Il tema della tradizione “eterodossa” della devozione alle Sette Madonne Sorelle deve essere riletto alla luce del rapporto tra Maria e il mondo della donna, necessita del contributo della sociologia della religione, che studi la valenza sociale dei culti e delle credenze e il loro rapporto con la prassi e i valori di un popolo, così come di quello della psicologia e della demopsicologia, che ricerchi all’interno dell’inconscio collettivo le motivazioni archetipe delle rappresentazioni della Vergine, o della storia delle religioni, che confronti gli atteggiamenti e le espressioni della devozione alla Madre di Dio con quelli analoghi conosciuti in altri contesti religiosi, in cui siano presenti le figure femminili.Il numero sette o tre, per molti studiosi, è considerato molto antico e affonda le origini in modelli pre-cristiani (il sette e il tre sono numeri magici-simbolici). Alcuni studiosi hanno voluto individuare le sette madonne nelle sette donne che hanno il nome Maria nel Nuovo Testamento: Maria la madre di Gesù; Maria di Magdala o Maddalena, Maria di Giovanni Marco (At 12,12), Maria madre di Giacomo il minore, Maria moglie di Cleofa, Maria di Betania sorella di Lazzaro, Maria Romana (Rom. 16,6) o secondo alcuni invece Salomé, madre di Giacomo il maggiore, era chiamata pure Maria Salomé. Altri individuano nelle sette sorelle le pie donne degli ultimi giorni terreni di Gesù. Il culto delle due, tre, quattro o sette marie è molto presente, anche fuori l’Italia, a questo bisogna aggiungere anche il servizio assistenziale fatto nei secoli a nome di queste marie, le pie unioni istituite. Le madonne nere o con il volto bruno sono quelle che più hanno attirato l’attenzione degli studiosi e del popolo nell’accomunarle alle madonne sorelle. Alcuni studiosi sostengono che le Madonne sono nere per il fumo delle candele votive, altri parlano di una miracolosa sopravvivenza ad un incendio, altre ancora di una provenienza orientale. Le ritroviamo in alcuni dei più grossi centri di pellegrinaggio europei, Czestochowa in Polonia, Einsieldeln in Svizzera, Montserrat in Spagna, Chartetres e Le Puy in Francia, Altotting in Germania. Si tratta quasi sempre di statue lignee, per esempio, scolpite tra XI e XII secolo ed alte una settantina di centimetri, il cui atteggiamento è quello tipico delle Maestà: la Madonna frontale, assisa su un trono-cattedra col Bambino sulle gambe (la tipologia con la Vergine in piedi è più recente) e un globo, o un melograno, simbolo di fecondità, sostenuto dalla mano destra. Parecchi luoghi di culto delle Marie scure, inoltre, sono stati in passato sedi di templi pagani o di antichi riti della fecondità, si trovano su frequentate vie di pellegrinaggio e spesso sono vicini a monasteri cistercensi o a case templari. Secondo la tradizione, infine, sovente sono associate ad un bosco sacro o ad una grotta, ad un pozzo, ad una fontana; mostrano comunque un legame con le profondità della terra; altrettanto spesso la loro vicenda fa riferimento a qualche particolare orientale come la provenienza dalle crociate. La terra d’elezione delle Madonne Nere è senza dubbio la Francia, anzi il suo Massiccio Centrale. Lo specialista Ean Begg dà almeno 300 siti D’Oltralpe dove sono documentati culti ad una Maria di pelle scura, ma solo 150 esistono ancora, dopo gli scempi iconoclasti della rivoluzione francese. In Italia l’argomento risulta ancora poco studiato e le notizie sono frammentarie in quanto legate ai singoli santuari, grossi centri di pellegrinaggio come Loreto, Oropa, Incoronata o Tindari. Monitorando tutto il territorio italiano sono stati individuati oltre 200 santuari in cui si venera la Vergine Nera. Alcuni studiosi vedono una possibile chiave di lettura nella dislocazione dei santuari delle sette sorelle-madonne con l’astronomia. Alcuni studiosi hanno accostato le feste mariane di aprile maggio e di settembre-ottobre con le costellazioni presenti in quel periodo e con gli antichi culti pagani che si facevano in quel periodo legati alle costellazioni o a stelle femminili. Spesso la Madonna è stata accostata alle stelle e alla luna. Anche la Sacra Scrittura usa delle similitudini con le stelle. Alcuni autori vogliono vedere un legame tra le sette sorelle e i templari. “Dopo questo rinvenimento (1117, che cosa? Mistero) i Saggi di Sion, consigliarono Ugo e gli altri di trasferire il "tesoro" in Europa per paura che i musulmani lo trovassero e lo distruggessero. Però tutto ciò doveva avvenire come era avvenuto in principio, con la presenza delle sette pie donne. Viene deciso di portare, in gran segreto, il rinvenimento, in terra europea, per non farlo cadere nelle mani degli infedeli. Dapprima si pensa di portarlo a Roma, ma considerando che il papato era in lotta con Enrico V e la famiglia Frangipani, viene deciso di portare il rinvenimento in Francia, a Cluny. Per non dare troppo nell'occhio si dispone che la scorta sia formata da 4 cavalieri e 7 dame (le sette sorelle), così nessuno avrebbe fatto caso ad un convoglio formato per lo più da donne. Ugo ed altri cavalieri ripartono quindi per la Terra Santa portando con loro diverse dame di origine franca. Il 17 gennaio 1119 sbarcano sul territorio francese i 4 Cavalieri e le 7 sorelle, portando quanto era stato rinvenuto nel Tempio di Gerusalemme.” “Per