Translate

giovedì 28 febbraio 2013

tu...


Tu verrai comunque
perché dunque non ora?
Ti attendo
sono sfinita
Ho spento il lume e aperto l’uscio
a te, così semplice e prodigiosa.
Prendi per questo l’aspetto che più ti aggrada
irrompi come una palla avvelenata
o insinuati furtiva come un freddo bandito
o intossicami col delirio del tifo
o con una storiella da te inventata
e nota a tutti fino alla nausea
che io veda la punta di un berretto turchino
e il capopalazzo pallido di paura.
Ora per me tutto è uguale
turbina lo Enisej
risplende la stella polare
e annebbia un ultimo terrore
l’azzurro bagliore di occhi addolorati
(Anna Achmatova)
 

Stavo su costoni di mondi slegata da
tutte le radici solo fatta di un ridere largo
tutta larga io stessa e un niente popolava
di sopra e di sotto un niente di dentro
vagante acqueo con movimento di sbando
ma poi l'occhio è nato facendo colori
coi nomi e tutta luce tutta luce quando
ho toccato la sua natura calda e bagnata
e ho rotto le acque di sotto nel grande schianto
schizzavo su un tavolo di pietra
sotto pareti con file di piastrelle e
odore di una vecchia
che tirando tirando aiutava.
Mamma, ti ho fatta di colpo e grande
fra le sponde di legno e lo specchio somigliante
e piena di latte fatta parlante
e pettinata e ho fatto anche me con piccoli pugni
il dormire il crescere e tutte le parole.
(Mariangela Gualtieri)
cabo

Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
.
E quanta nostalgia avremo dell’umano.
Come ora ne abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani.
Non potremo
fare carezze con le mani. 
E nemmeno guance da sfiorare 
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti..
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
.
Quello che siamo è prezioso
più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile.
.
La vita ha bisogno
di un corpo per essere
e tu sii dolce
con ogni corpo.
.
Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
.
Sia placido questo nostro esserci 
questo essere corpi scelti
per l’incastro
dei compagni 
d’amore.
(M. Gualtieri)

“Una persona matura dà. Solo una persona matura può dare, perché solo una persona matura, ha. Le persone mature in amore si aiutano a essere libere, si aiutano l’un l’altra a distruggere ogni tipo di legame. E quando l’amore fluisce nella libertà c’è bellezza.”


"Qualsiasi stupido può rendere le cose più voluminose, più complesse, più violente.
Ci vuole un tocco di genio - e molto coraggio - per muoversi nella direzione opposta". Albert Einstein

sabato 23 febbraio 2013

i dervisci danzanti

SUFI, LA MIA DANZA SACRA...

Musica che avvolgi con la tua magia d' oriente
la mia presenza, come braccia ardenti ed appassionate
Eretta, solenne come l' albero della vita
che tende i suoi rami all' immensita' del cielo...Attendo...

Socchiudo gli occhi... Apro le mani...Sento...
Si avvicina il flusso imperioso che inonda
ed il battito del cuore segue il tamburo
ed il respiro spirituale...Ancora...Attendo...

Voglio desiderarti, voglio farti arrivare
come un fiume in piena! Sentire le tue note
che travolgono accarezzando i sensi
come caldo soffio di vento del grande deserto lontano

Poi, leggera mi muovo, volteggio lo spazio
e con me, chi cerca il proprio centro
ed il sublime dentro di se...Il profumo di tutti
di diffonde...si eleva...Diventa unico

Ed un alone antico e presente, mi lusinga,
mi fa' innamorare di se, i respiri diventano il suono
ed il suono la forza magnifica per chi dona
l' essenza sua nella danza incantata...

Ed il dolce Alito arriva, quando il flauto
regala all' anima il suo canto d' amore
e diventa Alito Divino per chi canta e danza
la preghiera infinita...

Marted' 26 Febbraio h. 20,30:
LA DANZA SUFI

Come tutte le forme artistiche anche la danza può essere uno strumento sacro di riconnessione al Divino, ed in quanto espressione del potenziale corporeo risulta attività vivente, dinamica e multidimensionale; nella maggior parte delle culture tradizionali del pianeta sono state sviluppate delle danze che rappresentano una sorta di preghiera in movimento.
L'esperienza spirituale della Danza Sacra è un’esperienza molto profonda, in quanto si crea un campo energetico di mutazione dove molte energie scorrono dalla Terra al Cielo e dal Cielo alla Terra e coinvolgono tutto l’essere a 360 gradi.
Nell'esperienza della danza vissuta dal punto di vista interiore si impara a vivere realmente il corpo come Tempio ed eseguendo dei movimenti scanditi da una ritmicità, che richiama quello dei rituali cerimoniali, ci accordiamo al Ritmo Eterno dell'Universo, con il risultato di sintonizzare Mente, Cuore e Corpo alla Forza Unica che si nasconde dietro tutte le cose create.

SUFI, LA MIA DANZA SACRA...

Musica che avvolgi con la tua magia d' oriente
la mia presenza, come braccia ardenti ed appassionate
Eretta, solenne come l' albero della vita
che tende i suoi rami all' immensita' del cielo...Attendo...

Socchiudo gli occhi... Apro le mani...Sento...
Si avvicina il flusso imperioso che inonda
ed il battito del cuore segue il tamburo
ed il respiro spirituale...Ancora...Attendo...

Voglio desiderarti, voglio farti arrivare
come un fiume in piena! Sentire le tue note
che travolgono accarezzando i sensi
come caldo soffio di vento del grande deserto lontano

Poi, leggera mi muovo, volteggio lo spazio
e con me, chi cerca il proprio centro
ed il sublime dentro di se...Il profumo di tutti
di diffonde...si eleva...Diventa unico

Ed un alone antico e presente, mi lusinga,
mi fa' innamorare di se, i respiri diventano il suono
ed il suono la forza magnifica per chi dona
l' essenza sua nella danza incantata...

