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giovedì 13 giugno 2013

I luoghi dell'anima



 "Pooja": Offerta& dei fiori& rituale di celebrazione dedicato al dio della danza Shiva

"Krishna Shabdam": vivace coreografia dove una giovane mungitrice (gopika) invita Krishna a un incontro con lei nei modi più svariati, dando la possibilità alla danzatrice di manifestare tutto il fascino femminile. Il brani e' mimato con espressioni del volto allettanti, rapide occhiate e fugaci stati emotivi che fanno del danzatore anche un vero e proprio attore.

Thillana: un pezzo di danza pura, senza storie da raccontare, ma solo varianti di ritmo espresse in intricate combinazioni di passi agili& veloci

MANDIRA IMPROTA e' danzatrice, insegnante, antropologa e profonda conoscitrice del subcontinente indiano, dove passa ogni anno lunghi periodi dal 2004. Studia per diversi anni teatro fisico e vari stili di danza, e approda alla danza Kuchipudi nel 2004 dopo un viaggio in India. Innamorata della complessita' e ricchezza d'espressione di quest'arte, decide subito di approfondirne lo studio in maniera seria affidandosi alla guida sapiente e meticolosa della GURU Satyapriya Ramana a Madras (Sud India). Vive 3 anni in California a San Francisco, dove studia le Danze della Via della Seta (Tajikistan, Uzbekistan, Afghanistan, Iran) con la rinomata compagnia "Ballet Asfaneh" con la quale si esibisce nel Festival of the Silk Road a San Jose. Organizza workshop& stages in Italia con artisti di fama mondiale ed eventi legati all'India; si esibisce in Europa& Stati Uniti da sola o con altre danzatrici.


Serata indiana con SPETTACOLO DANZA KUCHIPUDI presso libreria I luoghi dell'anima pescara Serata indiana con SPETTACOLO DANZA KUCHIPUDI presso libreria I luoghi dell'anima pescara


“una 'chicca' da non perdere...”  Un'incredibile scoperta che fa di Pescara una città con una marcia in più! Miriadi di coccole e, se ti va, di chiaccherine edificanti con esperti counselor...
Da subito avverti un'atmosfera che ti porta al di là del tempo, qui tutto si ferma e il tempo scorre senza che tu possa rendertene conto minimamente. Ti senti come avvolto in una nuvoletta di bambagia. E' un'accoglienza che non avevi mai ricevuto prima in vita tua e che certamente non ti aspettavi dentro un locale...del centro! Come in un gioco di parole ecco che ti senti davvero 'centrato' e finalmente capisci il significato delle parole della canzone di Battiato perché qui puoi vivere l'esperienza di quel "centro di gravità permanente"...e sai che lo puoi ri-trovare sempre...ogni volta che lo desideri! Che dire poi degli eventi...ho assistito recentemente ad una danza indiana che mi ha lasciato a bocca aperta.
Il Kuchipudi e' uno dei 7 stili di danza in India. Conosciuto sin dal 3 secolo A.C,... e' originario del piccolo villaggio da cui prende il nome: "Kuchipudi" in Andhra Pradesh, India del Sud. Il Kuchipudi, come anche stili di danza classica indiana, ha origine dal famoso trattato sulle Arti drammatiche indiane, il "Nātyaśāstra "(200 a.C.): il più antico testo di teoria teatrale giunto fino ai giorni nostri, esso copre una grande varietà di argomenti, dalla scenografia alla musica, dalla mimica al trucco, praticamente ogni aspetto della messa in scena. Come tutte le danze di matrice indiane, e' caratterizzata da un ampio uso dei movimenti delle mani (chiamati MUDRA), espressioni facciali, degli occhi e delle soppraciglie (chiamate Abhinayam) e intricati e complessi movimenti dei piedi, che fanno del danzatore una sorta di percussionista . Originariamente danzato da soli uomini della casta dei Bramini, il Kuchipudi era dedicato all'adorazione del dio Vishnu, che insieme a Brahma e Shiva costituisce la famosa Trimurti indiana, fu poi esteso all'altra incarnazione molto amata e popolare di Vishnu: il dio Krisna. Con queste danze si voleva enfatizzare il culto della "BHAKTI" cioe' la pura e incondizionata devozione verso gli dei del pantheon induista, e stabilire, attraverso il canale della danza, un contatto diretto tra i devoti e la divinita'.

 La serata magica si è tenuta a " I Luoghi dell'Anima " in onore della terra indiana con uno Spettacolo di Danza Classica Indiana  e, a seguire, assaggi di cucina tipica le tre danze rappresentate:

 

 


Abbiamo ancora tanta strada per volerci bene. Prima di tutto a noi stessi per poi cominciare a voler bene anche agli altri, a tutto ciò che ci circonda, alla natura, al creato.
In fin dei conti realizzare l'amore è l'unico vero comandamento che ci è stato dato ma, a meno di non essere santi, spesso non ci basta una vita o un ciclo di vite per realizzarlo.
Innamoriamoci della vita (cosa difficilissima) ché siamo troppo abituati a non vivere, a essere morti o nella morte e ci crogioliamo nei nostri dolori, nelle sofferenze, tutti schiavi e contenti di restarlo per la semplice paura di cambiare.
Respiriamo, impariamo a STARE e, posso dopo passo, forse cominciamo a non boicottarci più, a rispettarci, poi a volerci un po' di  bene, quindi ad innamorarci un po'.
La strada è molto lunga ed è  tutta in salita!
Nel nostro lato più profondo vive la nostra essenza. In questo regno è depositata l’Impronta di ciascuno di noi, l’Immagine che lo caratterizza. Per anima bisogna intendere proprio l’Immagine nascosta che ci conduce verso la nostra meta, verso il nostro destino.
Realizzare se stessi implica un modo diverso di guardare il mondo, un modo diverso di riconoscere la nostra identità.
La nostra cultura lo ha dimenticato ed è divorata dagli psicofarmaci, dall’alcol, dall’obesità, dalle droghe.
Le leggi dell’anima non appartengono al pensiero e ai ragionamenti, non appartengono ai codici del tempo in cui viviamo, ma riflettono le immagini eterne che ci abitano da sempre. Solo incontrandole possiamo compiere il nostro percorso, il nostro viaggio.
Più ci avviciniamo alle Immagini del Senza Tempo, più la felicità sgorga spontaneamente come da una sorgente inesauribile.
E allora, solo allora possiamo incontrare l'Amore faccia a faccia.
Ma, a prescindere, "se vuoi riconoscere un vero amore tieni presente cosa senti nella pancia, come reagisce la tua pelle, cosa percepisce il tuo naso. quando il test è superato, ricorda che amore non è solo passione, ma la possibilità di crescere assieme e di scambiare. sai ricevere? sai dare senza pretendere? allora è amore, perché l'amore è anche costruzione. aggiunge a ciò che è spontaneo l'impegno ad essere il meglio di sé "
Nei momenti in cui sono stata in pace con me stessa e con il mondo e mi sono sentita felice, colma di gioia e di beatitudine, ecco, in quei momenti ho sperimentato cos'è l'Amore.
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