spine.
Le piccole luci che guidano sono spesso soltanto delle lucciole che si accendono e si spengono, ma non danno una vera luce.
Per questo si brancola senza scopo, ignorando la mèta.
L’inganno delle false luci può condurre a precipizi. Le fate morgane dell’io della personalità, che fanno balenare immagini di mète ambiziose, fatte solo di egoismi, conducono verso direzioni sbagliate con enormi danni e dolorosi ricominciamenti su cammini impervi.
La sola luce che porta alla mèta giusta è quella che emana dalla parte più elevata di noi stessi, quella dell’Io spirituale che è la Presenza Divina in noi.
Soltanto quella Luce va seguita senza incertezza. L’altra, quella della personalità, va scartata o attentamente vagliata.”
"Lo zelo per la Tua casa mi consuma".
Chi avrà fede, chi in questa fede si macererà, chi nella rinuncia e nell'umiltà si macererà, conquisterà una tale potenzialità sostanziale da consentirgli di vincere ogni necessità, ogni desiderio della materia. Ritirandoci  quotidianamente  nel deserto: creiamo il vuoto attorno a noi, ci stacchiamo dalle umane superficialità, dalla materia rientrando nella Realtà potenziale. Così, postivi a contatto col divino, possiamo analizzate l'ieri , l'oggi , e iniziare un purificatore digiuno perché la via che intraprenderemo nel nostro domani non abbia più la stessa afosità che è stata nell'ieri, che è nell'oggi.

“Vegliate e state pronti, perché non sapete né il giorno, né l’ora!”

mercoledì 22 agosto 2012

viaggio


"Il bianco ed il nero hanno un loro significato, una loro motivazione e
quando si cerca di eliminarli, il risultato é un errore: la cosa più logica
é di considerali come dei neutri: il bianco come la più luminosa unione
dei rossi, azzurri, gialli più chiari, e il nero, come la più luminosa
combinazione dei più scuri rossi, azzurri e gialli."Van Gogh




Ho sognato che andavo in gita e c'erano due pullman enormi color argento metallizzato diretti nello stesso posto. Poteva essere la riviera ligure, almeno apparentemente. Poi, al ritorno, le loro strade si dividevano perché provenivano da città/luoghi diversi. Io facevo parte di una di queste due comitive che comunque si conoscevano entrambe. Ricordo poi di aver fatto parte una specie di banchetto in cui, da un membro della comitiva, mi veniva chiesto di contribuire con parti del mio corpo. Al momento mi fidavo ciecamente di questa persona che credevo amica e mi sottopongo al trattamento. Lui stesso, con un bisturi affilato, mi viviseziona (sempre dal retro del corpo): la coscia destra, il polpaccio sinistro, la milza e il polmone destro, poi rimette a posto tutto come fossero tanti coperchi rettangolari i vari lembi di pelle (senza cucirli) e non resta che un lievissimo segno rosso a disegnare il perimetro dei quattro rettangoli ritagliati. Apparentemente, all'esterno il mio corpo è integro, ma io sento tutto il disagio della mancanza dei miei organi interni (muscoli, arterie, sangue ecc.) avverto in tutto il mio essere una grande mancanza e soffro di una sofferenza indicibile -solo in parte fisica, in quanto mi sento debolissima e privata della mia energia - ma soprattutto morale per aver capito troppo tardi la beffa infingarda e reproba di chi credevo essermi amico.

Sei la più bella cosa ...



che mai possa capitare  e un uomo
 -credimi-
non potrebbe pretendere altro che te dalla vita...:
che D_o ti benedica!
-e aggiungi-
ancora oggi:
Beato l'uomo che potrà averti al suo fianco!





