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giovedì 16 febbraio 2012

con il corpo capisco

Follia = infiammare se stessi fino a portarsi al grado della pazzia , un processo condotto tutto dentro di sé fino a perdere il controllo della propria mente.
Gli eventi accaduti in un lontano passato possono ancora toccarci con penetrante immediatezza; le vecchie ferite influenzano i nostri umori e il nostro comportamento come se fossero state inflitte ieri, e qualche volta il loro potere persino aumenta con il passare del tempo
Non si tratta di un processo discendente dalla mente al corpo, ma di una biunivoca interazione fra energia e materia, fra emozione e corpo, conservata in una precisa e rintracciabile coordinata spaziotemporale. La nostra memoria cristallizza il ricordo dell’evento traumatico e lo colloca in una determinata area corporea, in attesa di una sua definitiva risoluzione. Alla lunga però questo segnale, rimasto apparentemente muto per un certo periodo di tempo, tende a risvegliarsi e a far sentire la sua presenza. In questo modo si riattivano antichi dolori alle articolazioni, sgradevoli disturbi gastrointestinali, malesseri psichici, che sembravano essersi definitivamente risolti.
Emozioni intense e profonde come rabbia, dolore, paura, gridano la loro presenza attraverso lo specchio del corpo. La frustrazione per un mancato riconoscimento professionale, atteso con ansia da anni, può determinare importanti cambiamenti del tono umorale, della pressione sanguigna, dell’equilibrio immunitario.  Non bisogna sottovalutare le battaglie, che dobbiamo affrontare nel corso della nostra esistenza. Il ricordo persistente di queste lotte mina nel tempo le energie risanatrici del corpo e apre pericolosamente la strada alla malattia. Il risentimento inespresso per ingiustizie nei rapporti familiari o in ambiente di lavoro, il comportamento prevaricatore del partner o di un figlio adolescente, le continue e pressanti richieste di aiuto di genitori anziani, hanno la strisciante capacità di imporsi nel nostro orizzonte emotivo.
Breviario di cronoriflessologia, ebook pdf.pdf

"Scrivere è qualcosa di fisico, un’attività lenta e sensuale che apre, accoglie, chiude attorno a sè in morbide spirali. Raccontare è dare il giusto peso e la giusta collocazione, è un attacco e una difesa, una presa di distanza per “non permettere al dolore di insinuarsi dentro di me”. É esporsi, mostrarsi, capirsi, soffrire. É vivere."David Grossman


un bastone (il sapere), una spada (l’osare), un calice sacro (il volere), una medaglia d’oro con incisa una stella a sei punte (il tacere).
La caratteristica di una vita morta è di essere
una vita di cui l’altro diventa il guardiano.

podcast

Sartre

il dio e la croce a dx - la corona e la spada a sx

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