“Se rimanete ben radicati nella Mia parola, siete veramente Miei discepoli. Così conoscerete la Verità, e la Verità vi renderà Liberi.” Gv.8,31-32
[…] (Egli)…dà prova della Sua Potenza,
distrugge i superbi e i loro progetti,
rovescia dal trono i potenti,
rialza da terra gli oppressi.
Colma di beni i poveri,
rimanda i ricchi a mani vuote… […]
Verrà tempo che tutto sarà spiegato e scoperto. Ma fino a che l’uomo vorrà crogiolarsi nella propria cecità, presumendo invece di vederci chiaro, continuerà la propria corsa verso il baratro dove si accorgerà troppo tardi del suo errore. Ecco perché i ciechi diventeranno ancora più ciechi. È la negazione aprioristica di chi, arroccato sui propri presupposti scientifici o religiosi non vuole demordere e pretende che l’Universo si pieghi ai suoi piedi perché tutto combaci con ciò che ha studiato. C’è una risposta a tutto e non serve essere dei dotti per entrare nella Conoscenza. Gesù disse: “[…] Ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo e della terra; perché Tu hai nascosto queste cose ai grandi e ai sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli. Si, Padre, così Tu hai voluto [...]” (Mt.XI, 25-26).“[…] Poi Gesù si voltò verso i discepoli, in disparte, e disse loro: “Beati voi che potete vedere queste cose perché vi assicuro che molti profeti e molti re avrebbero voluto vedere quel che voi vedete ma non l’hanno visto. Molti avrebbero voluto udire quel che voi udite ma non l’hanno udito” (Lc.X, 23).
“ quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite – Viene la pioggia – e così accade! E quando soffia lo scirocco, dite – Farà caldo – e così avviene! Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai non sapete riconoscere questo tempo?” (Lc.12,54)
“…affinché i pensieri di molti cuori siano rivelati.” (Lc.2,35) e “Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono diventino ciechi.” (Gv.9,39)
L’ultimo mezzo conquistato dall’uomo alla ricerca del Vero è la medianità ad effetti intellettuali che oggi assume un’importanza tutta nuova: l’Ultrafanìa. L’etimologia dal greco dà l’esatto concetto: Ultra - al di là e fanìa – luce manifesta, dunque luce dall’aldilà. L’Ultrafania è la scienza che ricerca, raccoglie e studia i fenomeni tutt’ora sconosciuti di natura concettuale. Questi non soltanto sono reali e obbiettivi ma palesano anche una spiritualità, cioè una potenza intelligente, determinante e ordinatrice; si riscontrano in essi sentimento, intelletto e volontà (Amore, Potenza e Sapienza, che sono le prerogative divine), i tre aspetti del Nous, della Mens. Se molto fu detto e scritto di Spiritismo (che nacque negli Stati Uniti nel 1848, in casa delle sorelle Fox e la cui ricerca si espanse in Europa, a Londra con Sir W. Crookes e a Parigi con C. Richet), nessuno ancora ha voluto, salvo il giurista Gino Trespioli e pochi altri, o potuto dire e scrivere con criterio sistematico e rigorosamente scientifico che l’Ultrafania è l’espressione più elevata della fenomenologia medianica: la trasmissione di noùri o correnti pensative spirituali che offrono un complesso organico di idee superiori Essenze? Anime dei defunti, sempre vive malgrado la morte fisica, che tornano, che parlano? E’ questa domanda piena di mistero che si ripete oggi, come si ripeteva nei lontani millenni di civiltà travolte dal tempo. L’Ultrafania ha una storia che si perde oltre quelle culture; si perde nell’età preistorica. Le fonti vere e principali non sono neanche i grandi codici come i Veda, l’Yi-King, il Tripitaka, l’Avesta, il Vecchio Testamento, ecc. bensì opere ancora più antiche, scolpite in ruderi, in megaliti, non dissepolte dalle tombe di razze scomparse ed altre probabilmente mai scritte, ma tramandate oralmente fra gli iniziati e cioè monopolizzate dalla casta sacerdotale, gelosa sempre e gelosa tuttora dei “Misteri”.