mi risuonano sempre queste tue parole... tu, che mi hai amato d'un amore eterno ed hai colto (perchè hai visto, ben oltre il guardare) in me la perfezione...quella che trascende dal corpo...
me le hai ripetute infinite volte, me le ripeti ancora, nonostante non ci sia più quell'intimità tra noi...
passano gli anni e tu ricordi ancora ogni centimetro della mia pelle, ogni sapore ed ogni odore, ricordi ogni breve istante che la vita ci ha regalato... e, queste parole, me le ripeti ancora, quasi come un mantra, eppure, sappiamo bene entrambi quanto la vita stessa possa essere beffarda e burlarsi proprio di noi che siamo consapevoli che il viaggio non è la meta... e che è il nostro 'nulla' che ci prende per mano e ci conduce ad abbracciare quella che riconosciamo essere la nostra  'amata/odiata solitudo'... nell'attesa di tornare -un domani- 'a casa' ...ad Itaca
...e non rimpiango nulla di tutto ciò che la vita mi ha dato
...nel bene e nel male...
ed aspetto trepidamente nuovi giorni...nuovi percorsi...nuovi amori...
sempre più grandi, sempre più veri...immensi, belli come il nostro, freschi come l'acqua sorgiva, teneri come un fiore e violenti come il fuoco...nella misura in cui imparo giorno dopo giorno ad amarmi, ogni giorno un po' di più...
"I capelli, gli zigomi, la pelle bianchissima, la piega degli occhi di Jun Rail.  Ma più di ogni altra cosa – sia che ridesse o urlasse o tacesse o semplicemente stesse li, come ad aspettare – la bocca di Jun Rail.  La bocca di Jun Rail non ti lasciava in pace. Ti trapanava la fantasia, semplicemente. Ti impiastricciava i pensieri. “Un giorno Dio disegnò la bocca di Jun Rail. É lì che gli venne quell’idea stramba del peccato.”


"Perché è così che ti frega la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine,
o un odore, o un suono che poi non te li togli più.
E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri
da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva"





"... quando la gente ti dirà che hai sbagliato... e avrai errori dappertutto dietro al schiena, fregatene.
Ricordatene. Devi fregartene. Tutte le bocce di cristallo che hai rotto erano solo vita...
non sono quelli gli errori... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca,
quella vita su cento che alla fine si spacca..... io questo l'ho capito, il mondo è pieno di gente
che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro....le sue piccole tristi biglie infrangibili.....
e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo.....
sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino...
ci si vede dentro tanta di quella roba..... é una cosa che ti mette l'allegria addosso..
.non smetterla mai..... e se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita,
a modo suo..... meravigliosa vita."

"come sarebbe bello dire 'per caso'? ..
Tu credi davvero che ci sia qualcosa che succede 'per caso'?



"se per caso riuscirai a vedere nei miei occhi
 la scontata virtù di ciò che sei veramente
allora ricomincerai a cercarmi,amore mio"




“Col tempo iniziò a concedersi un piacere che prima si era sempre negato: a coloro che andavano a trovarlo, raccontava dei suoi viaggi. Ascoltandolo, la gente imparava il mondo e i bambini scoprivano cos’era la meraviglia. Lui raccontava piano, guardando nell’aria cose che gli altri non vedevano...in lui pareva loro di vedere un modo esatto di stare al mondo...Aveva con sé l’inattaccabile quiete degli uomini che si sentono al loro posto. Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva attraverso il parco fino al lago, e si fermava per ore, sulla riva, a guardare la superficie dell’acqua incresparsi formando figure imprevedibili che luccicavano a caso, in tutte le direzioni. Era uno solo, il vento: ma su quello specchio d’acqua, sembravano mille, a soffiare. Da ogni parte. Uno spettacolo. Lieve e inspiegabile...disegnato sull’acqua, gli pareva di vedere lo spettacolo che era stata la sua vita... Poiché la disperazione era un eccesso che non gli apparteneva, si chinò su quanto era rimasto della sua vita, e riiniziò a prendersene cura, con l’incrollabile tenacia di un giardiniere al lavoro, il mattino dopo il temporale.”...“Ho capito che non si cambia veramente mai, non c’è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo. Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse. Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…Disse che bisognava stare attenti quando si è giovani perché la luce in cui si abita da giovani sarà la luce in cui si vivrà per sempre. Così bisognava stare attenti alla cattiveria perché da giovani sembra un lusso che ti puoi permettere, ma la verità è un’altra, e cioè che la cattiveria è una luce fredda in cui ogni cosa perde colore, e lo perde per sempre...Guardava quella casa, davanti a sé, e pensava alla misteriosa permanenza delle cose nella corrente mai ferma della vita. Stava pensando che ogni volta, vivendo con loro, si finisce per lasciare su di loro come una mano leggera di vernice, la tinta di certe emozioni destinate a scolorare, sotto il sole, in ricordi...Ci mise un po’ a dire qualcosa. Stava pensando alla misteriosa permanenza dell’amore, nella corrente mai ferma della vita.” (A.Baricco)

"Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana."



