"...quando il tuo invisibile Te stesso apparirà in te come entità, tu potrai riconoscerlo dal fatto che getterà un'ombra...."
Il "mondo invisibile" interpenetra -in tutti i tempi e in vari luoghi- la realtà ordinaria. Quanto consideriamo inspiegabile, in realtà è dovuto a questo intervento. Inoltre, la gente non riconosce la partecipazione di quel 'mondo' al nostro perché crede di conoscere la vera causa degli eventi. Di fatto, non la conosce. È solo quando riesce a tener presente la possibilità che un'altra dimensione influenzi talvolta le esperienze ordinarie, che questa dimensione può diventarle accessibile.
Occorre non ataccarsi alle cose del mondo. Solo alcuni elementi dell'esistenza ordinaria hanno qualche affinità con "l'altra dimensione". L'importante è riconoscerli. Il cercatore acquisirà capacità trascendenti nella misura in cui sarà in grado di utilizzarle correttamente.
"il existe encore actuallement, même in Occident, des hommes qui, par leur "constituition interieure" ne sont pas des "hommes modernes", qui sont capables de comprendre ce qui est essentiellement la tradition, et qui n'accepteront pas de considérer l'erreur profane comme un "fait accompli" et c'est à ceux-là que nous avons toujours entendu nous adresser exclusivement". (René Guénon)
"L'Amore è il legame che unisce i cuori, la base su cui costruire. Se l'amore è il fondamento, il tuo edificio sopporterà tutti i terremoti e tutte le tempeste. Potrai costruirlo alto e ampio quanto vorrai, senza essere in pericolo. Quindi, la nostra Via è la Via dell'Amore. Abbandona ciò che ti impedisce di seguire il Sentiero e volgiti per seguirlo con perseveranza; segui la Via fino in fondo, fino alla tua destinazione..."
Il mio cuore è divenuto capace di accogliere ogni forma
è un pascolo per le gazzelle,un convento per i monaci cristiani
è un tempio per gli idoli,
è la Ka'ba del pellegrino
è le tavole della Torah,
è il libro del Sacro Corano.
Io seguo la Religione dell'amore,
quale mai sia la strada
che prende la sua carovana:
questo è mio credo e mia fede.
è un pascolo per le gazzelle,un convento per i monaci cristiani
è un tempio per gli idoli,
è la Ka'ba del pellegrino
è le tavole della Torah,
è il libro del Sacro Corano.
Io seguo la Religione dell'amore,
quale mai sia la strada
che prende la sua carovana:
questo è mio credo e mia fede.
(versi di Ibn l-'Arabi contenuti nel "Tarjumân Al-Ashwâq")
Chi segue il Sufismo ignorando la Legge diviene un perverso,
Chi segue la Legge ignorando il Sufismo diviene un empio.
Chi armonizza Legge e Sufismo si dimostra veridico.
Chi segue la Legge ignorando il Sufismo diviene un empio.
Chi armonizza Legge e Sufismo si dimostra veridico.
"Suf" vuol dire lana. I Sufi dei primi secoli erano asceti che vivevano nei deserti vestiti di una lunga tunica di lana, loro unica proprietà, insieme al secchiello per l'acqua. Questa tunica era ovviamente logora e rattoppata. Queste toppe, cento come i nomi di Allah menzionati nel Corano, in epoca più tarda divennero colorate, fino a diventare il "costume" tipico del "Dervish" (poverello) del medioevo. Se vi é capitato di vedere nelle nostre strade i Muridi Baifal senegalesi
potete capire come questa tradizione sia ancora viva."Safa" vuol dire purezza: i Sufi sono i Puri. Per questo se chiedete a uno se é un Sufi, non sentirete mai dire di sì, perché chi lo é, per modestia non lo dice. I Sufi quindi sono parte integrante della Storia delle religioni, nati al tempo del Profeta Muhammad (s.A.'a.s.) che era il continuatore del messaggio di Gesù, Salomone, Davide, Mosé, Abramo, Noè, Idris (Ermete trismegisto), Adamo, ecc. (Su di loro tutti siano le benedizioni e la pace). In arabo la parola "tasawwuf", è composta da quattro consonanti : T, S, W, F, che significano: La prima lettera T stà per Tawba, ovvero "pentimento", che è il primo passo sulla Via. E' come se si trattasse di un doppio passo, uno esteriore ed uno interiore: l'esteriore consiste nel pentimento relativo alle parole , agli atti ed ai