Qualche esempio: l’Egitto, che era una colonia dell’Atlantide, possedeva sessantamila anni fa un catalogo delle stelle e in Caldea, lo Zodiaco era perfettamente conosciuto settanta secoli prima della nostra era; la Persia conosceva il “fuoco vivente”, quello che noi chiamiamo etere, che oggi addirittura si mette in dubbio, mentre gli antichissimi sapevano che era un’energia di natura spirituale. La stessa piramide di Cheope, da parecchi millenni, ha incisi sulle sue pareti documenti comprovanti una conoscenza della matematica, della geologia, dell’astronomia, dalla scienza moderna confermata. Necessita domandarsi come mai tutto questo è stato possibile e la grande meraviglia sta nella risposta: “Tutto ciò non è altro che il risultato della medianità intellettuale o Ultrafania che costituiva la prima, la vera sorgente del sapere”. Ancora oggi ultrafanicamente si apprende, e questi messaggi coincidono in vari punti del mondo, che Atlantide precorse le più lontane civiltà ed univa Asia, Africa, Europa, America, i quali continenti soltanto in parte erano emersi dall’oceano.
La rivelazione ultrafanica era riferita da un sacerdote a Solone e per le stesse vie tali notizie giunsero a Platone, ed oggi possiamo constatare infatti come le stesse piramidi siano state ritrovate in Messico (Maya-Aztechi) e in Egitto. Ma come avviene questa rivelazione? Noi tutti esseri umani abbiamo un organo, situato al centro del cervello, chiamato ghiandola pineale o epìfisi. Essa è atta a raccogliere vibrazioni di suoni siderei, eterei ed a trasmetterli nelle diverse forme conosciute come mezzi di estrinsecazione. Infatti la pineale è in relazione con il cardiaco e il plesso solare o gastrico.
Queste vibrazioni ad altissima frequenza, caratterizzate dai più profondi concetti pensativi emessi da individualità totalmente pure (molte non si sono mai rivestite di corpo fisico), si chiamano noùri da noùs – intelletto e roos – onda corrente. E’ appunto l’Essenza che fa proprio, direi, l’organo cerebrale e per esso irradia elevatissimi pensieri o noùri. Più l’ipersensitivo o medium ultrafano è in sintonia evolutiva con le correnti superiori (e questo si deduce dalla sua acquisita spiritualità, dopo grandi sofferenze, purificazioni e prove superate nella vita) più, per affinità, è idoneo a ricezioni superlative. E’ doveroso dire che quest’organo può essere calcificato, semi-calcificato o duttile ed è in quest’ultima condizione che è atto a captare prontamente l’onda noùrica. Anche la telepatia si manifesta attraverso l’epìfisi quando ci sia una “simpatia” detta capacità di risonanza tra due Esseri. Fu René Descàrtes -detto Cartesio- a menzionare la pineale quale sede dell’anima che, naturalmente, non può essere collocata in un punto preciso. Ma se noi analizziamo meglio quanto sopra detto, possiamo senz’altro dire che questa ghiandola, essendo la parte più sensibile ed eminente del cervello, è in posizione dominante rispetto alla vita animica dell’individuo, tanto è vero che è la prima a formarsi (diverticolo: termine che designa l’abbozzo dell’epìfisi) nell’embrione umano verso la quinta settimana; resta semplice per qualche tempo (embrioni da 25 a 30mm), poi emette diverticoli secondari che si allungano e si intrecciano sino a formare un corpicciolo a forma di pigna un po’ appiattita, da cui prende il nome. Nella sua piena formazione è lunga circa un centimetro e larga e spessa al massimo 5 mm; colore grigio-rossastro. Nella ricezione medianica l’onda noùrica la percuote, essa vibra e trasmette l’impulso ai gangli nervosi del cerebro che, a sua volta, decodifincando il concetto iniziale ricevuto, per mezzo della propria cultura e la terminologia adatta, li trasmette nella nostra dimensione umana o come pensieri (ecco l’intuizione) o come parole attraverso l’ugola. Ecco il messaggio ultrafanico! La stessa Giovanna d’Arco, come tanti profeti del Vecchio Testamento, Giordano Bruno, Dante Alighieri, per citarne alcuni erano dei ricettori straordinari di noùri. Tutto il mondo ne è rimasto illuminato anche se tortura e rogo, molte volte, hanno strozzato le voci profetiche e incenerito le opere insigni. Asperrima lotta, che porterà indiscutibilmente al tempo giusto, Scienza e Fede a fondersi, perché la Scienza perfetta del Tutto è in Dio: Punto che palpita così nella microbica forma