ragioni di sicurezza e di segretezza, viene deciso, quanto trovato a Gerusalemme, di conservarlo nella piccola chiesa di Rennes le Château, luogo di venerazione di Santa Maria Maddalena. Ripartono quindi i 4 cavalieri e le 7 dame alla volta di Rennes portando seco il segreto, composto da più reperti, che viene posto in un incavo all'interno della vecchia chiesa (abbattuta e ricostruita a metà del 1200) e protetto da una lastra di marmo: quella (probabilmente) che poi sarà rinvenuta e chiamata "des Chevaliers". Vengono impartite disposizioni che prevedono che almeno un cavaliere a turno con altri, vigili, in preghiera, all'interno della chiesa, durante tutte le ore di luce e che le 7 sorelle restino sempre disponibili, presso la loro famiglia, per qualsiasi evento. Per organizzare queste ultime ed averne un ricambio, sempre disponibile, viene fondato nel 1224, da Rodolfo di Worms (Cavaliere Templare), l'Ordine delle sorelle di Maria Maddalena, chiamato pure "Notre Dame du Refuge" ed un primo luogo monastico, guarda caso, realizzato nei pressi di Rennes. Le prime sorelle assumono lo stesso nome delle altre 7 dame che a cavallo del 1118 e 1119 contribuirono al trasporto del "segreto". E poi perché "du Refuge" che vuol dire del nascondiglio? L'Ordine delle Sorelle di Maria Maddalena era quindi nato per nascondere o celare qualcosa? Cosa molto strana che la regola di un
ordine para-religioso maschile quale era quello Templare, prevedesse pure norme per le "sorores templi". In questo modo nessuno avrebbe fatto caso alle sorelle, non solo a quelle che accudivano i monaci-guerrieri, ma che con loro facevano carovana e si spostavano dall'Europa all'Oriente e viceversa.” “Il "segreto" resta a Rennes fino al 1241 e viene spostato, in parte, in alcune grotte di Foix e di Niaux, per poi riprendere (ancora in parte) la via di Gerusalemme nel 1243, accompagnato da 6 Cavalieri e da 7 sorelle di quell'ordine fondato appositamente nel 1224. Viene decisa la partenza per Gerusalemme, perché il Sancta Sanctorum del Tempio della Città Santa è stato destinato quale luogo finale dove il "segreto" deve restare per l'eternità. Il convoglio si ferma a San Giovanni d'Acri, poiché Gerusalemme è assediata dai musulmani, che poi l'occupano (definitivamente) nel 1244… Considerato che San Giovanni d'Acri era continuamente presa d'assalto dai musulmani, viene deciso, dopo il furioso assalto da parte dei mamelucchi, di riportare in Europa il cosiddetto "tesoro" poiché l'oriente è considerato luogo non più sicuro. A quel tempo, Patriarca di Gerusalemme è Jacques Pantaleon e Gran Maestro dei Templari Thomas Berault. Il Patriarca Pantaleon ha un ruolo importante in tutta la vicenda. Il Patriarca, i Cavalieri e le sette sorelle approdano nella località di Fos, nei pressi di Marsiglia, nei primi giorni dell'aprile 1261. Da questo momento il "tesoro" non lascerà mai più L'Europa. Alcuni affermano che sia stato collocato in una nicchia sotto il pavimento della chiesa di Rennes, altri dicono invece che la chiesa sia quella di Rosslyn in Inghilterra, altri ancora che raggiunse l'Italia per essere consegnato alla Chiesa di Roma.”
n.b. :
- Andrebbe studiato il culto delle sette sorelle in Abruzzo specialmente a Raiano AQ dove partendo dall’eremo di san Venanzio si arriva ad una grotta molto suggestiva detta cappella delle Sette Marie.
- Non dimentichiamoci inoltre che, con il nome "Sette Sorelle", si designa un gruppo di compagnie petrolifere che all'inizio di questo secolo, conseguentemente al boom dell'industria del petrolio, avevano realizzato un cartello che deteneva il controllo della produzione e della raffinazione nel mondo occidentale, fissando prezzi, livello di produzione e quote di mercato. Tali compagnie erano sette: Standard Oil of New Jersey, British Petroleum (BP), Standard Oil of California (SOCAL), Gulf, Mobil, Texaco e Royal Dutch/Shell (cinque statunitensi, una britannica ed una angloolandese). Enrico Mattei, Presidente dell'ENI, le aveva definite le "Sette Sorelle". La SOCAL è successivamente diventata Chevron e la Standard Oil of New Jersey è diventata Exxon. Inoltre nel 1984 la Chevron ha acquistato la Gulf (pagando 13,3 miliardi di dollari), per cui le Sette Sorelle si sono ridotte a sei. Le attuali Majors sono quindi: Chevron, Exxon, Royal Dutch Shell, Texaco, Mobil e British Petroleum. Dal 1996 è in atto una fusione tra Mobil e BP, relativamente al mercato europeo e americano. Alcuni autori collocano tra le "nuove Majors" alcune delle compagnie private, una volta definite Indipendenti. La Arthur Andersen & Co., ad esempio, colloca fra di esse le compagnie che hanno riserve minime di un miliardo di barili di petrolio equivalente. Tra queste possono essere annoverate Amoco, Arco, Conoco, Occidental, Phillips, Sun, Union.
-E viene spesso usato il termine “sorelle” accompagnato da un numero (in alcuni casi sette ma in altri tre) anche per individuare un gruppo di isolette, di cittadine costiere o turistiche, di vette di montagne e di vulcani...(Le sette isole Eolie sono chiamate sette sorelle. In provincia di Teramo, i comuni balneari di: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi Marina, vengono chiamate le sette sorelle marine). Le leggende delle Sette Madonne Sorelle
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