La magia è oggi ancora viva e praticata in Abruzzo, in un diretto legame con i riti e le formule del passato.
Pescara l'antica ATERNUM era famosa per il culto alla dea Iside.
In epoca augustea Ostia Aterni faceva parte della regio IV Samnium che era una delle regioni italiane dell'epoca.
Nella città furono costruiti alcuni importanti edifici pubblici e privati. Si sa che nel centro abitato erano stati edificati diversi templi tra cui quello dedicato a Giove Aternio. Alcune testimonianze, ci informano poi dell'esistenza, in Aternum, del culto della dea Iside. Nel libro di Giuseppe Quieti "Pescara antica città"(*), si dà conto della esistenza di un ponte monumentale costruito per volontà dell'imperatore Tiberio che volle anche rimodernare l'importante porto, per gli scambi commerciali con l'oriente e, probabilmente, per scopi militari.
Qui è ancora possibile ritrovare un rituale con l’acqua e l’olio, che compare in papiri magici del II secolo d. C. dedicati a Iside, praticato ancora oggi contro il malocchio. In epoca augustea Ostia Aterni faceva parte della regio IV Samnium che era una delle regioni italiane dell'epoca.
Nella città furono costruiti alcuni importanti edifici pubblici e privati. Si sa che nel centro abitato erano stati edificati diversi templi tra cui quello dedicato a Giove Aternio. Alcune testimonianze, ci informano poi dell'esistenza, in Aternum, del culto della dea Iside. Nel libro di Giuseppe Quieti "Pescara antica città"(*), si dà conto della esistenza di un ponte monumentale costruito per volontà dell'imperatore Tiberio che volle anche rimodernare l'importante porto, per gli scambi commerciali con l'oriente e, probabilmente, per scopi militari.
Gli incantesimi ed i sortilegi vengono tramandati in questa regione, da tempo immemorabile, come un lascito delle vecchie generazioni alle nuove. In tal modo hanno continuato a sopravvivere in questa regione usanze e rituali di straordinario fascino anche legati alle erbe ed alla natura.
Qui possiamo ancora trovare i serpari di Cocullo che altro non sono che i discendenti dei sacerdoti-maghi del tempo di Angizia. La dea Angizia, forse ai più poco nota ma che era sorella della più famosa Maga Circe e della "Medusa", dea dalla testa ricoperta da serpi che pietrificava gli uomini al solo sguardo. Forse per questo gli abitanti del luogo erano rinomati come guaritori e pare che fossero specializzati nel curare i morsi dei serpenti. L'antica città chiamata Angizia (Anxa), citata anche nell'Eneide, era abitata dai marsi in età preromanica e sorgeva sulle rive del Lago del Fucino. Era situata dove ora sorge il cimitero e le sue rovine sono ancora ben visibili. Ancora in epoca recente sono stati trovati molti reperti e nel 1998 con un autofinanziamento dell'amministrazione comunale sono iniziati i primi lavori di scavo che hanno portato alla luce un'imponente tempio di eta' augustea, colonne doriche e sepolture. La dea Angitia era anche maga ed eccelleva nella preparazione di "male erbe e veleni". Angitia era sorella di un’altra celeberrima e terribile maga: Medea, progenitrice della stirpe dei Marsi. Da Lei , secondo la leggenda, i Marsi appresero tutti i segreti divenendo una popolazione di incantatori di serpenti, conoscitori di erbe e veleni, indovini. E’ grazie alla profonda vocazione alla magia e al mistero, che vive e si rinnova attraverso un patrimonio popolare e antichissimo, una ricchezza di oggetti di culto, amuleti, talismani, rituali, formule, che molti incantesimi continuano a sopravvivere nel mondo moderno.