come nell’albero gigantesco, nel muto sasso come nel muggente oceano. Perché la mente possa farsi una concezione olistica però, deve essere in ascesa, deve giungere cioè a tale potenza da essere atta a penetrare la vita nella sua Sostanza. Il Tutto è Centro di Vita ed è la Vita. Vita che si chiama Dio. Beati coloro che alzando il più possibile la loro “antenna” possono così captarne l’emanazione e l’Insegnamento sublime. Presto la Chiesa Mistica, quella di Giovanni (terza fase, terzo millennio) succederà alla Chiesa del Rito, quella di Pietro (seconda fase, duemila anni trascorsi) e solo allora i tempi saranno compiuti e l’evoluzione dell’umanità ribelle completata, con il Giudizio finale e la Parusia o ritorno definitivo del Cristo
“...nessuno degli empi capirà, ma capiranno i saggi.” Dan.12,10
. “Il cielo e la terra passeranno ma le Mie Parole non passeranno.” (Mt.24,35)
“ quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite – Viene la pioggia – e così accade! E quando soffia lo scirocco, dite – Farà caldo – e così avviene! Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai non sapete riconoscere questo tempo?” (Lc.12,54)
“…affinché i pensieri di molti cuori siano rivelati.” (Lc.2,35) e “Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono diventino ciechi.” (Gv.9,39)
L’ultimo mezzo conquistato dall’uomo alla ricerca del Vero è la medianità ad effetti intellettuali che oggi assume un’importanza tutta nuova: l’Ultrafanìa. L’etimologia dal greco dà l’esatto concetto: Ultra - al di là e fanìa – luce manifesta, dunque luce dall’aldilà. L’Ultrafania è la scienza che ricerca, raccoglie e studia i fenomeni tutt’ora sconosciuti di natura concettuale. Questi non soltanto sono reali e obbiettivi ma palesano anche una spiritualità, cioè una potenza intelligente, determinante e ordinatrice; si riscontrano in essi sentimento, intelletto e volontà (Amore, Potenza e Sapienza, che sono le prerogative divine), i tre aspetti del Nous, della Mens. Se molto fu detto e scritto di Spiritismo (che nacque negli Stati Uniti nel 1848, in casa delle sorelle Fox e la cui ricerca si espanse in Europa, a Londra con Sir W. Crookes e a Parigi con C. Richet), nessuno ancora ha voluto, salvo il giurista Gino Trespioli e pochi altri, o potuto dire e scrivere con criterio sistematico e rigorosamente scientifico che l’Ultrafania è l’espressione più elevata della fenomenologia medianica: la trasmissione di noùri o correnti pensative spirituali che offrono un complesso organico di idee superiori Essenze? Anime dei defunti, sempre vive malgrado la morte fisica, che tornano, che parlano? E’ questa domanda piena di mistero che si ripete oggi, come si ripeteva nei lontani millenni di civiltà travolte dal tempo. L’Ultrafania ha una storia che si perde oltre quelle culture; si perde nell’età preistorica. Le fonti vere e principali non sono neanche i grandi codici come i Veda, l’Yi-King, il Tripitaka, l’Avesta, il Vecchio Testamento, ecc. bensì opere ancora più antiche, scolpite in ruderi, in megaliti, non dissepolte dalle tombe di razze scomparse ed altre probabilmente mai scritte, ma tramandate oralmente fra gli iniziati e cioè monopolizzate dalla casta sacerdotale, gelosa sempre e gelosa tuttora dei “Misteri”.
Qualche esempio: l’Egitto, che era una colonia dell’Atlantide, possedeva sessantamila anni fa un catalogo delle stelle e in Caldea, lo Zodiaco era perfettamente conosciuto settanta secoli prima della nostra era; la Persia conosceva il “fuoco vivente”, quello che noi chiamiamo etere, che oggi addirittura si mette in dubbio, mentre gli antichissimi sapevano che era un’energia di natura spirituale. La stessa piramide di Cheope, da parecchi millenni, ha incisi sulle sue pareti documenti comprovanti una conoscenza della matematica, della geologia, dell’astronomia, dalla scienza moderna confermata. Necessita domandarsi come mai tutto questo è stato possibile e la grande meraviglia sta nella risposta: “Tutto ciò non è altro che il risultato della medianità intellettuale o Ultrafania che costituiva la prima, la vera sorgente del sapere”. Ancora oggi ultrafanicamente si apprende, e questi messaggi coincidono in vari punti del mondo, che Atlantide precorse le più lontane civiltà ed univa Asia, Africa, Europa, America, i quali continenti soltanto in parte erano emersi dall’oceano.
