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martedì 26 giugno 2012

m'affaccio incontro al nuovo

"Disprezzo la mia stessa ipersensibilità, che esige tanta rassicurazione, ma nello stesso tempo mi rende così consapevole della sensibilità altrui. Il mio bisogno di essere amata e capita è certamente anormale. Forse io trovo fiducia in me stessa cercando di conquistare gli uomini. O forse sto corteggiando il dolore?." Anais Nin

Mi sorridi
ti avvicini
quasi correndo


apro le braccia e ti accolgo.

****

Tutti quei complimenti erano i gesti
 la praticabilità d'un timido abbraccio


eppure

proprio ora -come vedi-
fan più fatica
le parole

***

Entro in punta di piedi
nella steganalisi profonda
del tuo sguardo

In sequenza ravvicinata
fotogrammi netti
vengono proiettati all'improvviso
nella camera che tutta s'oscura

Due volti si sovrappongono
-inquietanti: serii e benevoli-
nell'uovo luminoso che s'apre
fulmineo al centro del tuo volto
 
Maschere del passato
alchemiche visioni familiari
vividi fantasmi

Antica consapevolezza
impeccabile intento
d'immemore sapienza

L'arcano si sbroglia:
la ferita è la chiave
che porta siano a te

Pulsano le tempie e i polsi
ed è fatica improba
il mio venirti incontro.

****

Conosco le mie emozioni
ma non i tuoi
confini

é ancora la paura
a farla da padrona.

***

Adesso amo
le lunghe attese
le certezze del dubbio
la confusione dell'attimo

lo STARE

il saperti lontano
il rivederti -puntualmente-
d'un passo sempre più vicino.

Tutti i diritti riservati
©


ogni volta che conosco qualcuno
in un modo o nell'altro, nel bene e nel male,
accresco la mia conoscenza del prossimo;
sono consapevole che anche lui ha dei limiti come li ho io,
ma che può darmi comunque una mano in questo cammino di vita
così come sono consapevole che anch'io posso aiutare lui...
e, non a caso, nella vita ci sono persone che ti segnano più di altre
 e  che  ti restano cucite addosso in modo pressocché indelebile

   

Non giocare con le profondità dell’altro“ ( Wittgenstein)
...ché solo i filosofi lo sanno fare... in punta di piedi

pedro salinas


Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all'indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,

nuda ormai dell'equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno i conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.


immortal-an-doti divieni antidoto

Nient’altro che magia, per Papus.
Coincidenza significativa per Jung.
 L’effetto farfalla, secondo cui ogni minimo cambiamento della nostra realtà,
comporta cambiamenti inimmaginabili anche in mondi lontani da noi, secondo il buddhismo e l’induismo.
La fisica quantistica direbbe che due particelle che erano unite e che oggi sono separate,
 possono interagire anche a distanza,  e spiegherebbe il fenomeno come il percorso di un'onda di energia.



Di te non porto che le lacrime
quelle lacrime che -cautamente-
tentai d'asciugare
nel timido silenzio
d'un bacio sfiorato da dietro

Ché, dalla schiena,
t'arrivasse -forte
come un sigillo
o come dardo -
dritto al cuore.

Affacciata al balcone del ricordo
da questa -ormai consueta-  postazione
(nostra nemica/amica solitudo)
mi prostro adorante
-ora come allora-

Desolatamente onorata  m'inchino
all'immensità di quel
dolore
che ri-conosco MIO

Così anche tu
-infinita chimera-
del tutto
m'appartieni.
Tutti i diritti riservati
©


L'amore è desiderio fattosi saggio...

