per esempio il mio è intricatissimo
tanto da essermi concessa un vissuto al limite dell'abisso
un percorso sempre in bilico sulla sottile lama di rasoio
l'oscurità che mi avvolge è così immensa
che può solo avvicinarsi al mio bambino
l'unico in grado di non restarne pietrificato e di giocare con lei
...se di gioco si può parlare...
perchè guardare nell'abisso è scoprire l'unica realtà vera
tutto il resto è maya...è illusione...è teatro...è gioco
ci costruiamo via via le tragi-commedie cucendocele addosso
fino a giungere, finalmente, ad abbracciarci, a coccolarci,
ad accettarci, ad amarci così per come siamo... ad amare anche le nostre debolezze...
ma quanto è difficile!
Quando il dolore della vita con tutte le sue prove ci ha macerati; quando il disgusto d'ogni bassezza umana ci prende e ci fa desiderare qualcosa di più alto e di più vero, allora siamo pronti per la riflessione e la ricerca.Proprio la sofferenza ci ha purificati e siamo idonei quindi a distogliere i nostri occhi e il nostro cuore dal tumulto del mondo per cercare nella solitudine e nel silenzio qualcosa di... imponderabile... ma di assolutamente vitale per noi. L'entrata nel deserto rappresenta l'uomo-animale che decide, dominando la materia, di trovare le risposte al senso della vita.Egli nel silenzio udrà quel dolce Suono sconosciuto che molti altri prima di lui hanno udito e che mormorerà al suo cuore... “Conosci te stesso!” Con questo richiamo irresistibile inizierà l'avventura più entusiasmante per l'Anima: il ritorno agli Infiniti Spazi da cui è giunta e verso i quali sarà attratta ineluttabilmente, ritrovando la sua vera e autentica dimensione.
"se non hai il coraggio di cogliere la mia essenza non potrai abbreviare il percorso della tua conoscenza"(levonah)
Amadeus Voldben nel suo libro “La Presenza Divina in noi” a pag. 105 dice:
"Lo zelo per la Tua casa mi consuma".“In verità l’esistenza umana è come un andare nell’oscurità della notte fra i sentieri tortuosi che abbondano nelle vie degli uomini. È arduo trovare la via giusta a causa del nostro scarso discernimento e della nostra ignoranza che è la vera tenebra.
Inoltre, spesso si smarrisce la via quando le passioni imperversano.
Senza una luce che guidi, è impossibile procedere con sicurezza, poiché il cammino non solo è poco agevole, ma più spesso è pieno di ostacoli, di triboli e di spine.
Le piccole luci che guidano sono spesso soltanto delle lucciole che si accendono e si spengono, ma non danno una vera luce.
Per questo si brancola senza scopo, ignorando la mèta.
L’inganno delle false luci può condurre a precipizi. Le fate morgane dell’io della personalità, che fanno balenare immagini di mète ambiziose, fatte solo di egoismi, conducono verso direzioni sbagliate con enormi danni e dolorosi ricominciamenti su cammini impervi.
La sola luce che porta alla mèta giusta è quella che emana dalla parte più elevata di noi stessi, quella dell’Io spirituale che è la Presenza Divina in noi.
Soltanto quella Luce va seguita senza incertezza. L’altra, quella della personalità, va scartata o attentamente vagliata.”
“Vegliate e state pronti, perché non sapete né il giorno, né l’ora!”
Eugenio Bennato - Leggenda argentina
RispondiEliminaSulla bianca spiaggia che sfiora il mare
la sua orma lieve non può tornare
un sentiero solo di pena e silenzio che va
verso l'acqua profonda
un sentiero solo di pena muta che va
va come l'onda
e chissà che sogno ti accompagnò
chi della tua voce si innamorò
per poterti dare in regalo la luce di tutte le stelle di mare
chi si innamorò per poterti dare la luce di tutte le stelle
e così bambina per sempre sarai
e la tua canzone non finirà
una voce antica la canta e non sà
se è una storia vera
o se è una leggenda
e la vita continua
nel sogno per sempre bambina vestita di mare
e cinque sirene di porteranno
per castelli di alghe e di corallo
e fosforescenti cavalli marini faranno una ruota al tuo fianco
tutti gli abitanti dell'acqua vanno a giocare tutti in tuo fianco.
Spegnimi la luce delle lampare
lasciami dormire così nel mare
e se lui mi chiama non dir dove stò
digli che il suo amore non torna
e sui li mi chiama non dirgli niente
digli che il suo amore non torna
il suo amore non torna
il suo amore non torna
ah ma vedo che si siamo dati perfino all'aforisma! ;)
RispondiElimina"se non hai il coraggio di cogliere la mia essenza non potrai abbreviare il percorso della tua conoscenza"(levonah)
Grande verità! Bravissima...
A dire il vero mi piace molto pure l'immagine che hai messo.
RispondiEliminaEvanescente e liquida al punto giusto
per evocare il mistero
e lo scorrere-(tras)correre-divenire.
Grazie Carlo!;)
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