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venerdì 15 febbraio 2013

anche stanotte sai, t'ho sognato...


IL SIGNORE DI FRONTE 
Era un signore seduto di fronte a una signora seduta di fronte a lui. 
Alla loro destra/sinistra c'era una finestra, alla loro sinistra/destra c'era una porta. 
Non c'erano specchi, eppure in quella stanza, profondamente, ci si specchiava. 

IL SIGNORE NEL CUORE 
Le era entrato nel cuore. 
Passando dalla strada degli occhi e delle orecchie 
le era entrato nel cuore. 
E lì cosa faceva? 
Stava. 
Abitava il suo cuore come una casa. 

IL SIGNORE SOGNATO 
Splendidissima era la vita accanto a lui sognata. 
Nel sogno tra tutte prediletta la chiamava. 
E nella realtà? 
La realtà non c'era, era abdicata. 
Splendidissima regnava la vita immaginata. 

IL SIGNORE INTOCCABILE 
Nei sogni baciabilissimo 
intoccabile come un filo scoperto nella realtà 
era quel signore. 
Allora come fare? 
Bastava confondere un poco sogno e realtà 
cancellare con una bianca gomma 
l'inutile linea di confine. 

IL SIGNORE ANDATO VIA 
Era un signore andato via. 
A lei qui rimasta tantissimo mancava. 
La traccia da lui lasciata segnava ovunque 
intorno a lei l'aria. 
Come un quadro spostato 
per sempre segna la parete. 

LA SIGNORA DEI BACI 
Una signora voleva tanto dargli dei baci 
non dico tanti, anche solo sette otto 
(mila). Invece era proibito perciò non glieli dava. 
Se però non fosse stato proibito glieli avrebbe dati tutti 
dal primo all'ultimo. 
A cosa servono i baci se non si danno? 

LA SIGNORA IN FRETTA 
Il persempre era ormai cortissimo diventato. 
Quanti Natali erano rimasti? 
Una manciata. 
Allora bisognava non sprecare nemmeno un minuto? 
Sì, bisognava spicciarsi, per questo lei, in fretta, 
lo adorava.

LA SIGNORA NON GELOSA
Una signora che stava diventando gelosa non lo
diventò.
Nemmeno un po'?
Sì un po' sì, ma pochissimo, come un solletico al
contrario che invece di far ridere manca poco
a piangere.

LA SIGNORA DELL'ULTIMA VOLTA 
L'ultima volta che la vide 
non sapeva che era l'ultima volta che la vedeva. 
Perché? 
Perché queste cose non si sanno mai. 
Allora non fu gentile quell'ultima volta? 
Sì, ma non a sufficienza 
per l'eternità. 

Vivian Lamarque

,



 grazie  a Klimt per la musica


Invecchia insieme a me,
il meglio deve ancora venire (G. Sand)

E niente, questo è tutto.

Scrivevo silenzi, notti, notavo l'inesprimibile,
fissavo vertigini. (Rimbaud)

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille,
mentre il contrario è del tutto impossibile.(W.Allen)


Tutto poteva eccitarlo, niente poteva bastargli...
era come se volesse abbracciare il mondo
e non potesse afferrare niente. (Schlegel)

Nessuno sa che sei entrata nella mia vita e non importa, noi lo sappiamo.
Forse non siamo capaci di amare proprio perchè desideriamo essere amati,
vale a dire vogliamo qualcosa (l'amore) dall'altro,
invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semlice presenza.
(Milan Kundera)


Nella vita tutto quello che sciegliamo e apprezziamo come leggero
non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile.
Forse solo la vivacità e la mobilità dell'intelligenza
sfuggono a questa condanna. (I. Calvino)

“Per me non esiste l’arte di sfiorare, o lo tocchi l’amore o lo lasci andare”
piuttosto che accontentarmi di ciò che non assomiglia al mio sogno, neppure da lontano.”

È strano accorgersi che è proprio quando te ne vai che puoi capire quanto sei rimasto e quanto ti rimane di qualcuno.... La prospettiva delle lontananze fa percepire tutto più nitido. Ci sono assenze che sono scuse, assenze che sono pause. Ci sono mancanze che restano, presenze che stancano, tenute in vita artificialmente soltanto dall’abitudine. Al di là di ogni apparenza, in un mondo in cui quasi tutto si cancella in fretta per fare spazio a centomila possibili novità, qualcosa la metti a fuoco oltre ogni previsione possibile e per quanto ci provi non puoi negarla ai tuoi occhi. Più ti manca qualcuno più è ovunque presenza.

Così, viaggiando nel tempo, nei giorni, conosci milioni di anime. Ci parli, sorridi, le guardi, di tanto in tanto ti fermi, ricambi gli sguardi. Poi però riprendi il tuo cammino. D’improvviso ne incontri una che stravolge il senso del tuo percorso per sempre, mobilita inevitabilmente le vecchie prospettive territoriali e oserei dire anche l’origine del tuo cielo, la direzione dei tuoi occhi. Dopodiché nulla sarà più maledettamente uguale. Mai più. E nel preciso istante in cui te ne accorgerai capirai perché da tutto il resto sei sempre andato via.

Tu sei il controsenso dei “mi piaci da morire”, dei “sei la fine del mondo”,perché tu sei l’inizio del mondo che vorrei e mi piaci da vivere.

I miei vuoti smisurati sono pieni di te. La misura della tua vita è il vestito preciso della mia gioia. La mia ispirazione è solo il senso del tuo respiro.
Se bastasse tutto questo niente ti direi: – Verrò a prenderti presto. Fatti trovare vestita fuori e nuda dentro. Non sarà una minaccia ma uno stato di grazia e di strafottente felicità.