martedì 5 giugno 2012

una tesi sull'infinito ed il nulla


In principio, era l’Infinito, la fonte di tutto, l' Infinito intelligente, assoluto, indifferenziato. All' interno di esso dimora un potenziale illimitato in attesa di ‘divenire’.  L' Intelligenza Infinita, divenendo ‘consapevole’ di sè cerca di fare esperienza, e a quel punto il Creatore ‘nasce’ o si ‘manifesta’ (nella comprensione di terza densità tutto ciò può essere definito ‘spazio’). In effetti, il ‘Creatore’ è un punto concentrato di Coscienza Infinita o consapevolezza, che si estrinseca in infinita energia intelligente. Diventando consapevole di sè l' Infinito Creatore cerca di sperimentare sè stesso in quanto Creatore, e così facendo, dà inizio al passo successivo nella spirale della creazione. L' Infinito Creatore diventa perciò Intelligenza infinita (che potrebbe definirsi Grande Sole Centrale), per poi suddividersi in piccole porzioni di sè che a loro volta cercheranno di fare esperienza come creatori (o Soli Centrali). In altre parole, ogni Sole Centrale (o Creatore) si pone un ‘passo indietro’ rispetto alla consapevolezza cosciente (o distorsione) dal pensiero ‘originale’ della Creazione. Per cui ‘in principio’ non fu “il Verbo”, ma il pensiero. Il Verbo è il pensiero espresso e reso manifesto come Creatore. C’è Unità. L’Uno è Tutto ciò che c’è. Intelligenza Infinita ed Energia Infinita. Essi sono uno e al loro interno risiede il potenziale per tutta la creazione. Tale stato di coscienza può essere definito come ‘Essere’.  L' Intelligenza Infinita non riconosce il ‘potenziale.’ Non è che assoluto indifferenziato. Ma l' Energia Infinita riconosce il potenziale ‘divenire’ di tutte le cose al fine di portare l’essere in qualsiasi esperienza desiderata. L' Intelligenza Infinita può essere paragonata al centro pulsante della Vita, e l’Infinita Energia al fluido vitale spirituale che viene irrorato dal Creatore per formare la Creazione.  Questa immagine può aiutare la comprensione: La Creazione si fonda su tre ‘Distorsioni primarie dell’Infinito.’
1 – Libero Arbitrio: Nella prima legge (o distorsione) della creazione, il Creatore riceve il libero arbitrio di conoscere e sperimentare sè stesso come individuo anche se (paradossalmente) egli tenderà a riunificarsi all’Uno.
2 – Amore: Nella seconda Legge della Creazione, la distorsione iniziale del libero arbitrio diventa punto focale della coscienza noto come Logos, o ‘Amore’ (o il Verbo, in termini biblici). Amore – o Logos – usando la propria Infinita Energia Intelligente, assume il ruolo di co-creatore di una vasta gamma di illusioni fisiche (‘forme pensiero’) o densità (che qualcuno chiama ‘dimensioni’), nelle quali assecondando il suo disegno intelligente, si prospetterà una gamma di ‘potenziali’ esperienze mediante le quali potrà conoscere sé stesso. In effetti, l’Infinito Creatore, scindendosi in Logos, potrebbe essere definito nella comprensione della terza densità come ‘Creatore Universale.’ In altre parole Logos crea l’Essere al livello universale. Logos crea universi fisici, in cui insieme al Creatore potrà sperimentare esperienze di sè.
3 – Luce: Per manifestare tale infinita energia spirituale o ‘forza vitale’ in forma pensiero di densità fisica, Logos crea la terza distorsione: quella della Luce. Dalle tre principali distorsioni originarie dell’Uno sorgono miriadi di gerarchie di sub-distorsioni, ognuna di esse con i propri specifici paradossi. L’obiettivo del gioco è quello di entrare in tali sub-distorsioni della Creazione, e quindi cercare di armonizzare le polarità al fine di riconoscersi come Creatore di esse. La natura di tutte queste manifestazioni fisiche della energia è la Luce. Quindi, ovunque esista una qualsiasi forma di ‘materia’ fisica, esiste la luce, o la divina Energia Intelligente che alberga nel suo Centro. Ciò che è infinito non può essere ‘diverso’, o una ‘moltitudine.’ Un Infinito Creatore conosce solo l' Unità. Così, attingendo all' ‘Intelligenza Infinita’, il Creatore Infinito ha creato un modello basato sul principio finito del libero arbitrio e di sotto-livelli di creazione, che a loro volta sono votati a diventare consapevoli di sè stessi, cercando di sperimentare essi stessi come creatori. Tale esperimento fatto a scatole cinesi è strutturato a livelli sempre più bassi. Livelli di creazione all’interno di livelli di creazione.L' Infinito Creatore (o Grande Sole Centrale) si scinde in Energia Infinita per diventare Logos che creando gli Universi e lo spazio, a propria volta si scinde in Logoi (plurale). In altre parole, una matrice di Soli Centrali che a