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lunedì 2 gennaio 2012

il ritorno alla fonte...days are coming...


Ciò che ci spinge nei luoghi del proibito è spesso un semplice desiderio di Conoscenza, non molto diverso da quello che spinse Eva all’albero. Imparate le lezioni dateci dal Sangue, lungo la via del ritorno,  il Vino diventa l’eccitazione che si può provare sul sentiero della Santità. È Amore sacro, è l’avvicinarsi ai piaceri della vita con la consapevolezza aperta, capace di trasformare gli stimoli sensoriali in una vera e propria eccitazione dell’anima. È il fascino dei misteri, della creazione, dell’anima, delle Scritture. 

 Per tutta la storia umana è sembrato che il piacere della Bellezza contrasti ed ostacoli l’integrità e la virtù della Verità. Godersi la vita, anche vivendo atteggiamenti ispirati dall’Amore o dalla passione, può richiedere un allontanarsi dalla Verità.  Viceversa, un comportamento retto ed onesto, può comportare il rischio di chiudersi nella rigidità, suscitando antipatia da parte degli altri. 
  “queste sono le generazioni di Giacobbe Giuseppe…” I due nomi si seguono l’un l’altro senza nessun segno di distanza od interruzione, ad indicare l’estrema vicinanza ed appartenenza reciproca tra di loro. 
“il vino riscalderà il cuore dell’essere umano” Ed ecco che a questo punto si è pronti a riscoprire l’Acqua, le Acque superiori, quelle del Perdono, della Comprensione, della suprema Giustificazione. 
“Le acque fanno crescere ogni forma di piacere”. È solo quando sono irrigate dalle Acque superiori che le gioie e le soddisfazioni della vita non si capovolgono, prima o poi, nel loro opposto. Ritornati alle Acque, oltre il battesimo del Fuoco, si è pronti a vivere la Pace cosmica e a portarla agli altri. L’Acqua del ritorno è felicità intensa e duratura. Essa ridiventa manna, nutrimento che racchiude tutti gli altri gusti, quindi, una soddisfazione totale. Le acque prima della discesa erano soltanto una condizione di purezza priva di gusto e di eccitazione, priva dell’amplificazione che solo il Vino e il Sangue possono insegnare. Il “piacere” sta nel porre al primo posto della scala dei propri valori la “fonte”, che contiene il “vino” del “segreto” aspetto spirituale di ogni cosa esistente che è la vera fonte di eccitazione e di sano stordimento. Vissuti insieme alle Acque superiori, cioè ai campi delle consapevolezza rettificata, essi portano al massimo di ogni godimento. La “piaga” consiste nel dover affrontare un lungo cammino, al termine del quale ci viene dato l’”occhio” aperto che, finalmente, può riconoscere quale sia la vera Fonte dell’esistenza e di tutti i suoi meravigliosi segreti. 
L'uccello leggendario e mitico (salmo 50 e 80) dalle enormi dimensioni e le cui ali potevano oscurare il sole, è l’equivalente aereo del Leviatano e del Behemot, animali-mostri il cui significato pauroso e distruttivo verrà capovolto in piacere e delizia nei tempi messianici. 


Nella “via del piacere” i piaceri sono vissuti con la piena purezza e consapevolezza dell’Occhio aperto. Piaceri e godimenti fanno così crescere ed evolvere. 
Nella “via della sofferenza” sono le pene e i dolori a far aprire l’Occhio, a far ritornare sulla Via. A quanto pare, in ognuno di noi c’è un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Tuttavia, l’enfasi che poniamo sull’una o sull’altra di queste due componenti è importante, se vogliamo comprendere quale sia la vibrazione principale che ispira la nostra vita. A grandi linee, la via della piaga era tipica dell’età dei Pesci, mentre quella del piacere caratterizza l’Età dell’Aquario. Ognuno di noi è davanti alla sua scelta. Il libero arbitrio consiste proprio in ciò: la Via che scegliamo sarà anche quella che ci verrà dato di percorrere. E la scelta è un fattore fondamentale, è il dono più grande per l’essere umano. 




1 commento:

  1. Estremamente interessante questo tuo testo. Illuminante anzi. Permette di accedere a quell'area del "collegamento" del mettere in relazione la saggezza che accumuliamo a livello personale (quindi individuale) con la Saggezza collettiva e Storica potremmo dire... quella distillata sia nelle fonti sacre codificate, Bibbia, Corano,Sutra, etc che quella tramandata dalla tradizione orale sotto forma di saggezza popolare.
    .
    Mi suggeriresti qualche libro che magari hai letto su questi temi?
    Grazie fin d'ora.Carlo

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