lunedì 20 agosto 2012

test




Obiettivi Desiderati:
Ardenti, pieni di vita, adorate l’azione. (ma anche l'ARRESA e lo STARE) La vostra attività è orientata verso il successo e la conquista.
Avete bisogno di identificarvi con qualcuno e con qualche cosa, e sperate che in questo vi aiutino il vostro charme e la vostra amabilità.
Situazione Esistente:
Avete un carattere tranquillo, con solo quel minimo di dinamismo che vi consente dì mantenere rapporti. con l’esterno (e qui ci siamo): amate sentirvi a vostro agio, specialmente con i vostri amici e con chi vi è vicino.
Siete attirato da tutto ciò che è nuovo, moderno o misterioso: la routine vi annoia, così come il quotidiano e le tradizioni (non sempre, comunque cerco o preferisco l'ignoto e  l'originalità).
Caratteristiche Soppresse:
Siete disposti alla partecipazione ed accettate di lasciarvi coinvolgere dagli avvenimenti ma tentate di evitare conflitti e preoccupazioni allo scopo di attenuare la vostra tensione personale.
La situazione attuale vi impedisce di affermarvi, ma sentite che dovete prendere il meglio dalle cose così come sono.
Origine dello Stress:
La vostra tensione è dovuta alla (attuale, contestuale momentanea singletudine) soppressione dei desideri fisici e sessuali e ad una considerazione insufficiente per le necessità del corpo (non proprio). Avete un bisogno insoddisfatto di legarvi a persone le cui aspirazioni siano tanto elevate quanto le vostre, e di tenervi al di sopra della media. Questo desiderio di preminenza vi isola ed inibisce la vostra spontaneità. Desiderereste capitolare.
Vi caratterizza l’intensità del sentimento. Desiderate essere indipendente, e libero da ogni restrizione che non vi imponiate da voi stessi, di vostra iniziativa, di vostra scelta.
I Veri Problemi:
Avete bisogno di identificarvi con qualcuno e con qualche cosa, e sperate che in questo vi aiutino il vostro charme e la vostra amabilità.
Vi caratterizza l’intensità del sentimento. Desiderate essere indipendente, e libero da ogni restrizione che non vi imponiate da voi stessi, di vostra iniziativa, di vostra scelta.
(colori scelti: viola,rosso,giallo,blu,verde,grigio,marrone,nero)
 




Il violetto è un insieme di rosso e di blu, e benché sia un colore a sé stante,
mantiene alcune proprietà degli altri due, in quanto composto da essi, anche
se ne perde la nettezza di significato. Il violetto tenta di unificare la conquista
impulsiva del rosso e la dolce sottomissione del blu, e rappresenta dunque
l'identificazione. Questa identificazione è una sorta di unione mistica, una
profonda intimità di sentimenti che punta ad una fusione totale tra il soggetto
e l’oggetto, che fa sì che tutto quel che il soggetto pensa e desidera possa
divenire una realtà. In un certo senso è l'incantesimo, il sogno realizzato,
uno stato magico nel quale i desideri sono soddisfatti. La persona che
preferisce il violetto vuole avere dei rapporti magici. Vuole affascinare
se stessa e gli altri in quanto, benché l'identificazione sia magica, la
distinzione tra soggetto ed oggetto esiste ancora. Il violetto può essere
l'identificazione in quanto fusione intima, erotica o può condurre ad una
comprensione intuitiva e sensibile. Ma il suo carattere irreale e fantasioso
può anche portare all'incapacità di distinguere, e di qui all'esitazione,
all'incertezza, fino all'irresponsabilità. Un adulto preferisce normalmente
uno dei quattro colori primari (rosso, verde, blu, giallo) al violetto.
La scelta di questo colore da parte dei giovanissimi dimostra che per loro
il mondo è ancora un luogo magico, in cui possono ottenere tutto ciò che
desiderano: stato d'animo che ha certo un suo fascino, ma che non è bene
si prolunghi nell'età adulta. la scelta del violetto in quest'ultimo caso indica
invece una tensione prolungata, le conseguenze di uno choc, o di situazioni
difficili vissute in tutta la prima infanzia. Si tratta di soggetti che necessitano
di una comprensione particolare, di un trattamento pieno di riguardo e di
molto affetto. E che hanno l'esigenza di un partner nel quale identificarsi.
Ma può anche trattarsi di i soggetti che vogliono essere stimati per il proprio
fascino, per le proprie maniere, che vogliono farsi notare. Sensibili e con buon
 gusto, non vogliono che le proprie relazioni li trascinino in responsabilità
 troppo grandi da affrontare.



 



Esegui il Test

http://www.psicodiagnosi.com/

quanti perchè...

Il Profumo chiede al fiore: "Chi sa dirmi perchè io esisto?"
Non perderti d'animo amico, in una aurora perfetta mescolerai
 la tua vita con tutta la vita e saprai alla fine il tuo scopo.


Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.


Il talento vero è possedere le risposte
quando ancora non esistono le domande.

... è sempre
un qualche meraviglioso silenzio
che porge alla vita
il minuscolo o enorme boato
di ciò che poi diventerà
inamovibile ricordo.
(Alessandro Baricco)
"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito". (Josè Saramago - Viaggio in Portogallo)



firmaadam
(Lev Tolstòj)

l'ultimo papa?




ho fatto un sogno molto strano.
mi trovavo in vaticano.
in una stanza attigua alla basilica c'era una specie di indovino.
era un bambino/vegliardo; un essere privo di età ma con il corpo di bambino di pelle scura, privo di capelli e dall'aspetto inquietante - quasi sempre a letto (probabilmente cagionevole di salute).
mi avvicino per ricevere previsioni su di me ed ho con me mio figlio di circa 7 anni - più o meno l'età che dimostra il mago indovino.
all'improvviso lui è in piedi e non si dedica più a me, ma prende mio figlio: gli fa una specie di strano esorcismo gettandolo a terra violentemente e gli alita rumorosamente in bocca, poi si rivolge a me dicendo che dopo 16 anni di seminario diventerà presbitero e ci manda via.
resto perplessa perchè di me non dice assolutamente nulla, ma ci fa capire che non possiamo ottenere più di quello che ha già sentenziato.
mi trovo poi in sacrestia e con me c'è anche mia zia (sorella di papà che attualmente ha 95 anni, ma nel sogno probabilmente ne aveva 75 circa) e sento un forte odore d'incenso.
mi capita tra le mani un libro che trovo nel ripiano di un inginocchiatoio.
è del precedente papa e parla di tuttti i segreti del vaticano, soprattutto delle brutture perpetrate dalla chiesa specie nei suoi anni di pontificato.
mi si avvicina un alto prelato secco e  rugoso che mi dice trafelato che i tempi sono ormai maturi per la chiesa...




Chi lotta con i mostri
 deve guardarsi di non diventare,
 così facendo, un mostro.
E se tu scruterai a lungo in un abisso,
 anche l'abisso scruterà dentro di te.
(Friedrich NietzscheAl di là del bene e del male)

giovedì 16 agosto 2012

in-con-t(ri) e...



     Foto:  un particolare di villa piaggio in via pertinace:
 era il mio collegio "Assuntion" - un tempo castello fortezza con ponte levatoio e scuderie (dove avevano ricavato i nostri dormitori)

fuori dal tempo
faccia a faccia
col tuo doppio

arbitraria la scelta
che increspa le labbra sull'abisso vuoto
all'annosa domanda

è il morire(?) in te
 vibra silente musica
unica libera sorte
 per ri-trovare l'Uno

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L'amore fa
l'acqua buona
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai piu' lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando puo'
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere
l'amore fa begli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
e vi dico che fa viaggiare, si'
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le citta'
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare piu' se stessi

l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.
(I.Fossati)

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lunedì 13 agosto 2012

attese&speranze


....forse un giorno potrò dirti...



Essere amico è saper guardare l'altro e condividere... 
rimanere al fianco di chi non spera più nulla e amare.

Tutti viviamo in un mondo nostro, ma se guardi il cielo stellato, ti accorgi
che tutti questi mondi diversi si combinano formando sistemi solari,
costellazioni, galassie.(Paulo Coelho)

L’unico silenzio che proviamo insieme  è quello che ci fa comprendere tutto…
gli altri silenzi sono crudeli e disumani. (K.Gibran)




dal film "La casa sul lago del tempo"    che ha suscitato in  me nuove domande sul vero senso dell'attesa

"Non potevano esservi stati altri due cuori così aperti, altri gusti così simili, altri sentimenti così all’unisono..."
(citazione ripresa da Persuasione di Jane Austen)
"L'unico uomo che non potrò mai incontrare... lui è quello al quale vorrei dare il mio cuore"
...fino a ieri, forse, questo era il mio unico modo di amare...mi tremano i polsi, ma voglio cambiare!
"...restare ammaliato dalla luce...sempre!"   ...per questo non posso fare a meno di pensarti...per questo mi auguro che finalmente la mia attesa abbia davvero un senso...

sabato 11 agosto 2012

equilibri&attese




"Alla fine di questa giornata,  rimane
ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani:
l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre
la stessa persona  e un'altra."
(F. Pessoa, da Il libro dell'inquietudine )

mio...sogno




Banale dire:
Mi manchi!

se nell'ocho
adelante
non t'assaporo

non...ancora...