Ed il dolce Alito arriva, quando il flauto
regala all' anima il suo canto d' amore
e diventa Alito Divino per chi canta e danza
la preghiera infinita...

venerdì 15 febbraio 2013

anche stanotte sai, t'ho sognato...


IL SIGNORE DI FRONTE 
Era un signore seduto di fronte a una signora seduta di fronte a lui. 
Alla loro destra/sinistra c'era una finestra, alla loro sinistra/destra c'era una porta. 
Non c'erano specchi, eppure in quella stanza, profondamente, ci si specchiava. 

IL SIGNORE NEL CUORE 
Le era entrato nel cuore. 
Passando dalla strada degli occhi e delle orecchie 
le era entrato nel cuore. 
E lì cosa faceva? 
Stava. 
Abitava il suo cuore come una casa. 

IL SIGNORE SOGNATO 
Splendidissima era la vita accanto a lui sognata. 
Nel sogno tra tutte prediletta la chiamava. 
E nella realtà? 
La realtà non c'era, era abdicata. 
Splendidissima regnava la vita immaginata. 

IL SIGNORE INTOCCABILE 
Nei sogni baciabilissimo 
intoccabile come un filo scoperto nella realtà 
era quel signore. 
Allora come fare? 
Bastava confondere un poco sogno e realtà 
cancellare con una bianca gomma 
l'inutile linea di confine. 

IL SIGNORE ANDATO VIA 
Era un signore andato via. 
A lei qui rimasta tantissimo mancava. 
La traccia da lui lasciata segnava ovunque 
intorno a lei l'aria. 
Come un quadro spostato 
per sempre segna la parete. 

LA SIGNORA DEI BACI 
Una signora voleva tanto dargli dei baci 
non dico tanti, anche solo sette otto 
(mila). Invece era proibito perciò non glieli dava. 
Se però non fosse stato proibito glieli avrebbe dati tutti 
dal primo all'ultimo. 
A cosa servono i baci se non si danno? 

LA SIGNORA IN FRETTA 
Il persempre era ormai cortissimo diventato. 
Quanti Natali erano rimasti? 
Una manciata. 
Allora bisognava non sprecare nemmeno un minuto? 
Sì, bisognava spicciarsi, per questo lei, in fretta, 
lo adorava.

LA SIGNORA NON GELOSA
Una signora che stava diventando gelosa non lo
diventò.
Nemmeno un po'?
Sì un po' sì, ma pochissimo, come un solletico al
contrario che invece di far ridere manca poco
a piangere.

LA SIGNORA DELL'ULTIMA VOLTA 
L'ultima volta che la vide 
non sapeva che era l'ultima volta che la vedeva. 
Perché? 
Perché queste cose non si sanno mai. 
Allora non fu gentile quell'ultima volta? 
Sì, ma non a sufficienza 
per l'eternità. 

Vivian Lamarque

,



 grazie  a Klimt per la musica


Invecchia insieme a me,
il meglio deve ancora venire (G. Sand)

E niente, questo è tutto.

Scrivevo silenzi, notti, notavo l'inesprimibile,
fissavo vertigini. (Rimbaud)

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille,
mentre il contrario è del tutto impossibile.(W.Allen)


Tutto poteva eccitarlo, niente poteva bastargli...
era come se volesse abbracciare il mondo
e non potesse afferrare niente. (Schlegel)

Nessuno sa che sei entrata nella mia vita e non importa, noi lo sappiamo.
Forse non siamo capaci di amare proprio perchè desideriamo essere amati,
vale a dire vogliamo qualcosa (l'amore) dall'altro,
invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semlice presenza.
(Milan Kundera)


Nella vita tutto quello che sciegliamo e apprezziamo come leggero
non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile.
Forse solo la vivacità e la mobilità dell'intelligenza
sfuggono a questa condanna. (I. Calvino)

“Per me non esiste l’arte di sfiorare, o lo tocchi l’amore o lo lasci andare”
piuttosto che accontentarmi di ciò che non assomiglia al mio sogno, neppure da lontano.”

È strano accorgersi che è proprio quando te ne vai che puoi capire quanto sei rimasto e quanto ti rimane di qualcuno.... La prospettiva delle lontananze fa percepire tutto più nitido. Ci sono assenze che sono scuse, assenze che sono pause. Ci sono mancanze che restano, presenze che stancano, tenute in vita artificialmente soltanto dall’abitudine. Al di là di ogni apparenza, in un mondo in cui quasi tutto si cancella in fretta per fare spazio a centomila possibili novità, qualcosa la metti a fuoco oltre ogni previsione possibile e per quanto ci provi non puoi negarla ai tuoi occhi. Più ti manca qualcuno più è ovunque presenza.

Così, viaggiando nel tempo, nei giorni, conosci milioni di anime. Ci parli, sorridi, le guardi, di tanto in tanto ti fermi, ricambi gli sguardi. Poi però riprendi il tuo cammino. D’improvviso ne incontri una che stravolge il senso del tuo percorso per sempre, mobilita inevitabilmente le vecchie prospettive territoriali e oserei dire anche l’origine del tuo cielo, la direzione dei tuoi occhi. Dopodiché nulla sarà più maledettamente uguale. Mai più. E nel preciso istante in cui te ne accorgerai capirai perché da tutto il resto sei sempre andato via.

Tu sei il controsenso dei “mi piaci da morire”, dei “sei la fine del mondo”,perché tu sei l’inizio del mondo che vorrei e mi piaci da vivere.