sentimenti, mantenendo la propria vita scevra di peccati e di atti illeciti, perseguendo l'obbedienza, rifuggendo rivolta ed opposizione per cercare accordo ed armonia. Il passo interiore del pentimento è un atto del cuore consistente nel purificarlo dai desideri per le cose di questo mondo e nella sua completa dedizione al Divino. Il secondo grado è lo stato di gioia e purezza, safà ed è simboleggiato dalla lettera S. Anche in questo grado vi sono due passi da fare: il primo verso la purezza del cuore, il secondo verso il suo centro nascosto. La purezza del cuore (safà al-qalb) proviene da un cuore che si è liberato dall'ansia provocata dal peso delle preoccupazioni mondane per il cibo, per il bere, per il dormire, per i vani discorsi. Il modo per liberare il cuore e purificarlo è quello del ricordo (dhikr) di Allàh. La terza lettera W, stà per la parola walàya, che è lo stato di santità degli amanti di Allàh e dipende dalla purezza interiore. Allàh menziona i Suoi amici (awliyà) nel Sacro Corano: "Invero sugli amici di Allàh non vi è timore nè essi sono rattristati." , "Per costoro vi sono delle buone novelle in questo mondo e nell'altro." (Cor. 10 - 62,64). L'effetto visibile di tale stato è l'essere abbellito con i più bei tratti del carattere , con le virtù ed i buoni costumi; si tratta dell'elargizione di un dono divino. Il Profeta (s.a.s.) ha detto: "Caratterizzatevi con i tratti divini".
La quarta lettera F, stà per fanà, l'estinzione dell'io, lo stato di annientamento in Allàh , ovvero a tutto ciò che non è Allàh. Quando gli attributi della natura umana si estinguono ed il falso io svanisce assieme alla molteplicità degli attributi e delle forme di questo mondo, allora non sussistono più che gli Attributi dell'Unità (sifàt al-ahadiyya). Questa è la stazione dei Profeti e dei Santi, gli amici di Allàh, situata nel dominio della Natura divina (làhùt). Quando l'esistenza contingente è unita all'esistenza eterna, non può essere più concepita come un'esistenza separata; quando tutti i legami terreni sono abbandonati e si è in unione con Allàh, con la Realtà divina, si riceve una eterna purezza , non si può più essere biasimati e si diventa uno dei "compagni del giardino, dove dimorano per sempre" (Cor.VII, 42), "coloro che credono ed operano rettamente" .Tuttavia "Noi (Allàh) non poniamo alcun peso sull'anima che essa non possa sopportare " .L'uomo deve soltanto possedere una instancabile pazienza . "Ed Allàh è con coloro che con pazienza perseverano" (Cor. VIII,66). http://www.sufi.it/Media/dhikr.htm
"nulla che valga veramente la pena di essere fatto può essere fatto senza impiegare una minima quantità di sforzo. Ogni cosa richiede la propria quantità di sforzo"
"II bisogno crea nuovi organi di percezione. Uomo, accresci dunque il tuo bisogno, per poter accrescere la tua percezione".
"Parlate al muro, affinché la porta possa sentire"
"Se perdi qualcosa, anche se ci tieni quanto la tua vita, non rimpiangerlo"."Non credere mai a cose contrarie al buonsenso senza chiedere prove"
L'uomo può ricevere cose di grande valore per la sua vita futura, senza trarne necessariamente beneficio.
esiste anche una via indiretta della spiritualizzazione
"Quella persona che vale meno di tutti è preziosa!"
"La gente trova impossibile credere nella realtà delle capacità e dei doni dei Sufi. È proprio questa gente che non sa che cos'è la vera fede. Crede a tante cose che non sono vere, per abitudine o perché sostenute da eminenti personaggi.
La vera fede è un'altra cosa. Coloro che sono capaci di credere realmente sono coloro che ne hanno avuto l'esperienza. Una volta fatta l'esperienza la comsapevolezza è tale che il parlare delle capacità e dei doni non è di alcuna utilità".
Si diceva che apparisse in sogno e desse importanti informazioni; o che fosse stato visto contemporaneamente in molti luoghi; o che qualsiasi cosa dicesse si rivelava benefica per i suoi interlocutori. Ma di fronte a lui non si scorgeva nulla di soprannaturale o di strano.