Angitia, figlia di Eeta, per prima scoprì le male erbe e maneggiava da padrona i veleni e traeva giù la luna dal cielo; con le grida i fiumi tratteneva e, chiamandole, spogliava i monti delle selve.(Silius, Punicae, libro VIII, 495-501)
luoghi del mistero nella regione
Atessa (CH) - Costola e sangue di drago
Capestrano (AQ) - Il magico quadrato del 'Sator'
Caramanico Terme (PE), San Tommaso - L'assurdo pilastro
Castelvecchio Subequo (AQ), Forca Caruso - La preistorica 'Cerveteri d'Abruzzo'
Fara San Martino (CH), La Fara - Grotta e pietre terapeutiche
Isola del Gran Sasso d'Italia (TE), Pretara - Lo strano 'pettine' di santa Colomba
Lanciano (CH) - Il miracolo eucaristico permanente
qui di fianco: La figura del Guerriero di Capestrano (c/o il Museo di Chieti) poggia su un piedistallo ed è sorretta da due pilastrini laterali, sui quali sono incise delle lance. Sul sostegno di sinistra vi è un'iscrizione di cui s'ignora l'origine ed il significato, un'unica riga di testo con verso dal basso in alto e parole separate da punti: MA KUPRI KORAM OPSUT ANANIS RAKI NEVII:
Atessa (CH) - Costola e sangue di drago
Capestrano (AQ) - Il magico quadrato del 'Sator'
Caramanico Terme (PE), San Tommaso - L'assurdo pilastro
Castelvecchio Subequo (AQ), Forca Caruso - La preistorica 'Cerveteri d'Abruzzo'
Fara San Martino (CH), La Fara - Grotta e pietre terapeutiche
Isola del Gran Sasso d'Italia (TE), Pretara - Lo strano 'pettine' di santa Colomba
Lanciano (CH) - Il miracolo eucaristico permanente
qui di fianco: La figura del Guerriero di Capestrano (c/o il Museo di Chieti) poggia su un piedistallo ed è sorretta da due pilastrini laterali, sui quali sono incise delle lance. Sul sostegno di sinistra vi è un'iscrizione di cui s'ignora l'origine ed il significato, un'unica riga di testo con verso dal basso in alto e parole separate da punti: MA KUPRI KORAM OPSUT ANANIS RAKI NEVII:
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Pescara è una bella città, ma potrebbe esserlo davvero se facessero le necessarie e urgenti opere di disinquinamento:
1) dell'acqua: dragando il fiume alla sua foce che ha ucciso il porto canale, la pesca e la balneazione del litorale...
2) dell'aria, che (dal 1° gennaio al 27 novembre del 2012) secondo i dati dell’Arpa ( l’agenzia per la protezione dell’ambiente) mentre a Taranto e dintorni (a un paio di chilometri dall’Ilva) ha rilevato un massimo di 36 superamenti, nel Pescarese ne ha rilevati il triplo: ben 113 superamenti di Pm10 (viale Bovio ha raggiunto i 54; via Sacco 37; via Firenze 29) ...E pensare che il limite di superamenti annuali di 50 microgrammi a metro cubo, è fissato a 35!
Domanda:
Se il caso Ilva sta sollevando tante preoccupazioni per la salute dei cittadini, come mai i dati largamente superiori registrati a Pescara lasciano indifferenti istituzioni ed enti deputati alla tutela della salute pubblica?
Pescara è una bella città, ma potrebbe esserlo davvero se facessero le necessarie e urgenti opere di disinquinamento:
1) dell'acqua: dragando il fiume alla sua foce che ha ucciso il porto canale, la pesca e la balneazione del litorale...
2) dell'aria, che (dal 1° gennaio al 27 novembre del 2012) secondo i dati dell’Arpa ( l’agenzia per la protezione dell’ambiente) mentre a Taranto e dintorni (a un paio di chilometri dall’Ilva) ha rilevato un massimo di 36 superamenti, nel Pescarese ne ha rilevati il triplo: ben 113 superamenti di Pm10 (viale Bovio ha raggiunto i 54; via Sacco 37; via Firenze 29) ...E pensare che il limite di superamenti annuali di 50 microgrammi a metro cubo, è fissato a 35!
Domanda:
Se il caso Ilva sta sollevando tante preoccupazioni per la salute dei cittadini, come mai i dati largamente superiori registrati a Pescara lasciano indifferenti istituzioni ed enti deputati alla tutela della salute pubblica?
Cio'che mi ha sempre colpito nella Pescara di allora era il buonumore delle persone, la loro gaiezza,il loro spirito.Tra i dati positivi della mia eredita' abruzzese metto anche la tolleranza,la pieta' cristiana,la benevolenza dell'umore,la semplicita e la franchezza nelle amicizie.
Ennio Flaiano
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Tratti sempre argomenti curiosi e particolari..ti leggo volentieri..se fossero le lettere un poco più grandi...perchè il blu a volte mi confonde gli occhi..cosi avrei ancora maggor piacere nel leggerti...un abbraccio emer
RispondiEliminanon sei la prima a dirmelo ma credo dipenda da alcuni pc perchè ti garantisco che uso sempre caratteri a grandezza 'normale' ed io -che sono una vera talpa- riesco a leggerli bene! ;)
RispondiEliminavolevo aggiungere che a Pescara, oltre ai sopracitati templi dedicati a Giove e a Iside, rivestiva notevole importanza il tempio dedicato a Vesta da cui nascono la frazione di Villa del Fuoco e la chiesa dedicata alla Madonna del Fuoco che sorge appunto nello stesso luogo in cui sorgeva un tempo, in Aternum, il tempio di Estia o Vesta, dea del fuoco...
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