I miei vuoti smisurati sono pieni di te. La misura della tua vita è il vestito preciso della mia gioia. La mia ispirazione è solo il senso del tuo respiro.
Se bastasse tutto questo niente ti direi: – Verrò a prenderti presto. Fatti trovare vestita fuori e nuda dentro. Non sarà una minaccia ma uno stato di grazia e di strafottente felicità.


...Perché il sesso possiamo scegliere di farlo con chiunque. Avere un posto in prima fila nella sfera del pensiero, scambiarsi l’anima è invece un evento interiore rarissimo e prezioso. Questi incontri hanno ogni volta il dono dell’inizio, a ripetizione. Sono sicuri, leggeri e si rendono indimenticabili. Con loro puoi restituire a ogni attimo il legittimo senso d’eternità. Con loro tu puoi essere la prima e l’ultima pagina della storia del mondo.

La parte più intima di un uomo l’avrai quando metterai a nudo le sue fragilità e saprai riconoscerle senza riderne. Quando un tuo sguardo, uno soltanto, gli toglierà la ruggine dall’anima. Quando saprai lasciare qualcosa di te anche dopo gli attimi di pura passione, senza che la ragione poi riprenda il sopravvento. Quando dopo vorrà continuare a fare l’amore con i tuoi pensieri, senza andare di là con una sigaretta distratta. Perché avrà sempre per te un pugno di tenerezza. Perché vorrà curarti di carezze esclusive. Perché nel prenderti tutto ti darà tutto di sé, senza la necessità di riprendersi niente.

E tu mi ami a tal punto da concedermi il lusso di essere davvero sincero con te? Questo è un rischio che si deve correre, o lo si corre o si va via, non ci sono facili vie di mezzo.
Perché ogni forza ha il suo punto debole. Ed è soltanto il permettere a qualcuno di toccare quel punto debole che ci rende davvero forti e ci salva.
- Se ogni forza ha il suo punto debole, il mio sei tu.

 Non esistono scelte che non abbiano un prezzo. Si paga sempre un prezzo per le cose che contano.
Se non si è disposti a pagare è meglio non toccare. Il cuore si sgualcisce facilmente. E soprattutto: Se non sai cosa scegliere forse non è ancora il momento di scegliere, ma non scegliere me se poi continui a scegliere anche tutto il resto.

Massimo Bisotti

Non riesco più a ricordare com’ero prima di incontrare te. Forse vale più questo di tutti i “ti amo” che ho detto_

mercoledì 13 febbraio 2013

One Day

 


(Reckoning Song),  di Asaf Avidan:

No more tears, my heart is dry
I don’t laugh and I don’t cry
I don’t think about you all the time
But when I do – I wonder why

You have to go out of my door
And leave just like you did before
I know I said that I was sure
But rich men can’t imagine poor.
One day baby, we’ll be old
Oh baby, we’ll be old
And think about the stories that we could have told
Little me and little you
Kept doing all the things they do
They never really think it through
Like I can never think you’re true
Here I go again – the blame
The guilt, the pain, the hurt, the shame
The founding fathers of our plane
That’s stuck in heavy clouds of rain.
One day baby, we’ll be old
Oh baby, we’ll be old
And think of all the stories that we could have told.

 
Non ci sono più lacrime, il mio cuore è arido
Non rido e non piango, Non penso a te tutto il tempo
Ma quando lo faccio – Mi chiedo perché
sei uscito dalla mia porta e
te ne sei andato così proprio come hai fatto prima
So di aver detto che ero sicuro,
ma chi è ricco non può certo immaginare la povertà.
Un giorno tesoro, saremo vecchi
Oh tesoro, saremo vecchi
e penseremo alle storie che avremmo potuto raccontarci
Il mio bambino e il tuo bambino
avrebbero continuato a fare tutte le cose che fanno
Non avrebbero mai creduto che tutto ciò fosse possibile
come io non potrò mai credere che tu sia (andato via per dav)vero
Torno ancora qui – la colpa
Il senso di colpa, il dolore, la vergogna (sono ora)
I padri fondatori del nostro piano che
si è bloccato in (queste) nuvole piene di pioggia.
Un giorno tesoro, saremo vecchi
Oh tesoro, saremo vecchi
E penseremo alle storie che avremmo potuto (ancora) raccontarci...
Asaf Avidan: "Avevo perso tutto. La voce mi ha guarito e ora sono una star"

"Incominciai a immaginarmi cantante sei anni fa, frequentavo un corso di animazione alla Bezalel Academy di Gerusalemme. Poi arrivai a un punto morto nella mia vita, persi il lavoro, la casa, la ragazza mi lasciò, avevo bisogno di un mezzo immediato per esprimermi. Cominciai a scrivere e cantare canzoni introverse con la voce angosciata. Fu una terapia. Forse la musica non mi ha guarito ma mi ha purificato, soprattutto attraverso i concerti; quando sono sul palco riesco a esorcizzare ogni angoscia" dice Asaf Avidan, rocker israeliano 32 anni, magrissimo, tatuato, l'aria da enfant gâté maledetto, figlio di diplomatici, vissuto in Giamaica dagli otto agli undici anni, cresciuto a Gerusalemme, una star in patria - è diventato famoso in pochi mesi a livello mondiale grazie al remix One Day /Reckoning Song che aveva inciso quattro anni addietro con il gruppo dei Mojos. Il 15 gennaio pubblica Different Pulses, primo album da solista in cui dà sfogo alla sua voce particolarissima, metallica, infantile, dolente, in bilico tra Tim Buckley e Thom Yorke.
"Ho sempre avuto una grande ammirazione per Leonard Cohen, Bob Dylan e Tom Waits grazie ai vinili di mio padre. Con i Nirvana fu amore a prima vista. Oggi ascolto i blues di Robert Johnson e John Lee Hooker; le grandi vocalist come Billie Holiday e Nina Simone; il rock'n'roll di Elvis e dei primi Beatles; il rock di Radiohead e Kings Of Leon; ma anche Chopin e Bach. Mi interessano gli artisti che restituiscono in maniera forte e unica le loro visioni interiori - questo è quel che rende Nina Simone e Thom Yorke, due artisti apparentemente inconciliabili, assolutamente vicini. Non sono mai stato affascinato dalla musica reggae. Amo Bob Marley per i contenuti delle canzoni, per la sua genialità. Tuttavia crescere a contatto con culture e sonorità diverse mi ha aiutato a capire che in musica non ci sono confini".