Sai, l'attesa
è 'panna e cannella'*
quando

nella notte
-come in questa-
 tu m'appari

Tutti i diritti riservati
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Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. (E. Roosevelt)


*è il sapore dei miei ricordi più dolci di bambina
quando, con la mano ben stretta a quella di mia madre,
andavo alla vechia latteria di  via Luccoli (nei vicoli di Genova ,
tra vico Casana e piazza Soziglia, nel cuore del cuore del centro storico,
tra i carrugi dagli odori intensi dove si trovano le botteghe più antiche della città) 
a gustarmi il più  squisito dei krapfen con la panna...per non parlare della panera
(ed era fantastca anche quella della di "Guarino"in Spianata Castelletto -
 e, per arrivarci a  piedi, si prendenva l'ascensore da Piazza del Portello).





I desideri stavano strappandomi l’anima.
Potevo viverli, ma non ci son riuscito.
Allora li ho incantati.
E a uno a uno li ho lasciati dietro di me…
Ho disarmato l’infelicità.
Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri.
Se tu potessi risalire il mio cammino,
li troveresti uno dopo l’altro,
incantati, immobili, fermati lì per sempre a segnare la rotta
di questo viaggio strano che
a nessuno mai ho raccontato se non a te.

venerdì 10 agosto 2012

sull'equilibrio vibrazionale nell'armonia delle ottave

http://users.unimi.it/~gpiana/dm6/dm6hingp.htm
7:
  mistero, sacralità,  pienezza e potere di perfezione, rappresenta il Tutto ed è il numero per eccellenza della creazione.
In esoterismo  è considerato un numero perfetto, rappresenta i poteri occulti (La Luna sepolta) ed è simbolo dell’equilibrio rappresentato nei due triangoli incrociati opposti (sigillo di Salomone),  rappresenta l’acqua celeste e il fuoco infernale convertito e messo a servizio della Grande Opera. Nell’ebraismo il candelabro a sette luci è simbolo di fede eternamente accesa. Nel corano il mondo è rappresentato sorretto da sette colonne che posano sulle spalle di un gigante. Nel libro sacro dell’induismo sette erano gli Illuminati di Veda nell’India. Nella Cabala la somma del 7  dà il numero 28 che sommato a sua volta forma il 10, cioè 1 e 0 che rappresentano nei Tarocchi il bastone e la coppa, simbolicamente il pieno e il vuoto, il Tutto e il Nulla, il femminile ed il maschile, la luce e il buio, Adamo ed Eva, il caos primordiale e l’oroborus ecc.
Il sette è rappresentato anche nei Sacramenti, nei sette Spiriti di Luce e i sette pianeti collegati. Sette sono le lettere doppie dell’alfabeto ebraico e sette i sigilli del libro dell’apocalisse, con le corrispondenti sette virtù da opporre ai sette vizi capitali. Sette sono i chakra nella rappresentazione orientale dei vortici di energia all’interno dell’uomo, sette i colori dell’arcobaleno, le sette meraviglie, i sette nani di Biancaneve, la danza dei sette veli di Salomè, sette anche le note musicali.. La legge del sette è ncomunemente chiamata legge dell’ottava (Gurdjieff) e l’ottava è da considerarsi un’unità di misura vibrazionale dell’universo e si comprende meglio se riferita alle note musicali. Esistono sette note che si sviluppano su quello che viene definita un’ottava: DO, RE, MI, FA , SOL, LA, SI DO.. il secondo Do rappresenta la stessa nota del primo DO ma si trova collocato in un’ottava superiore, cioè ad una frequenza vibrazionale superiore. L’ottava si moltimplica, va avanti in maniera armonica ma  discontinua,  cioè attraversa dei “cali energetici” ,  rallentamenti osservabili tra il MI e il FA e tra il SI e il DO (semitoni mancanti), naturali interruzioni dell’espressione dell’energia, ostacoli naturali che incontriamo in ogni attività o movimento dell’energia stessa.. a tal proposito, per fare un esempio concreto,  si dice che la crisi matrimoniale avvenga verso il settimo anno (tra il Si e il DO) ed il calo del desiderio sessuale al secondo anno della relazione (tra il MI e il FA). Ogni nostra attività segue questa regola del sette cioè è soggetta a due punti di interruzione, frattura.. poco dopo l’inizio e poco prima della fine di quel dato segmento vibrazionale da un DO all’altro. Ad ogni rallentamento segue una deviazione energetica, per cui se non ci accorgiamo di questo rallentamento e non interveniamo in alcun modo, anzichè spostarci da un’ottava vibrazionale all’altra raggiungendo un determinato obiettivo, ecco che accumuleremo una serie di deviazioni dal nostro intento che faranno girare l’energia su se stessa fino a ritrovarci nella direzione opposta della nostra partenza o intento. Restare Consapevoli, svegli, presenti, in ogni occasione della nostra vita significa saper cogliere i due punti del calo di energia e saper proseguire provocando uno “shock addizionale” alla nostra “opera” o intento, un qualcosa che ci sposti all’istante alla “nota” successiva ristabilendo l’armonia.
L’aiuto esterno può essere dato da qualsiasi cosa, va solo riconosciuto o saputo cercare; dall’ascolto di un pezzo musicale, alla lettura di un nuovo libro, al consiglio di un amico, all’incontro “giusto al momento giusto”, fino alla malattia o aal'incidente che ci ricorda di spostarci sù di un tono dal nostro down (rallentamento energetico) facendoci  anche capire che i cali energetici sono naturali ed inevitabili ma che servono ad immettere nuova energia per proseguire, spostare o anche per interrompere definitivamente un’attività o azione ma in modo consapevole ed armonico, come  una  musica,  ed anche il nostro pianeta Terra, in questo periodo storico, sembrerebbe stia preparandosi per passare ad un’ottava superiore, ad un nuovo balzo quantico.