"Lasciate che gli altri facciano ciò che deve essere fatto per voi. Fate per voi stessi ciò che dovete fare per voi stessi".
Circa l'inaffidabilità delle impressioni soggettive e dei giudizi condizionati: Esiste un malinteso nelle emozioni soggettive, che spinge gli uomini a confondere certe esperienze con dei favori speciali, mentre possono essere precisamente il contrario. E ci sono alcuni uomini che vengo considerati pazzi mentre invece, sono 'trasformati', cioè sono coloro che hanno sviluppato la percezione della relazione esistente tra i vari elementi che l'uomo ordinario considera separati.
Esiste la possibilità di un "diverso stato di coscienza nell'uomo"la Verità "tenta di manifestarsi" nell'umanità; appare e riappare a ogni uomo sotto spoglie difficili da penetrare e che, a prima vista, possono non avere alcun rapporto l'una con l'altra. Solo lo sviluppo di una "percezione speciale" permette all'uomo di seguire il cammino di questo processo invisibile.
La creatura non sa nulla della divinità. Le vie dell'intelletto ordinario non sono la Via della scienza divina.
L'arco ha bisogno sia della curvatura del legno sia della rettitudine della corda.
"Nello specchio deformante della vostra mente un angelo può sembrare avere il viso di un demone"
"Vedete questo specchio? Guardatelo a lungo e finirete per raggiungere la Conoscenza Profonda"
L'uomo non sa generalmente discernere una trama nascosta ne gli eventi, che sarebbe l'unica a permettergli di fare un uso completo della vita. Coloro che sanno vedere questa trama vengono chiamati saggi, mentre dell'uomo ordinario si dice che è 'addormentato'.
"l' opposizione dell'uomo di conoscenza è preferibile all' approvazione dell'imbecille".
"Un barbaro è colui che ha una percezione talmente priva di sensibilità da credere di poter capire, attraverso il pensiero o l'emozione, ciò che può essere percepito solo attraverso lo sviluppo e la costante applicazione dello sforzo di raggiungere Dio. Gli uomini deridono Mosè e Gesù perché sono completamente insensibili, oppure perché si sono preclusi da sé la possibilità di afferrare il senso reale delle parole e delle azioni di entrambi".
Per i Sufi, "figlio del falegname" (Gesù) come pure altri nomi di mestieri attribuiti ai personaggi dei Vangeli, sono termini iniziatici e non indicano necessariamente il mestiere di colui al quale vengono dati.
Ogni brano del Corano ha sette significati, ognuno dei quali corrisponde allo stato del lettore o dell'ascoltatore.
"Parlate a ognuno in base al suo livello ài comprensione"
Così come ci sono eventi che noi giudichiamo insignificanti e per altri hanno significato...
"l'ignorante non può concepire le conoscenze del filosofo, così come questi non può farsi un'idea giusta della conoscenza dell'Illuminato"
Ecco ciò che pensano i dervisci delle scuole filosofiche, metafisiche e religiose tradizionaliste: esse continuano a "macinare farina" e non possono progredire ulteriormente perché manca loro la presenza di uomini di percezione, che compaiono solo raramente.
Un individuo può sviluppare solo certe capacità nonostante si sforzi di svilupparne altre...
la gente vuole per se stessa ciò che dovrebbe volere per gli altri.
"Voi avete molti doni che sono solo in affidamento; quando lo capirete, potrete restituirli ai loro legittimi proprietari".
Harun chiese al saggio: "Hai mai conosciuto qualcuno più distaccato di tè?".
"Sì", rispose Fudail, "tu! Il tuo distacco è superiore al mio. Io posso distaccarmi dall'ambiente del mondo ordinario, ma tu ti sei distaccato da qualcosa di molto più grande; ti sei distaccato da ciò che è eterno!".
Fudail disse al califfo che il potere su se stessi era meglio di mille anni di potere sugli altri. Harun chiese al saggio: "Hai mai conosciuto qualcuno più distaccato di tè?".
"Sì", rispose Fudail, "tu! Il tuo distacco è superiore al mio. Io posso distaccarmi dall'ambiente del mondo ordinario, ma tu ti sei distaccato da qualcosa di molto più grande; ti sei distaccato da ciò che è eterno!".