*************


 
 Antony And The Johnsons
Nato in Inghilterra nel 1971 si trasferisce presto nella baia di San Francisco con la famiglia. Frequenta la School for the Performing Arts di San José e all'Università della California a Santa Cruz e all'età di 18 anni mette in scena le prime performance ispirate a John Waters e all'icona-guru Divine. L'interesse per la musica, il teatro e l'arte lo portano a spostarsi a Manhattan (New York) per studiare teatro sperimentale alla New York University. Le sue passioni vanno dal synth pop anni 90 (Marc Almond, Boy George, Alison Moyet) ad artisti della scena underground come Klaus Nomi, Divine, Diamanda Galas. Sono poi Billie Holiday e Nina Simone ad occupare uno spazio speciale nel cuore.
Nel 1995 Antony decide di dedicarsi completamente alla musica, e forma gli Antony and The Johnsons. Alla batteria Todd Cohen (Blacklips), Joan Wasser (oggi Joan as Police Woman) e Maxim Moston ai violini, Jeff Langston al basso elettrico, Jason Hart al piano e Michele Schifferle al violoncello. Insieme formano l'orchestra artefice dei raffinati arrangiamenti delle sue composizioni.
Il nome della band è ispirato a Marsha P. Johnson, il travestito newyorchese che nel 1970 fondò la casa di accoglienza per travestiti (STAR), la cui tragica fine nel fiume Hudson sarà evocata nella canzone "River Of Sorrow". Da qui partirà il suo lungo viaggio. L'incontro con Lou Reed e Hal Winner, il primo disco underground, poi I'm A Bird Now, il Mercury Prize e il consenso unanime da parte di critica e pubblico.
Antony Hegarty, spesso chiamato semplicemente Antony, è un cantante e compositore unico nel suo genere ed unica è la sua voce che ha saputo incantare il mondo intero.
"Ero un bambino fragile che amava la musica e veniva in qualche modo tollerato. Con perseveranza, probabilmente imitando le belle voci di altri artisti, ho sviluppato un tono personale che faceva molto effetto sulla gente. Al college mi dicevano che la mia voce dava sensazioni forti e la cosa mi sorprendeva. Poi ho iniziato a capire che forse poteva essere uno strumento per fare qualcosa"
E' proprio questa forza particolare che ha trasformato Antony da culto dell'underground a stella di primo piano nella scena musicale mondiale nel giro di un solo anno. "I am A Bird Now" è il disco di riferimento con il quale Antony vince il prestigioso Mercury Prize nel 2005.
Tra le collaborazioni: Lou Reed, Marianne Faithfull, Bjork, Hercules and Love Affair (per il successo dance “Blind”) e in Italia Franco Battiato ed Elisa.

L’ultima pubblicazione di Antony & The Johnsons è l’album “Cut the World”, una raccolta di registrazioni sinfoniche effettuate dal vivo di brani provenienti dai quattro album in studio (“Antony & the Johnsons”, “I Am A Bird Now”, “The Crying Light”, “Swanlights”) e rappresentano l’instancabile meditare di Antony Hegarty sulla luce, sulla natura e sulla femminilità.
"Il mio concetto di femminismo è più un'idea creativa che una definizione pratica. Mi sono appropriato di questa parola e dal mio punto di vista, quello di una persona interessata all'ambiente e all'ecologia del nostro pianeta, sogno un mondo dove possa crescere e prevalere una coscienza collettiva sempre più femminile. Le donne sono portate a creare uno spazio sicuro dove far crescere i propri figli. Inevitabilmente quello spazio è meno aggressivo e basato su un circolo virtuoso dove la famiglia può prosperare. Questo concetto può essere esteso alla società intera e a tutte le specie animali".
Questo passaggio da una società patriarcale "virulenta" a una femminile è l'unica soluzione per poter creare un futuro sostenibile.
il discorso sul femminile  è un monologo di 8 minuti, una meditazione non banale sulla natura, la femminilità, i cicli lunari, la luce, il mondo e la religione (vista in quanto transgender).
YOU ARE MY SISTER – You are my sister, we were born So innocent, so full of need There were times we were friends but times I was so cruel Each night I'd ask for you to watch me as I sleep I was so afraid of the night You seemed to move through the places that I feared You lived inside my world so softly Protected only by the kindness of your nature You are my sister And I love you May all of your dreams come true We felt so differently then So similar over the years The way we laugh the way we experience pain So many memories But theres nothing left to gain from remembering Faces and worlds that no one else will ever know You are my sister And I love you May all of your dreams come true I want this for you They're gonna come true (gonna come true).

martedì 12 febbraio 2013

il mio tu più esteso

"Tu sei il mio tu più esteso
deposto sul fondo mio. Tu. Non c'è
un'altra forma del mondo
che si appoggi al mio cuore
con quel tocco, quell'orma.
Tu, Tu sei del mondo la più cara..."
(Mariangela Gualtieri)



“L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: si produce una reazione così che entrambe ne saranno trasformate”. (Carl Gustav Jung)

Durante il percorso esistenziale si incontra sempre qualcuno che ci cambia o ci devia la strada: possono essere amanti, amici, compagni di strada, semplici conoscenti che poi si tramutano in punti di riferimento essenziali, che segnano profondamente la  nostra esistenza.  In esergo il pensiero di Jung -esponente della psicanalisi - vuol significare proprio questo: da ogni incontro che non sia meramente convenzionale, non si esce del tutto indenni, ma con una scia nell’anima, e in qualche caso, trasformati.