il sesto senso del mondo

Il mio mondo è la vertigine e l’abisso
io sono
lo sguardo del feto dietro le sue palpebre sigillate
io sono
la luce in punto di morte
io sono
l’ombra che cade a mezzogiorno
io sono
la notte che sgombra i letti
io sono
il sangue sotto le scarpe del condannato
io sono
il primo a cadere
anche se tutti sono già caduti

io non sono qui
io non sono mai stato qui

le sette sorelle


Il tema della tradizione “eterodossa” della devozione alle Sette Madonne Sorelle deve essere riletto alla luce del rapporto tra Maria e il mondo della donna, necessita del contributo della sociologia della religione, che studi la valenza sociale dei culti e delle credenze e il loro rapporto con la prassi e i valori di un popolo, così come di quello della psicologia e della demopsicologia, che ricerchi all’interno dell’inconscio collettivo le motivazioni archetipe delle rappresentazioni della Vergine, o della storia delle religioni, che confronti gli atteggiamenti e le espressioni della devozione alla Madre di Dio con quelli analoghi conosciuti in altri contesti religiosi, in cui siano presenti le figure femminili.Il numero sette o tre, per molti studiosi, è considerato molto antico e affonda le origini in modelli pre-cristiani (il sette e il tre sono numeri magici-simbolici). Alcuni studiosi hanno voluto individuare le sette madonne nelle sette donne che hanno il nome Maria nel Nuovo Testamento: Maria la madre di Gesù; Maria di Magdala o Maddalena, Maria di Giovanni Marco (At 12,12), Maria madre di Giacomo il minore, Maria moglie di Cleofa, Maria di Betania sorella di Lazzaro, Maria Romana (Rom. 16,6) o secondo alcuni invece Salomé, madre di Giacomo il maggiore, era chiamata pure Maria Salomé. Altri individuano nelle sette sorelle le pie donne degli ultimi giorni terreni di Gesù. Il culto delle due, tre, quattro o sette marie è molto presente, anche fuori l’Italia, a questo bisogna aggiungere anche il servizio assistenziale fatto nei secoli a nome di queste marie, le pie unioni istituite. Le madonne nere o con il volto bruno sono quelle che più hanno attirato l’attenzione degli studiosi e del popolo nell’accomunarle alle madonne sorelle. Alcuni studiosi sostengono che le Madonne sono nere per il fumo delle candele votive, altri parlano di una miracolosa sopravvivenza ad un incendio, altre ancora di una provenienza orientale. Le ritroviamo in alcuni dei più grossi centri di pellegrinaggio europei, Czestochowa in Polonia, Einsieldeln in Svizzera, Montserrat in Spagna, Chartetres e Le Puy in Francia, Altotting in Germania. Si tratta quasi sempre di statue lignee, per esempio, scolpite tra XI e XII secolo ed alte una settantina di centimetri, il cui atteggiamento è quello tipico delle Maestà: la Madonna frontale, assisa su un trono-cattedra col Bambino sulle gambe (la tipologia con la Vergine in piedi è più recente) e un globo, o un melograno, simbolo di fecondità, sostenuto dalla mano destra. Parecchi luoghi di culto delle Marie scure, inoltre, sono stati in passato sedi di templi pagani o di antichi riti della fecondità, si trovano su frequentate vie di pellegrinaggio e spesso sono vicini a monasteri cistercensi o a case templari. Secondo la tradizione, infine, sovente sono associate ad un bosco sacro o ad una grotta, ad un pozzo, ad una fontana; mostrano comunque un legame con le profondità della terra; altrettanto spesso la loro vicenda fa riferimento a qualche particolare orientale come la provenienza dalle crociate. La terra d’elezione delle Madonne Nere è senza dubbio la Francia, anzi il suo Massiccio Centrale. Lo specialista Ean Begg dà almeno 300 siti D’Oltralpe dove sono documentati culti ad una Maria di pelle scura, ma solo 150 esistono ancora, dopo gli scempi iconoclasti della rivoluzione francese. In Italia l’argomento risulta ancora poco studiato e le notizie sono frammentarie in quanto legate ai singoli santuari, grossi centri di pellegrinaggio come Loreto, Oropa, Incoronata o Tindari. Monitorando tutto il territorio italiano sono stati individuati oltre 200 santuari in cui si venera la Vergine Nera. Alcuni studiosi vedono una possibile chiave di lettura nella dislocazione dei santuari delle sette sorelle-madonne con l’astronomia. Alcuni studiosi hanno accostato le feste mariane di aprile maggio e di settembre-ottobre con le costellazioni presenti in quel periodo e con gli antichi culti pagani che si facevano in quel periodo legati alle