La rivelazione ultrafanica era riferita da un sacerdote a Solone e per le stesse vie tali notizie giunsero a Platone, ed oggi possiamo constatare infatti come le stesse piramidi siano state ritrovate in Messico (Maya-Aztechi) e in Egitto. Ma come avviene questa rivelazione? Noi tutti esseri umani abbiamo un organo, situato al centro del cervello, chiamato ghiandola pineale o epìfisi. Essa è atta a raccogliere vibrazioni di suoni siderei, eterei ed a trasmetterli nelle diverse forme conosciute come mezzi di estrinsecazione. Infatti la pineale è in relazione con il cardiaco e il plesso solare o gastrico.
Queste vibrazioni ad altissima frequenza, caratterizzate dai più profondi concetti pensativi emessi da individualità totalmente pure (molte non si sono mai rivestite di corpo fisico), si chiamano noùri da noùs – intelletto e roos – onda corrente. E’ appunto l’Essenza che fa proprio, direi, l’organo cerebrale e per esso irradia elevatissimi pensieri o noùri. Più l’ipersensitivo o medium ultrafano è in sintonia evolutiva con le correnti superiori (e questo si deduce dalla sua acquisita spiritualità, dopo grandi sofferenze, purificazioni e prove superate nella vita) più, per affinità, è idoneo a ricezioni superlative. E’ doveroso dire che quest’organo può essere calcificato, semi-calcificato o duttile ed è in quest’ultima condizione che è atto a captare prontamente l’onda noùrica. Anche la telepatia si manifesta attraverso l’epìfisi quando ci sia una “simpatia” detta capacità di risonanza tra due Esseri. Fu René Descàrtes -detto Cartesio- a menzionare la pineale quale sede dell’anima che, naturalmente, non può essere collocata in un punto preciso. Ma se noi analizziamo meglio quanto sopra detto, possiamo senz’altro dire che questa ghiandola, essendo la parte più sensibile ed eminente del cervello, è in posizione dominante rispetto alla vita animica dell’individuo, tanto è vero che è la prima a formarsi (diverticolo: termine che designa l’abbozzo dell’epìfisi) nell’embrione umano verso la quinta settimana; resta semplice per qualche tempo (embrioni da 25 a 30mm), poi emette diverticoli secondari che si allungano e si intrecciano sino a formare un corpicciolo a forma di pigna un po’ appiattita, da cui prende il nome. Nella sua piena formazione è lunga circa un centimetro e larga e spessa al massimo 5 mm; colore grigio-rossastro. Nella ricezione medianica l’onda noùrica la percuote, essa vibra e trasmette l’impulso ai gangli nervosi del cerebro che, a sua volta, decodifincando il concetto iniziale ricevuto, per mezzo della propria cultura e la terminologia adatta, li trasmette nella nostra dimensione umana o come pensieri (ecco l’intuizione) o come parole attraverso l’ugola. Ecco il messaggio ultrafanico! La stessa Giovanna d’Arco, come tanti profeti del Vecchio Testamento, Giordano Bruno, Dante Alighieri, per citarne alcuni erano dei ricettori straordinari di noùri. Tutto il mondo ne è rimasto illuminato anche se tortura e rogo, molte volte, hanno strozzato le voci profetiche e incenerito le opere insigni. Asperrima lotta, che porterà indiscutibilmente al tempo giusto, Scienza e Fede a fondersi, perché la Scienza perfetta del Tutto è in Dio: Punto che palpita così nella microbica forma come nell’albero gigantesco, nel muto sasso come nel muggente oceano. Perché la mente possa farsi una concezione olistica però, deve essere in ascesa, deve giungere cioè a tale potenza da essere atta a penetrare la vita nella sua Sostanza. Il Tutto è Centro di Vita ed è la Vita. Vita che si chiama Dio. Beati coloro che alzando il più possibile la loro “antenna” possono così captarne l’emanazione e l’Insegnamento sublime. Presto la Chiesa Mistica, quella di Giovanni (terza fase, terzo millennio) succederà alla Chiesa del Rito, quella di Pietro (seconda fase, duemila anni trascorsi) e solo allora i tempi saranno compiuti e l’evoluzione dell’umanità ribelle completata, con il Giudizio finale e la Parusia o ritorno definitivo del Cristo
“...nessuno degli empi capirà, ma capiranno i saggi.” Dan.12,10
«Voi sentirete bene, ma non intenderete;Vedrete bene, ma non riconoscerete;Poiché il cuore di questo popolo si è reso insensibile, han fatto l’orecchio sordo, hanno socchiuso gli occhi, per non vedere con i loro occhi, per non sentire con i loro orecchi e non comprendere con il cuore e [non] convertirsi e [allora] Io li avrei guariti».