Signora dei silenzi
Quieta e affranta
Consunta e più integra
Rosa della memoria
Rosa della dimenticanza
Esausta e feconda
Tormentata che doni riposo
La Rosa unica
Ora è il giardino
Dove ogni amore finisce
Terminato il tormento
Dell'amore insoddisfatto
Più grande tormento
Dell'amore soddisfatto
Fine dell'ínfinito
Viaggio verso il nulla
Conclusione di tutto ciò
Che non può essere concluso
Linguaggio senza parola
E parola di nessun linguaggio
Grazia alla Madre
Per il Giardino
Dove tutto l'amore finisce.
...Se la parola perduta è perduta, se la parola spesa è spesa
Se la parola non detta e non udita
E' non udita e non detta,
Sempre è la parola non detta, il Verbo non udito,
Il Verbo senza parola, il Verbo
Nel mondo e per il mondo;
E la luce brillò nelle tenebre e
Il mondo inquieto contro il Verbo ancora
Ruotava attorno al centro del Verbo silenzioso...
Thomas Stearns Eliot

     È maschera tutto ciò che non è la morte. (Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956)



"Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.

La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.

Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto."

(Wislawa Szymborska)


“Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all’apparire dell’autunno”. (Boezio)

"Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi”. (Cesare Pavese)




"...E ho visto la luce dei suoi occhi. E sono stato dentro la sua luce. Sono entrato dentro la sua luce. Mi sono alzato dalla sedia, sono andato verso di lei e davanti alla sua luce…”.(Melancholia -Jon Fosse)


Chiunque tu amerai
amalo molto
e di un amore mattutino
che inauguri il suo giorno
benedica nella fiamma
il suo respiro.  (Stefano Maldini)

“Gli era dunque mai successo di perdere a tal punto il proprio cuore, aveva mai amato a tal punto una creatura umana, così ciecamente, con tanto dolore, con tanto insuccesso, eppure con tanta felicità?...
Egli non aveva mai potuto perdersi e consacrarsi interamente a un’altra creatura, commettere pazzie per l’amore di qualcuno; mai aveva potuto fare qualcosa di simile, e questo era stato – così gli era parso allora – la gran differenza tra lui e gli uomini-bambini. Ma ora, dacché suo figlio era con lui, ora anche lui, Siddharta, era diventato un perfetto uomo-bambino, e soffriva a causa d’una creatura umana, amava una creatura, si perdeva per amore, per amore diventava un povero stolto. Anch’egli sentì ora finalmente, per una volta nella vita, questa fortissima e singolarissima tra le passioni, ne sofferse, sofferse lentamente, eppure si sentiva come inebriato, rinnovato e arricchito di qualche cosa. Ben s’accorgeva che questo amore, questo amore cieco per suo figlio era una passione, era qualcosa di molto umano, era samsara, una sorgente torbida, un’acqua non pura. Eppure, così sentiva nello stesso tempo, non era senza pregio, era necessario, veniva dalla sua stessa natura. Anche questo piacere chiedeva d’essere espiato, anche questi dolori chiedevano d’essere assaporati, anche queste pazzie chiedevano d’essere commesse”.  (Hermann Hesse - Siddharta)

lunedì 11 febbraio 2013

amicoblu

 
...sempre meglio non farsi troppe domande, ne crearsi inutili aspettative…
poveri ed inutili poeti…!! 
Si è sempre in attesa che qualcosa avvenga… che quel “qualcuno” arrivi con una valigia gonfia di attenzioni provenienti dall’altro mare, sapida d’altre terre...l’emozione di un arrivo caldo ed abbraccevole…come un’ondata di salsedine che ti bagna inequivocabile per farti sentire finalmente a casa… nella ricerca del bandolo di una storia che alla fine scopri non esistere…che non è mai stata, se non in quei pochi segni lasciati a prosciugar se stessi sulla “Veronica” che mi sono steso addosso perché essere qualcosa sarebbe stato oggetto vago mentre l’essere qualcuno sarebbe stato idiota. Non si è mai troppo di nulla per essere se stessi, perché  mai niente è di nessuno ed il troppo si lava via con la facilità dei sogni! Quando il tempo avrà tirato a riva le sue nasse, forse mi troverò a raccontarti, seduta sulle ginocchia e senza bisogno di parole vere, tutto quello che c’era d’inutile da dire o da tacere… tutto quello che sarebbe stato meglio fare innanzitutto, senza pensare troppo a quale qualcuno fossi stata tu per me e chissà quale cosa avrei scelto d’esser io per te…indefiniti come un pronome, come ciò che siamo…come il cielo quando entra nel mare senza una reale fisica congiunzione oppure quando l’acqua bagna terra sporcandoci entrambi…d’insalata di more!
 

Grigio in embrione sul tornio piccolo del tempo
mani d’acqua e di fango a modellarne le forme
pollice verso ad indicare le curve nel sale e nel fuoco
così pressato e diretto son divenuto al giorno
mentre il mondo vagava a scacciare mosche e fastidi
con avide braccia sventagliate senza mai troppa fretta…
strisce strappate e miracoli in stoffa si facevan preghiera,
per l’uomo che imponeva al traforo di balza sottesa
le pieghe di una gonna al balcone dei sogni.
Decisi  i colori alle parole, la voce ai silenzi lontani
sguardi spiazzanti e indecenti sull’avida linea che si riposa…
azzoppati e ansimanti di punti, virgole e sobbalzi in parentesi
scegliendoti ogni volta per sempre, senza sapere cosa salvare
e da che parte calzare la vita o da quale sponda schivare
il tremulo afflato in composto algoritmo di carne su pelle
per l’assiduo disuso di me in storie vagamente contorte
che affogheranno in una timida te per un viaggio di solo ritorno…
magica osmosi in mimica eclissi di stile per capire qualcosa… sono io o no…
tempo e silenzio… padre e madre dentro una pace che si spoglia dell’ombra!
 
