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mercoledì 7 marzo 2012

artemidermes




Occhi vispi e curiosi, il dio nasce già fanciullo e tale rimane, poiché Ermes-Mercurio ha a che vedere con la freschezza, l’incoscienza, la giocosità e tutte le caratteristiche, più o meno buone, di quella fase della vita che chiamiamo giovinezza.



Una delle più importanti funzioni mercuriali è la comunicazione, dunque l'oratoria, ma anche la scrittura, il linguaggio ed ogni forma di comunicazione verbale e non, senza trascurare il gusto per il pettegolezzo! 
Astrologicamente rappresenta le facoltà intellettive, la curiosità di conoscenza, la comunicazione e il suo regno è la mente, il pensiero.È la funzione intellettiva, che ha a che fare con la razionalità ed in sé stessa è essenzialmente amorale.
Da ciò derivano l'astuzia, il calcolo, l'opportunismo, ma anche il senso dell'umorismo, ed un distacco dalle cose e dai sentimenti che favorisce lo spirito critico. 
Le sue sedi all'interno dello zodiaco sono nel segno dei Gemelli, della Vergine e dello Scorpione (dove è esaltato).
In esse leggiamo i vari passaggi che cogliamo nel mito, dalla superficialità dell'aria, alla capacità di sintesi della terra, alla profondità dell'acqua.

Egli indossa sandali alati, un cappello a falda larga (che può renderlo invisibile) e una verga d'oro con serpenti intrecciati (con cui può addormentare o risvegliare gli umani). E' dunque una specie di folletto, dotato di poteri un po' magici:



possiede infatti la cappa che lo rende invisibile, la bacchetta magica che addormenta o risveglia gli uomini, nonché i calzari alati.
Egli giunge come uno spirito: improvvisamente è presente. "È entrato Hermes" si soleva dire quando in una riunione calava un improvviso silenzio.

Hermes era anche un estimatore del bel sesso; infatti quando Efesto intrappolò Afrodite ed Ares dopo averli colti in frangrante, esponendoli alla pubblica gonia, tutti gli dei e le dee (specialmente Era!) si dimostrarono indignati di fronte al divino tradimento, mentre Hermes fu l’unico che, indicando Ares disse: Beato lui, quanto vorrei essere al suo posto! Si racconta che Afrodite, apprezzando questo complimento, si sia poi concessa ad Hermes e ne sarebbe nato l'Ermafrodito.
Nel divino incarico di indicatore delle vie e di messaggero cogliamo la funzione mercuriale di comunicatore. Mercurio infatti mette in comunicazione con l'altro da sè, ma fa da ponte anche tra l'Io ed altre istanze quali il Super-Io e l'inconscio. Allo stesso modo mette in comunicazione la nostra funzione razionale con quella intuitiva e creativa nonché di interazione tra le diverse nostre parti.

Il Caduceo, col quale spesso viene presentato, è l'emblema dell'equilibrio tra istinto e ragione. E' qui che assume le sue qualità di intermediario e realizza il compito di messaggero tra gli dei e gli uomini. Qui l'intelligenza si fa logica e il Puer assume le qualità di saggezza del Senex (Saturno), da cui acquisisce consapevolezza e capacità di approfondimento e, dopo aver unito il sopra con il sotto, inizia a prendere in considerazione che queste cose non sono separate. Scende nelle profondità per poi risalire, assumendo la funzione di psicopompo, ossia colui che coglie i contenuti dell'inconscio profondo per portarli a galla, a livello di coscienza, affinchè possano essere elaborati. 

artemide

Dea greca della Luna crescente, Artemide è l'archetipo della natura femminile indipendente e selvatica.
Ci porta in contatto con la nostra libertà , la nostra vitalità, la sorellanza e la possibilità di seguire l'istinto innato.

Dea più adorata della Grecia, Artemide era onorata con rituali molto popolari, anche se vari, così come vari erano gli aspettti della dea stessa. A Efeso, nel suo ricco tempio, Artemide era servita da sacerdotesse caste, che prendevano il nome di Melisse, o api, e da sacerdoti eunuchi. A Sparta era Korythalia, venerata con danze orgiastiche. Le Amazzoni adoravano la madre della guerra, Astateia, con una danza circolare durante la quale percuotevano gli scudi e battevano il suolo con i piedi ricoperti da calzari atti alla guerra. Sembra, però, che le feste più popolari in onore di Artemide fossero quelle celebrate durante le notti di luna piena, in cui i fedeli si radunavano nel bosco sacro alla Dea e si abbandonavano al suo potere, facendo baldoria e accoppiandosi senza conoscersi. La dea preferita della Grecia era dunque la personificazione della legge naturale, una legge così diversa da quelle della società, tanto più antica, forse destinata a durare eternamente.

In ogni tempo di inizio, come nei momenti in cui sentiamo il bisogno contattare la nostra indipendenza, la nostra libertà e il nostro istinto, può essere importante incontrare le energie di Artemide. 

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