1) Il rapporto con Dio, che è la preghiera, cioè fare la Sua volontà e tutto ciò che a Lui sia gradito;
2) Il rapporto con noi stessi, che è la rinuncia, cioè l’eliminazione di ogni forma di egoismo e di paura o di dubbio;
3) Il rapporto con gli altri, che è l’elemosina, cioè il dare a piene mani, non soltanto nel senso di denaro, ma di comprensione, di sopportazione, di amore e di umiltà.
2) Il rapporto con noi stessi, che è la rinuncia, cioè l’eliminazione di ogni forma di egoismo e di paura o di dubbio;
3) Il rapporto con gli altri, che è l’elemosina, cioè il dare a piene mani, non soltanto nel senso di denaro, ma di comprensione, di sopportazione, di amore e di umiltà.
Con la misura con la quale misureremo saremo misurati (Mt.7,2).
Come si vede, siccome in larga maggioranza il mondo è sordo e cieco, in queste tre espressioni, gli uomini non possono udire pur avendo orecchi, ne vedere avendo occhi.
“E con molte di simili parabole esponeva loro la Parola secondo che eran capaci di capirLa; e senza parabole non parlava loro; ma in disparte spiegava poi ai Suoi discepoli ogni cosa”.
Come possiamo notare, l’Insegnamento veniva elargito in due maniere diverse:
Il primo era essoterico (dal gr. exoterikos-esterno) cioè destinato a tutti.
Il secondo, esoterico (dal gr. esoterikos-interno) riservato ad una cerchia ristretta di iniziati.
Tutto dipende dal sentire interiore e dalla maturità acquisita.
Il primo era essoterico (dal gr. exoterikos-esterno) cioè destinato a tutti.
Il secondo, esoterico (dal gr. esoterikos-interno) riservato ad una cerchia ristretta di iniziati.
Tutto dipende dal sentire interiore e dalla maturità acquisita.
“Dunque il sale è buono. Ma se anche il sale diventa insipido, con che gli si renderà il sapore?Non è più utile né per il terreno, né per il concime, e lo si butta via. Chi ha orecchi per intendere intenda!”.
E' importante analizzare la radicale “Sa” (cioè che sa).
Questo elemento è incorruttibile tanto che viene usato per non far deteriorare i cibi e sin dall’antichità inoltre, è l’emblema dell’eternità e della sapienza.
Infatti secondo la Kabbala degli Esseni si parla del significato esoterico della lettera Scin, sia nella radice che nella desinenza:
S (iniziale-radice) = Sapienza, si trova in ogni manifestazione dell’Eterno.
I (iniziale-desinenza) = È l’inizio della parola Iesus.
Ora le due parole: Sapienza e Iesus sono legate indissolubilmente al moto (movimento eterno), cioè legame fra Eterno (Padre=Sapienza) e Iesus (Figlio=Amore).
La Legge del Padre si compirà nel mondo prima col Padre indi col Figlio.
Questo elemento è incorruttibile tanto che viene usato per non far deteriorare i cibi e sin dall’antichità inoltre, è l’emblema dell’eternità e della sapienza.
Infatti secondo la Kabbala degli Esseni si parla del significato esoterico della lettera Scin, sia nella radice che nella desinenza:
S (iniziale-radice) = Sapienza, si trova in ogni manifestazione dell’Eterno.
I (iniziale-desinenza) = È l’inizio della parola Iesus.
Ora le due parole: Sapienza e Iesus sono legate indissolubilmente al moto (movimento eterno), cioè legame fra Eterno (Padre=Sapienza) e Iesus (Figlio=Amore).
La Legge del Padre si compirà nel mondo prima col Padre indi col Figlio.