Di quale lampo ti farai scherno
per punire il silenzio avido che ti spoglia
quale strada per le tue mani
tese a negoziare il tempo che ti logora
quali occhi sapranno chi sono io
senza smorzare il buio alla tua pelle
quale musica complice e sensibile
si farà natura per disarmarti dei paramenti
In distesa assenza d’ogni distacco
nello spazio ludico del piacere
ci sarà una gioia di te sovrana,
e al vento… solo languida sottana!
 
Un bacio nasce prima…nasce dentro al cuore quando lo senti farsi voce
nasce dentro agli occhi quando non vedi più che lei,
un bacio nasce prima…quando senti le tue gambe farsi imprecise.
Un bacio nasce prima,nasce dentro al buio dei pensieri
quando senza sole ti si illumina la strada…
Un bacio nasce prima,quando senti il caos farsi silenzio,
la sua voce diventare melodia
e le sue labbra farsi voluttuosamente fame…
Un bacio nasce prima…prima d’esser pelle in confusione,
odore di un ricordo da non indovinare
sapore nuovo di un gusto palesemente buono…
fastidio delle viscere in agitazione…
nasce davvero prima…prima del sospiro che ti gonfia di brividi dappertutto.
Un bacio nasce prima…ed è tutto dentro quelle labbra
diventate un volo dentro la tua vita!
 
Le persone più preziose nella nostra vita sono quelle che vengono in mente all’improvviso. Quelle che lasciano tracce invisibili e, nel contempo, indistruttibili. Non importa il tempo e i modi con le quali ci sono passate accanto… resteranno… perché assumono le sembianze di alcuni preziosi dettagli della vita: una canzone, un paesaggio, un regalo pensato, un soffio di vento, il desiderio di un bacio, la curva di un sorriso condiviso. Quell’insieme di piccole attenzioni che, nel silenzio di un tramonto, ha la luna per il mare… http://massimobisotti.it/

"We are not the same persons this year as last; nor are those we love. It is a happy chance if we, changing, continue to love a changed person. " W. Somerset Maugham

"Love is a spirit of all compact of fire. " William Shakespeare
"Tell me whom you love and I will tell you who you are." Houssaye

You don't marry someone you can live with - you marry the person who you cannot live without.
So much of what we know of love we learn at home.

"Love cures people - both the ones who give it and the ones who receive it." Dr. Karl Menninger


"Love operates in all of my relationships, from the most casual to the most intimate." - Louise L. Hay
Io ti amavo e tu no, chi era quello che avrebbe dovuto fermarsi?Quella sera in macchina, quella macchina sempre profumata di dischi rock e sigarette, quella sera abbiamo fatto l' amore. Niente di strano, lo fanno tutti, lo fanno spesso. Almeno spero. Il problema è che io ti amavo e tu no. Io facevo l' amore e tu mi guardavi il culo. Io ti guardavo negli occhi e tu mi stringevi i capelli. Sinceramente non sono il tipo che fa l' amore dolce, no. Non lo faccio quasi mai. Non è stato facile per me capire se mi stavi amando o se mi stavi soltanto scopando. Tutto sommato mi baciavi, tutto sommato mi accarezzavi il collo e mi ripetevi che ero bellissima. Forse troppo. Ho capito dopo, dopo ho capito. Tu avevi avuto tutto, sempre che tutto sia un corpo da usare. Io volevo ancora tutto, volevo un tuo abbraccio. Non chiedevo tanto, giuro. Forse non chiedevo nemmeno amore. Avrei voluto un po' di rispetto e perché no, un po' d' affetto. "Fa caldo, fammi aprire il finestrino." Ti scansasti dalle mie braccia, dalle mie speranze, dai miei capelli spettinati. Tornasti al tuo posto e io al mio, ti rivestisti, perché chi non si ama non ama farsi vedere nudo. Io avrei voluto guardarti per ore, tu non volevi farti vedere. Accendesti una sigaretta e solo in quel momento mi accorsi che la tua macchina puzzava. Puzzava di fumo, di sesso scadente e di merda, tutta la merda che mi avevi rovesciato addosso. Io ti amavo e tu no, chi era quello che avrebbe dovuto fermarsi?" (Tratto dal libro Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore di Susanna Casciani)

serpente nero d’acqua

Secondo l’astrologia cinese dal 4 febbraio 2013  entriamo nell’anno del serpente nero d’acqua.
Il serpente viene chiamato nel feng shui anche “il piccolo drago” , l'animale celeste  percepito come un animale sacro che  porta con lui tutti gli aspetti benefici del dragone, soprattutto fortuna sul piano sentimentale.
Il 2013, l’anno del serpente nero d’acqua sarà per molti l’anno dei progetti e della rinascita spirituale.
Nelle relazioni il serpente porta sempre amori interessanti, quegli amori “ipnotici” , instabili che purtroppo non  durano nel tempo.
Naturalmente è un anno favorevole per le persone nate nel segno zodiacale del serpente ma anche per tutti quelli che sono nati nel giorno, nel mese o nell’anno della pecora(capra) e della scimmia.
Per avere successo nell’anno del serpente bisogna essere più prudenti, non agire d’impulso, ma nello stesso tempo bisogna interagire con gli altri e implicarsi, azionare,  fare, applicarsi. Non bisogna rimanere passivi e aspettare che le cose vi accadano, non dovete essere assenti o compiaciuti ma fare il contrario.
Nell’oroscopo vietnamita l’anno del Serpente viene considerato l’anno della PROSPERITA’, un anno portatore di valori e benefici, un anno che concentra le persone sull’Amore e su tutto ciò che l’Amore comporta: gioia, serenità, pace, armonia e positività. I vietnamiti dicono che il serpente è  portatore di tempi buoni e di fortuna. Nella loro cultura si crede che nell’anno del serpente quelli che si sforzano e lavorano duro arriveranno dove desiderano. Ma solo se tengono conto anche del bene collettivo non solo di quello individuale.