...Perché il sesso possiamo scegliere di farlo con chiunque. Avere un posto in prima fila nella sfera del pensiero, scambiarsi l’anima è invece un evento interiore rarissimo e prezioso. Questi incontri hanno ogni volta il dono dell’inizio, a ripetizione. Sono sicuri, leggeri e si rendono indimenticabili. Con loro puoi restituire a ogni attimo il legittimo senso d’eternità. Con loro tu puoi essere la prima e l’ultima pagina della storia del mondo.

La parte più intima di un uomo l’avrai quando metterai a nudo le sue fragilità e saprai riconoscerle senza riderne. Quando un tuo sguardo, uno soltanto, gli toglierà la ruggine dall’anima. Quando saprai lasciare qualcosa di te anche dopo gli attimi di pura passione, senza che la ragione poi riprenda il sopravvento. Quando dopo vorrà continuare a fare l’amore con i tuoi pensieri, senza andare di là con una sigaretta distratta. Perché avrà sempre per te un pugno di tenerezza. Perché vorrà curarti di carezze esclusive. Perché nel prenderti tutto ti darà tutto di sé, senza la necessità di riprendersi niente.

E tu mi ami a tal punto da concedermi il lusso di essere davvero sincero con te? Questo è un rischio che si deve correre, o lo si corre o si va via, non ci sono facili vie di mezzo.
Perché ogni forza ha il suo punto debole. Ed è soltanto il permettere a qualcuno di toccare quel punto debole che ci rende davvero forti e ci salva.
- Se ogni forza ha il suo punto debole, il mio sei tu.

 Non esistono scelte che non abbiano un prezzo. Si paga sempre un prezzo per le cose che contano.
Se non si è disposti a pagare è meglio non toccare. Il cuore si sgualcisce facilmente. E soprattutto: Se non sai cosa scegliere forse non è ancora il momento di scegliere, ma non scegliere me se poi continui a scegliere anche tutto il resto.

Massimo Bisotti

Non riesco più a ricordare com’ero prima di incontrare te. Forse vale più questo di tutti i “ti amo” che ho detto_

5 commenti:

  1. ... "o lo tocchi o lo lasci andare"... sai che sono parole già sentite, anche a proposito di argomenti meno "nobili" dell'amore!?? Accontentarsi non poi così "negletto" se pensiamo cosa affermava l'anziano Epicuro... "Consideriamo una gran cosa l'indipendenza dai bisogni non perché sempre ci si debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere molto."

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  2. si può giocare se si vuole e può essere anche molto piacevole e utile a crescere e a capirsi di più, a conoscersi...poi arriva il momento in cui non ti accontenti più e vuoi fare delle scelte che, ad un certo punto del tuo percorso, diventano uniche ed indispensabili. Necessiti di interlocutori simili a te benchè polari, che abbiano i tuoi stessi interessi profondi, per poter parlare con gli stessi idiomi e vibrare sulla stessa lunghezza d'onda...arriva il momento in cui non hai più bisogno di esperienze per crescere sul tuo piano individuale,ma di con-dividere altri tipi di esperienze a livelli di una consapevolezza raggiunta e magari ripartire, con l'aiuto dell'altro, ma per crescere insieme...
    a buon intenditor...

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  3. il percorso di questa mia vita mi ha insegnato la libertà:
    a non attaccarmi alle cose e alle persone;
    mi ha insegnato a stare bene da sola,
    a non avere necessariamente bisogno di stare in compagnia
    perchè la compagnia dei miei sè mi potrebbe più che bastare,
    ma mi ha insegnato anche che non esiste vera vita senza relazioni
    e che i percorsi sono sì individuali, ma camminare insieme è più vantaggioso...
    e se non ascolti l'altro, se non accetti l'altro,
    se non ami l'altro, così come hai impartato (con grande fatica) ad amare te stesso,
    e se riconosci che hai potuto farlo anche e, soprattutto, grazie allo specchio dell'altro, in cui hai potuto vedere riflessi i tuoi occhi nei suoi,
    tutto sommato
    non vivi...

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  4. non c'è bisogno di scendere in un personale che solo tu puoi gestire anche perchè Epicuro, tutto sommato, non ha fatto che anticipare il pensiero tuo, uello di Massimo e dei tanti altri che son passati attraverso la cruna delle scelte. Come dicevo sopra... è una filosofia di vita applicabile in molti aspetti della esistenza, anche meno nobili dell'amore verso una persona. Indubbiamente per crescere serve lo specchio dell'altro... serve una nuova verità per andare in linea retta ma se pensi quanti si accontentano di far lavori umili pur di portare un pasto a tavolo... quanti si accontentano di vendere il frutto della propria fatica pur di dar da mangiare ai figli... quanti si accontentano di andare in bicicletta pur di non spendere danaro in benzina... e quanti ancora si accontentano di un pasto alla caritas perchè oggi essere poveri non è più vergogna... ecco per me questo è accontentarsi. Tutto il resto, come sappiamo benissimo, è sofismo... la gente oggi vuole cose concrete... necessita del minimo... ed in questo minimo ci inserisco anche gli affetti... perchè "minimo" in un paese civile ci si dovrebbe rispettare!!! :-)
    Mi hai fatto venire fame... però stasera mi accontento di una verdura perchè mi son strafogato a pranzo!!! BAcissimi.

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  5. “Le anime se ne fregano e vanno agli appuntamenti con o senza il nostro consenso. Fanno l’amore prima dei corpi, ecco perché poi i corpi s’incontrano.” — M. B.

    Grazie blu...;*

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