loro volta diventano Logos o ‘co-creatori’ di un proprio universo, ognuno di essi annoverante una porzione individualizzata dell'Infinito Creatore, in quanto essenze dell' Infinita Intelligenza. Utilizzando la Legge del Libero Arbitrio, ogni Logos (Sole Centrale) progetta e crea una propria versione o prospettiva di ‘realtà fisica’ in cui sperimentare sè stesso come Creatore. Scalando ancora, esso focalizza la propria energia intelligente per creare la propria personale forma non manifesta di galassie in sè, e si scinde in ulteriori porzioni di co-creatori (‘sub-Logos’ o Soli) che a loro volta progettano e manifestano la loro idea di realtà fisica sotto forma di punti di Consapevolezza Cosciente che definiamo soli, stelle e pianeti. Un' entità planetaria (o ‘Anima’) inizia il suo percorso dalla prima densità di esperienze, nella quale è incarnata un’altra porzione individualizzata dell’Uno. Proprio come è accaduto con tutti i Logos e Sub Logos scaturiti dalla Creazione, ogni anima è un'altra unica porzione più piccola dell' Infinito. In un primo momento l'energia intelligente di un pianeta versa in uno stato che si potrebbe definire ‘caos’, nel senso che è energia non definita. Quindi il processo ricomincia da capo. L'energia planetaria inizia a prendere coscienza di sè (la prima densità della consapevolezza è ‘coscienza’ ), e il Logos planetario (sub-sub-Logos, in effetti) inizia a creare altri passi verso il basso in sè stesso in modo tale che incomincia a formarsi l’interno dei componenti del pianeta, così come gli elementi grezzi di aria e fuoco si combinano per agire sull’acqua e sulla terra, mediante la consapevolezza del loro ‘essere.’ Così ha inizio il processo di ‘evoluzione’, formando la seconda densità. Dopodiché gli esseri di seconda densità cominciano a prendere coscienza di sè come ‘separati’, ed iniziano ad evolvere verso la terza densità di consapevolezza auto-cosciente (la più bassa densità in cui una ‘anima umana’ può incarnarsi) . A loro volta gli esseri umani (o le anime incarnate al loro interno), cercano di ‘ritornare alla Luce’ e allo Amore da cui provengono, intraprendendo un cammino evolutivo dalla terza densità fino all'ottava densità, con il ritorno all'Infinito.
Black Holes
Alcuni ricercatori hanno scoperto un’immensa voragine nello spazio del diametro di circa 900 milioni di anni luce e che si trova a una distanza tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra. All’interno di questa gigantesca macchia oscura nel cielo ci sarebbe il nulla. Secondo gli scopritori si tratterebbe dell’impronta indelebile di un altro universo che sta oltre il nostro, il segno degli universi paralleli. Una ricercatrice ha utilizzato la “teoria delle stringhe“, una teoria della fisica che ipotizza che la materia, l’energia, lo spazio e il tempo siano la manifestazione di entità fisiche sottostanti, chiamate appunto le “stringhe”, le quali vibrano in 10 dimensioni nello spazio-tempo e che formano le particelle subatomiche che originano gli atomi per spiegare questo immenso buco fatto di nulla. Secondoquesta teoria non esisterebbe un solo Universo, bensì miliardi e miliardi di universi paralleli ognuno con proprie leggi fisiche. I sentieri possibili e “paralleli” della mia vita in realtà si sono intersecati spesso più volte, determinando per sovrapposizioni e sedimentazioni successive quello che sono adesso, la mia attrazione per l’ignoto e lo sconosciuto, la passione per la riflessione filosofica e la ricerca del bello.  Mi vado sempre più convincendo che al fondo dell’esistenza ci sia il nulla. E questo nulla, se guardato in faccia può essere terribilmente spaventoso, incomprensibile. Paradossalmente questa infinita estensione dello spazio e del tempo in modalità a noi incomprensibili, mi ha sempre rasserenato e pacificato. Il fatto di immaginare le enormi vastità dell’universo mi fa pensare a quanto misero sia l’essere umano, con le sue vacue vanità e ambizioni, i suoi odi e le sue passioni, la vita e la morte. Tutto così insignificante se rapportato ai misteri e gli immensi spazi dell’universo. Questo senso di ebbrezza, di vertigine da “smarrimento cosmico”, di annullamento individuale, per sentirsi alla fine solo un’infinitesima particella nel fluire dell’universo è una delle sensazioni più belle e forti che ho provato in vita mia. Il nulla l'ho percepito (ero una coscenza altra e consapevole Io-tutto in mezzo al buio ed al silenzio più totale) come una vera e propria 'illuminazione' e, a volte, riesco di nuovo ad esperire questo nulla terribile e pacificamente confortante e “fortificante”.