Le personalità nate nell’anno del serpente hanno delle caratteristiche complesse. Come aspetto fisico possiedono molto carisma e sensualità. Inoltre hanno l’intelligenza e una visione filosofica profonda oltre ad una grande capacità di giudizio.
Sono nativi del serpente:
Bob Dylan, Oprah, Grace Kelly, Jacqueline Kennedy, Audrey Hepburn, Shakira, Abraham Lincoln, Sarah Jessica Parker.
Come potete notare alcune di loro sono diventate “icone”, molti serpenti hanno questa fortuna di essere “eleganti dentro”, in più hanno la fortuna di avere una vita senza problemi dal punti di vista finanziario. Moltissimi serpenti sono ottimi manager, hanno un intuito sviluppato per gli affari.
Un'altra caratteristica dei nativi serpente è l’ambizione, la mancanza di generosità verso gli altri, non esitano ad usare gli altri per i loro scopi.
Sono determinati, decisi, attivi, dinamici anche se esternamente possono apparire calmi e freddi, in realtà sono passionali e vitali internamente. 
Al lato estremo possiamo trovare anche nativi serpente con queste caratteristiche: frivolezza, furbizia, non sincerità, crudeltà, possessività e alcuni sono solitari.
L’anno del Serpente Nero  essendo un anno di acqua avrà queste caratteristiche:
-cambiamenti sorprendenti
-instabilità, mobilità, dinamicità
-per moltissime persone porterà Amore e Prosperità.
L’acqua come bene sappiamo è associata con il colore nero e il blu, ma il serpente sarà associato anche al verde e al celeste. Per cui i colori che vedremmo nella moda secondo il Fashion Feng Shui nel 2013 saranno i toni freddi di nero, blu, verde e celeste. La donna sarà molto femminile, bella, esoterica, sarà molto basato sulla sensualità.

tratto da:  ASTRO CASA 2013


"A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte, ve ne sono due o tre o anche quattro. Per ricongiungersi a voi, viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Vengono dall’altrove, dal cielo. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sé. Tra voi c’è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli” - Brian Weiss (“Molte vite, un solo amore”)La differenza tra anime gemelle e anime compagne è in realtà difficilissima da definire: alcune scuole di pensiero sostengono che queste ultime –al contrario delle anime gemelle- si ritrovino per svolgere determinati compiti terreni necessari all’evoluzione e che, a questo fine, si aiutino a vicenda. Le anime gemelle, invece, condividerebbero un ideale molto più metafisico e spirituale.
Chi entra a contatto con un’anima (già) amata sente sempre nei suoi confronti un senso profondissimo e quasi commovente d’amore, ma raramente ne è cosciente. Inoltre c’è un motivo più profondo: l’incontro tra anime presuppone sempre l’apprendimento di una grande lezione d’amore. E questo raramente avviene senza dolore, poiché il nostro vecchio io fa resistenza e non vuole imparare. L’anima gemella (o compagna che sia) ha il primario compito di riportare noi a noi stessi attraverso prove e confronti che da tempo cerchiamo di evitare. Poiché l’anima sa (e sa sempre!), quando due anime amate si incontrano, entrambi hanno consapevolezza che il loro avvicinarsi porterà alla luce ferite nascoste e spesso dolorosissime che hanno bisogno di essere curate. Quando però le due anime entrano in risonanza, l’amore e il rapporto che si sviluppa tra di loro è al di là delle parole: chi lo ha vissuto, sostiene di aver provato un senso di fusione e di amore così assoluti da non essere paragonabile a nulla di terreno e che solo a descriverlo perde di senso e magia…C’è infine un’ultima tipologia di relazioni tra anime: quella che avviene tra anime che hanno un karma da bilanciare. Si tratta spesso si storie che apportano un certo grado di sofferenza, poiché il dolore inflitto da un’anima in un tempo lontano viene da questa subito nella vita attuale. Non si tratta di una punizione, come potrebbe sembrare, ma di una dura scuola di apprendimento: soltanto provando quello stesso dolore, l’anima prende coscienza di ciò che significhi soffrire e, quindi, di quanto crudele sia arrecare sofferenza. "L'’amore ha una forza potentissima. Se non sappiamo come usare questa forza, cadiamo facilmente vittima delle sue potentissime distorsioni dolorose. È la resistenza all’amore che causa problemi, non l’amore in sé. L’amore ha una luce fortissima e quando ci investe illumina anche le nostre parti oscure. Porta in superficie aspetti di noi che stiamo disperatamente cercando di tenere nascosti. Quando questi emergono nell’incontro e nel rapporto, spesso facciamo muro ed accusiamo l’altro e l’amore di essere causa dei nostri mali”. Ogni atto d’amore rivolto a noi stessi è un atto d’amore che facciamo all’altro. È qui che iniziamo ad incontrarlo prima ancora di averlo incontrato davvero.