E, grazie allo Spirito anche a noi è dato di avere la Vera Vita e la Libertà autentica dei Figli di Dio
“Or la folla era seduta intorno a Lui e qualcuno Gli disse: - Ecco tua Madre e i tuoi fratelli, son là fuori che ti cercano – ed Egli rispose: - Chi è mia Madre e chi sono i miei fratelli? - E gettando uno sguardo sopra coloro che Gli sedevano intorno disse: - Ecco mia Madre e i miei fratelli. Chiunque fa la Volontà di Dio, questi è mio fratello, mia sorella, mia Madre.” (Mc.3,32-35) e “Chiunque avrà lasciato case, fratelli, sorelle, padre, madre, figli o campi per causa del Mio nome riceverà il centuplo ed avrà in eredità la Vita Eterna.” (Mt.19,29).. “Il cielo e la terra passeranno ma le Mie Parole non passeranno.” (Mt.24,35)
L’Apocalisse di Giovanni parla chiaro quando si riferisce ai Segnati (Ap.7), i 144 mila che simbolicamente rappresentano l’umanità proveniente dalle dodici tribù d’Israele e moltiplicatesi su tutta la terra.. il ceppo “Abramo” è identico per le tre più grandi religioni monoteiste del mondo: ebraismo, cristianesimo ed islamismo. Quel Segno sulla fronte è proprio il Sangue dell’Agnello, il simbolo della Croce, l’Acqua ed il Fuoco, la Materia e lo Spirito che, incrociandosi, danno origine alla Salvezza per sublimazione.
Non evapora forse l’acqua quando incontra il fuoco?
Non si trasforma forse l’uomo-immanenza quando lo Spirito-Trascendenza pone il suo dominio sulle passioni?
Noi siamo circondati da entità di tutti i tipi, a seconda delle nostre virtù o difetti, ed esse vibrano con noi in risonanza. Questa si chiama circumsessio (circumsessione). E’ la forma meno grave di influenza negativa.Ma quando c’è un’azione a livello astrale e mentale più invasiva, provocando fobie, idee fisse, concetti sbagliati, ecc. allora si chiama obsessio (ossessione). Per passare poi alla situazione più seria di tutte che si chiama possessio (possessione) e che purtroppo necessita, per il mondo, di cure psichiatriche e, per la Conoscenza dello Spirito, di esorcismo purificatore. Questa realtà è completamente sconosciuta alla scienza medica e psichiatrica e lo è, sciaguratamente, anche da chi avrebbe il compito di curare le anime. Infatti, esorcisti famosi affermano che la possessione diabolica è molto rara e “dirottano” i pazienti alla psichiatria, ignorando che certi disturbi da entità coinvolgono energeticamente anche il corpo fisico, provocando spesso delle infermità, come ci documenta con dovizia di particolari il Vangelo. Il Vero è che noi tutti viviamo in un oceano di energie, di pensieri, di impulsi, il tutto perfettamente invisibile; e se noi non prendiamo nettamente posizione, alzando le nostre vibrazioni e rendendole più rapide, immergendoci maggiormente nel Regno dello Spirito, non riusciremo a salvarci dall’infecondazione occulta!L’umanità, o propende ciecamente verso il rigore scientifico e lo scetticismo ateo e intransigente, oppure è incline alla fede miope e dogmatica impartita dall’alto del Magistero della Chiesa. L’una e l’altra posizione sono assolutamente inadeguate alla realtà che ci circonda. Luca, in 9, 1, ci dice che Gesù “avendo convocato i Dodici, diede loro Potenza ed Autorità sopra tutti i demoni e potere di guarire le malattie”. Questa è stata la Missione della Chiesa per tanto tempo all’inizio della sua storia. Poi, nel corso dei secoli, il senso della presenza del maligno si è affievolito fino quasi a scomparire. Oggi per molti cristiani, e anche per diversi sacerdoti e teologi, Satana è solo un simbolo, quindi una cosa astratta. Perciò la sua più grande astuzia è proprio quella di far credere di non esistere. Naturalmente egli non gradisce le persone che vanno a disturbare la sua attività e quando qualcuno tocca il suo dominio, gli scatena contro una guerra senza quartiere. Ma il Cristo ci incoraggia a proseguire nel Suo nome perché, oltre agli Apostoli, ha esteso a tutti gli uomini di buona volontà il nobile mandato di evangelizzare e di curare i corpi e le anime assediati dalle entità negative: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il padrone della messe che mandi operai...Andate, ecco Io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi......Io vi ho dato il potere di camminare sui serpenti e sugli scorpioni e su tutta la potenza del nemico; e nulla potrà nuocervi». Lc X, 2, 3, 19.Beato colui che, animato dal Sacro Fuoco dello Spirito procede nonostante le insidie e i trabocchetti del nemico sulla strada del Servizio, noncurante della sua vita perché: “Chi ama la propria vita la perderà” (Gv. 12, 25)
nosce te ipsum
scrivi Post che sono caleidoscopici, qualcosa che da le vertigini tanti sono i riferimenti, i collegamenti, gli spunti, le riflessioni...
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