costellazioni o a stelle femminili. Spesso la Madonna è stata accostata alle stelle e alla luna. Anche la Sacra Scrittura usa delle similitudini con le stelle. Alcuni autori vogliono vedere un legame tra le sette sorelle e i templari. “Dopo questo rinvenimento (1117, che cosa? Mistero) i Saggi di Sion, consigliarono Ugo e gli altri di trasferire il "tesoro" in Europa per paura che i musulmani lo trovassero e lo distruggessero. Però tutto ciò doveva avvenire come era avvenuto in principio, con la presenza delle sette pie donne. Viene deciso di portare, in gran segreto, il rinvenimento, in terra europea, per non farlo cadere nelle mani degli infedeli. Dapprima si pensa di portarlo a Roma, ma considerando che il papato era in lotta con Enrico V e la famiglia Frangipani, viene deciso di portare il rinvenimento in Francia, a Cluny. Per non dare troppo nell'occhio si dispone che la scorta sia formata da 4 cavalieri e 7 dame (le sette sorelle), così nessuno avrebbe fatto caso ad un convoglio formato per lo più da donne. Ugo ed altri cavalieri ripartono quindi per la Terra Santa portando con loro diverse dame di origine franca. Il 17 gennaio 1119 sbarcano sul territorio francese i 4 Cavalieri e le 7 sorelle, portando quanto era stato rinvenuto nel Tempio di Gerusalemme.” “Per ragioni di sicurezza e di segretezza, viene deciso, quanto trovato a Gerusalemme, di conservarlo nella piccola chiesa di Rennes le Château, luogo di venerazione di Santa Maria Maddalena. Ripartono quindi i 4 cavalieri e le 7 dame alla volta di Rennes portando seco il segreto, composto da più reperti, che viene posto in un incavo all'interno della vecchia chiesa (abbattuta e ricostruita a metà del 1200) e protetto da una lastra di marmo: quella (probabilmente) che poi sarà rinvenuta e chiamata "des Chevaliers". Vengono impartite disposizioni che prevedono che almeno un cavaliere a turno con altri, vigili, in preghiera, all'interno della chiesa, durante tutte le ore di luce e che le 7 sorelle restino sempre disponibili, presso la loro famiglia, per qualsiasi evento. Per organizzare queste ultime ed averne un ricambio, sempre disponibile, viene fondato nel 1224, da Rodolfo di Worms (Cavaliere Templare), l'Ordine delle sorelle di Maria Maddalena, chiamato pure "Notre Dame du Refuge" ed un primo luogo monastico, guarda caso, realizzato nei pressi di Rennes. Le prime sorelle assumono lo stesso nome delle altre 7 dame che a cavallo del 1118 e 1119 contribuirono al trasporto del "segreto". E poi perché "du Refuge" che vuol dire del nascondiglio? L'Ordine delle Sorelle di Maria Maddalena era quindi nato per nascondere o celare qualcosa? Cosa molto strana che la regola di un
ordine para-religioso maschile quale era quello Templare, prevedesse pure norme per le "sorores templi". In questo modo nessuno avrebbe fatto caso alle sorelle, non solo a quelle che accudivano i monaci-guerrieri, ma che con loro facevano carovana e si spostavano dall'Europa all'Oriente e viceversa.” “Il "segreto" resta a Rennes fino al 1241 e viene spostato, in parte, in alcune grotte di Foix e di Niaux, per poi riprendere (ancora in parte) la via di Gerusalemme nel 1243, accompagnato da 6 Cavalieri e da 7 sorelle di quell'ordine fondato appositamente nel 1224. Viene decisa la partenza per Gerusalemme, perché il Sancta Sanctorum del Tempio della Città Santa è stato destinato quale luogo finale dove il "segreto" deve restare per l'eternità. Il convoglio si ferma a San Giovanni d'Acri, poiché Gerusalemme è assediata dai musulmani, che poi l'occupano (definitivamente) nel 1244… Considerato che San Giovanni d'Acri era continuamente presa d'assalto dai musulmani, viene deciso, dopo il furioso assalto da parte dei mamelucchi, di riportare in Europa il cosiddetto "tesoro" poiché l'oriente è considerato luogo non più sicuro. A quel tempo, Patriarca di Gerusalemme è Jacques Pantaleon e Gran Maestro dei Templari Thomas Berault. Il Patriarca Pantaleon ha un ruolo importante in tutta la vicenda. Il Patriarca, i Cavalieri e le sette sorelle approdano nella località di Fos, nei pressi di Marsiglia, nei primi giorni dell'aprile 1261. Da questo momento il "tesoro" non lascerà mai più L'Europa. Alcuni affermano che sia stato collocato in una nicchia sotto il pavimento della chiesa di Rennes, altri dicono invece che la chiesa sia quella di Rosslyn in Inghilterra, altri ancora che raggiunse l'Italia per essere consegnato alla Chiesa di Roma.”

