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giovedì 22 marzo 2012

le porte

Il simbolismo delle porte solstiziali : gli archi disegnati in cielo dal Sole nei suoi due punti estremi, i solstizi, erano immaginati come due porte, laPorta degli Uomini a giugno e la Porta degli Dei a dicembre. Come già detto, la Via Lattea era il “sentiero delle anime morte” che vagavano in cielo in attesa di una collocazione definitiva: i “momenti di passaggio” loro concessi per abbandonare la situazione di precarietà erano appunto le due porte solstiziali. Attraverso la Porta degli Uomini (concessa a tutti) era permesso loro di tornare ad incarnarsi, a nascere un’altra volta sulla Terra; passando invece attraverso la Porta degli Dei (riservata a pochi eletti) essi potevano invece concludere per sempre le proprie peregrinazioni e raggiungere la beatificazione, il Paradiso. A presiedere ai due varchi, già citati in Omero, c’era, secondo i Romani, il dio dei passaggi e delle iniziazioni per eccellenza: Giano Bifronte Una traccia di questa usanza rimane nel nome del mese che segue il solstizio invernale, chiamato gennaio ovvero Januarius in onore proprio di questa divinità. In epoca cristiana la sua figura venne poi assimilata con quella dei due San Giovanni solstiziali: il Battista (la cui festività non a caso cade il 24 giugno) e l’Evangelista(celebrato il 27 dicembre). Dal punto di vista simbolico essi ben si sovrapponevano alla figura del dio pagano, rappresentandone il primo la faccia anziana (a simboleggiare il vecchio anno) ed il secondo la metà giovane (l’anno nuovo).
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In effetti, il Battista ben può essere considerato il “precursore” (il tempo passato) che anticipa la venuta di Cristo (identificabile col presente) mentre San Giovanni Evangelista (il futuro) ne è senza dubbio l’erede designato. Le due Porte dei solstizi dividevano il cielo in tre grandi aree: quella in cui si muovono il Sole, la Luna, i pianeti ed i segni dello Zodiaco (la Terra dei Vivi), ilRegno degli Dei che occupava la parte settentrionale del cielo (quella della stella polare e delle costellazioni circumpolari, che non sorgono e tramontano mai: ovvia l’associazione tra il non tramontare, l’immortalità e la divinità), e la Terra dei Morti, il regno di Orione (identificato in Egitto conOsiride, il dio degli inferi). Esso regnava all’estremo Sud del cielo, dove sono visibili solo costellazioni eternamente basse sull’orizzonte. Quest’ultima zona era anche chiamata Oceano (ed infatti ospita molte costellazioni dai nomi “acquatici” come la Nave Argo, il Pesce Australe, l’Idra (serpente marino), il Ceto (la balena). Essa rappresentava le profondità ctonie, infere, della Terra che vivevano nell’oscurità ed ospitavano il vero e proprio Regno dei Mortiidentificato dagli antichi con la stella Canopo -ritenuta erroneamente la “stella polare del Sud”-  (Guénon, 1990   E’ cosa risaputa che l’orientamento absidale fosse generalmente rivolto ad solem orientem e cioè all’Est: l’alba dei due equinozi. Benché questa non fosse affatto, nella pratica, una regola fissa (molti luoghi di culto erano orientati al sorgere del Sole in altre date: in genere corrispondenti a particolari festività liturgiche o al giorno della festività del santo cui la chiesa era dedicata) ciò rappresenta comunque una prova tangibile del profondo radicamento del simbolismo solare nell’architettura liturgica medievale. Nella costruzione di una chiesa quindi non era raro andare ben oltre al semplice orientamento Est-Ovest: nella figura qui a fianco si vede chiaramente che l’intera pianta dell’edificio era costruita attorno ai movimenti annuali del Sole. La figura geometrica di base era il cosiddetto “Poligono di Dio”, ovvero il decagono inscritto in un cerchio, da notare il simbolismo del numero dieci, simbolo di perfezione, di totalità e nel contempo di “ritorno all’unità”. 
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In aiuto dei costruttori, nell’allineare la chiesa ai movimenti solari, viene anche la geometria. Utilizzando ad esempio una maglia costruttiva costituita da quadrati e rettangoli aurei (vedere la figura a fianco) possiamo individuare con buona approssimazione (limitatamente alle nostre latitudini) la posizione del sole (indicata come altezza angolare) al mezzogiorno di solstizi ed equinozi. 

image117y image121himage006baeimage020ndAnuma, Anu, Enlil”:
.. se Venere sta vicino al disco (solare) quando si alza, il paese si ribellerà
Oppure
.. se Venere, nel I mese (dell’anno) porta la barba (alone?):
il potere d’acquisto sarà debole, la gente procreerà figli maschi

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