Fudail disse al califfo che il potere su se stessi era meglio di mille anni di potere sugli altri.
Nel loro insegnamento psicologico, i Sufi affermano che la trasmissione ordinaria della conoscenza è soggetta a così tante deformazioni, dovute alle interpretazioni e alle deficienze della memoria, che non può sostituirsi alla percezione diretta dei fatti.
I maestri dervisci hanno modellato le loro 'scuole' intorno a diversi simboli, scelti come illustrazioni delle loro dottrine. In arabo, 'pavone' significa anche 'ornamento', mentre 'serpente' è formato dalla stessa radice di 'organismo' e 'vita. Donde il rito enigmatico dell'Angelo Pavone, praticato dagli Yevdi, in cui il serpente e il pavone simboleggiano 'l'Interiorità e l'Esteriorità', formula sufi tradizionale.
"l' opposizione dell'uomo di conoscenza è preferibile all' approvazione dell'imbecille".
"Un barbaro è colui che ha una percezione talmente priva di sensibilità da credere di poter capire, attraverso il pensiero o l'emozione, ciò che può essere percepito solo attraverso lo sviluppo e la costante applicazione dello sforzo di raggiungere Dio. Gli uomini deridono Mosè e Gesù perché sono completamente insensibili, oppure perché si sono preclusi da sé la possibilità di afferrare il senso reale delle parole e delle azioni di entrambi".
Per i Sufi, "figlio del falegname" (Gesù) come pure altri nomi di mestieri attribuiti ai personaggi dei Vangeli, sono termini iniziatici e non indicano necessariamente il mestiere di colui al quale vengono dati.
Ogni brano del Corano ha sette significati, ognuno dei quali corrisponde allo stato del lettore o dell'ascoltatore.
"Parlate a ognuno in base al suo livello ài comprensione"
Così come ci sono eventi che noi giudichiamo insignificanti e per altri hanno significato...
"l'ignorante non può concepire le conoscenze del filosofo, così come questi non può farsi un'idea giusta della conoscenza dell'Illuminato"
Ecco ciò che pensano i dervisci delle scuole filosofiche, metafisiche e religiose tradizionaliste: esse continuano a "macinare farina" e non possono progredire ulteriormente perché manca loro la presenza di uomini di percezione, che compaiono solo raramente.
Un individuo può sviluppare solo certe capacità nonostante si sforzi di svilupparne altre...
la gente vuole per se stessa ciò che dovrebbe volere per gli altri.
"Voi avete molti doni che sono solo in affidamento; quando lo capirete, potrete restituirli ai loro legittimi proprietari".
Harun chiese al saggio: "Hai mai conosciuto qualcuno più distaccato di tè?".
"Sì", rispose Fudail, "tu! Il tuo distacco è superiore al mio. Io posso distaccarmi dall'ambiente del mondo ordinario, ma tu ti sei distaccato da qualcosa di molto più grande; ti sei distaccato da ciò che è eterno!".
Fudail disse al califfo che il potere su se stessi era meglio di mille anni di potere sugli altri. Harun chiese al saggio: "Hai mai conosciuto qualcuno più distaccato di tè?".
"Sì", rispose Fudail, "tu! Il tuo distacco è superiore al mio. Io posso distaccarmi dall'ambiente del mondo ordinario, ma tu ti sei distaccato da qualcosa di molto più grande; ti sei distaccato da ciò che è eterno!".
Fudail disse al califfo che il potere su se stessi era meglio di mille anni di potere sugli altri.
Nel loro insegnamento psicologico, i Sufi affermano che la trasmissione ordinaria della conoscenza è soggetta a così tante deformazioni, dovute alle interpretazioni e alle deficienze della memoria, che non può sostituirsi alla percezione diretta dei fatti.
I maestri dervisci hanno modellato le loro 'scuole' intorno a diversi simboli, scelti come illustrazioni delle loro dottrine. In arabo, 'pavone' significa anche 'ornamento', mentre 'serpente' è formato dalla stessa radice di 'organismo' e 'vita. Donde il rito enigmatico dell'Angelo Pavone, praticato dagli Yevdi, in cui il serpente e il pavone simboleggiano 'l'Interiorità e l'Esteriorità', formula sufi tradizionale.
Cerchiamo le chiavi nascoste all'interno delle tre religioni monoteiste.
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