Raiano Eremo di San Venanzio

 



Raiano (Aq), eremo di San VenanzioRaiano (Aq), eremo di San Venanzioraiano, abruzzo, italy (3153-806947 / W369902 © Marka)
n.b. :
- Andrebbe studiato il culto delle sette sorelle in Abruzzo specialmente a Raiano AQ dove partendo dall’eremo di san Venanzio si arriva ad una grotta molto suggestiva detta cappella delle Sette Marie.
- Non dimentichiamoci inoltre che, con il nome "Sette Sorelle", si designa un gruppo di compagnie petrolifere che all'inizio di questo secolo, conseguentemente al boom dell'industria del petrolio, avevano realizzato un cartello che deteneva il controllo della produzione e della raffinazione nel mondo occidentale, fissando prezzi, livello di produzione e quote di mercato. Tali compagnie erano sette: Standard Oil of New Jersey, British Petroleum (BP), Standard Oil of California (SOCAL), Gulf, Mobil, Texaco e Royal Dutch/Shell (cinque statunitensi, una britannica ed una angloolandese). Enrico Mattei, Presidente dell'ENI, le aveva definite le "Sette Sorelle". La SOCAL è successivamente diventata Chevron e la Standard Oil of New Jersey è diventata Exxon. Inoltre nel 1984 la Chevron ha acquistato la Gulf (pagando 13,3 miliardi di dollari), per cui le Sette Sorelle si sono ridotte a sei. Le attuali Majors sono quindi: Chevron, Exxon, Royal Dutch Shell, Texaco, Mobil e British Petroleum. Dal 1996 è in atto una fusione tra Mobil e BP, relativamente al mercato europeo e americano. Alcuni autori collocano tra le "nuove Majors" alcune delle compagnie private, una volta definite Indipendenti. La Arthur Andersen & Co., ad esempio, colloca fra di esse le compagnie che hanno riserve minime di un miliardo di barili di petrolio equivalente. Tra queste possono essere annoverate Amoco, Arco, Conoco, Occidental, Phillips, Sun, Union.
-E viene spesso usato il termine “sorelle” accompagnato da un numero (in alcuni casi sette ma in altri tre) anche per individuare un gruppo di isolette, di cittadine costiere o turistiche, di vette di montagne e di vulcani...(Le sette isole Eolie sono chiamate sette sorelle. In provincia di Teramo, i comuni balneari di: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi Marina, vengono chiamate le sette sorelle marine). Le leggende delle Sette Madonne Sorelle