“Il primo incontro si focalizza sullo sguardo. Così si riconosce un legame karmico!”. Tutto viene giocato nei primi momenti dell’incontro. E’ li che sappiamo, indipendentemente dalla natura karmica o meno dell’incontro, se è destinato a farci soffrire o a regalarci emozioni tali da fare affrontare la vita con maggiore armonia e benessere. Comunque una relazione karmica la si riconosce anche attraverso la forte sensazione di familiarità che da subito si instaura tra le due persone, o l’intimità quasi immediata che si viene a creare, che naturalmente non deve essere scambiata per semplice attrazione sessuale.
 La vita è come stare su un autobus. Ha un percorso pre-determinato, ma la persona con cui scegli di sederti, come ti comporti e che cosa dici, fa parte del libero arbitrio.  La maggior parte delle nostre relazioni importanti non sono nuove. Servono ad entrare in connessione. Le vite precedenti ci influenzano anche con sintomi, emotivi e fisici. Certe paure e ansie ce le portiamo appresso e anche certi sintomi fisici di vite precedenti. Dalla nostra prospettiva noi possiamo essere parte di Dio, e allo stesso tempo, esserne separati. Ma di certo siamo tutti uniti. Quel Dio – amore – è un’energia ovunque presente. Intelligenza, sapienza, amore, compassione: è tutto ciò di cui siamo fatti. Quando si smette di aver paura della morte, si incomincia a vivere di più.
"Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontreremo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.  Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa,  che non vediamo quella che è stata aperta per noi. La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta. E' vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo,  ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi. Dare a qualcuno tutto il tuo amore non è un'assicurazione che sarai amato a tua volta!  Non ti aspettare amore indietro; aspetta solo che cresca nei loro cuori,  ma se non succede, accontentati che cresca nel tuo. Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo,  ma ci vuole una vita per dimenticarlo. Non cercare le apparenze; possono ingannare. Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.  Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso  per far sembrare brillante una giornataccia. Trova quello che fa sorridere il tuo cuore. Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto  che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!  Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere,  perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare. Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte,  dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.  Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono cosi.  Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa;  soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro Cammino.  La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato,  solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite. Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita  prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori. Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sorrida." M. Luther King

Volevo essere pietra,per scolpire la mia opera d'arte.
Volevo essere oro, per forgiare il mio gioiello prezioso.
Volevo essere legno di cedro, profumato, per intagliare finemente la mia storia.
Volevo, ma non fu.
Rimase solo un foglio di carta,fragile,leggero.Bianco.
Volevo scrivere poesie, ma ho permesso a troppi di dettare le parole.
Un racconto, ma non era il mio.
Ma la mano che ha scritto è mia, solo mia.
Il foglio è ora davanti agli occhi, sporco stropicciato.Lo guardo. Non posso più pulirlo,non posso cancellare le parole.
Lo leggo e piango,lacrime che non hanno bisogno di parole.
Sono rimaste poche righe,poco spazio.
La mano trema, intinge la lucida penna nell'inchiostro,acqua,sangue,terra.
La mano, sospesa nel vuoto,nel silenzio.
La paura mi stringe il petto.
Una nota, e poi altre... E' un violino,un gioco di ottave che si rincorrono sulle corde,l'archetto le pizzica,le percuote, le accarezza.
Il dolore resta, resta la paura.
Ho ancora spazio per scrivere.Ho dimenticato cosa volevo,non so cosa scriverò.
Basterà ascoltare,sentire la musica,misurare le parole,leggere il silenzio.

(poesia di Mauro - Avalon)


L'ANNO DEL SERPENTE (10 FEBBRAIO 2013 - 30 GENNAIO 2014)
 10 Febbraio 2013, inizia l'anno del serpente d'acqua, conosciuto anche come "Piccolo drago".
Il serpente non è solo uno dei dodici animali dello zodiaco cinese ma anche una divinità....

Al serpente d'acqua, Dio del fiume Giallo, venivano offerte danze e spettacoli ma anche fanciulle vergini in sacrificio.
 Il serpente è un simbolo appartenente alla cultura shintoista e taoista.Secondo la leggenda Chan San Feng teorizzò il Tai Chi dopo aver osservato la lotta fra una gru e un serpente.

Figura molto importante del taoismo il serpente, insieme alla tartaruga sintetizza l'oracolo dell'I-ching, il libro dei mutamenti, il libro della Saggezza Cinese. Serpente e Tartaruga sono infatti indossolubilmente legati, considerati complementari con Yin e Yang. La Tartura è la terra, il serpente, circonda la tartaruga come il cielo. Essi ricordano per il loro aspetto la coppia cui viene fatta risalire la composizione stessa del libro dei mitamenti: Fou Hi e sua moglie Nu Wa.

Una curiosità: nel romanzo buddista "Lo Scimmiotto" il protagonista, "Sun Wukong" (in cinese e "Son Gokū" in giapponese) libera il villaggio da un mostro in forma di serpente che vive nelle profondità del lago e al quale gli abitanti del villaggio devono sacrificare due giovani all'anno.

Simbolo di saggezza, eleganza e sensualità il serpente è anche l'ovvio simbolo della morte e del pericolo.
Analogamente alla tradizione occidentale il serpente rappresenta il mondo dei morti ma anche la rinascita per via della sua capacità di mutare pelle.


Nella Medicina Cinese il serpente è legato ai reni, unico organo considerato doppio e legato all'acqua.

L'anno de serpente, dunque, è un anno molto particolare, se da un lato promette rinascita, grandi novità, nuovi progetti e rinnovamento dall'altro, il serpente può portare situazioni poco limpide, come le acque in cui si muove. Intrighi, misteri, grandi eventi di portata mondiale si annidano fra le spire del piccolo drago. Tanto per fare un esempio, la crisi del '29 e l'attacco alle Torri gemelle sono entrambi avvenuti nell'anno del serpente.

In effetti non v'è rinnovamento senza il sacrificio di qualcosa, una pianta ha bisogno d'esser potata per mettere nuove gemme. Perciò sopportate con pazienza i sacrifici che il serpente imporrà voi, esso promette rinascita e grande gloria a chi saprà approfittare del suo addestramento e saprà apprezzare la pulizia effettuata nella sua vita, sebbene un po' dura.