Translate

domenica 2 settembre 2012

bambola e bambolo




“Ogni elemento  ha un suo colore:
 la terra è azzurra, l’acqua è verde, l’aria gialla, il fuoco rosso;
 poi vi sono altri colori casuali e commisti, appena riconoscibili.
Ma tu bada con cura al colore elementare che predomina, e giudica secondo quello”  Paracelso


Per celebrare le nozze sacre(Hiero Gamos) era necessaria una sacerdotessa
scarlatta.(atlanti-dea-s?)* Maria di Magdala aveva "studiato" per divenire tale. Senza di Lei e
il suo ri-conoscimento Gesù sarebbe rimasto uno dei tanti Gesù dell’epoca.
Per divenire CRISTO ha avuto bisogno del rito dell’unzione fatto da Lei e solo da Lei
.


* scarlatto=rosso=simbolo regale e, nel simbolismo alchemico: Il colore rosso oltre a costituire una delle fasi del processo alchemico, la rubedo, chiamata così per le alte temperature raggiunte al “calor rosso”, rappresenta lo zolfo, e insieme al colore bianco, che simboleggia il mercurio, forma una coppia di opposti la cui unione viene denominata nozze alchemiche.

Il nostro corpo fisico è il tempio della nostra dimensione spirituale, e in quanto tale è importantissimo prenderne cura, imparare ad onorarlo e a rispettarlo e riversare su di esso un autentico sentimento di amore. Qualunque difetto esso possa avere è necessario imparare da accettarlo così com'è perché solo quando l'avremo completamente accettato potremo allora (eventualmente) attuare delle guarigioni o dei cambiamenti radicali e permanenti (senza accettazione non può esistere guarigione).  Da un punto di vista iniziatico il corpo è la formalizzazione della nostra essenza esteriorizzata caduta nella materia, fino a che è carico di energie troppo dense e/o dispersive non può diventare ricettacolo di una linea di "numerazione interna" cioè direttamente connessa all'Unità Interna, è però possibile eseguire un lavoro di sintesi e ricentralizzazione progressiva della nostra firma (cioè della nostra unità corpo-mente-spirito) fino ad estrarne la parte più profonda e incastrata che è collegata alla morte (la morte è una sorta di nadir della vita, in antitesi allo zenit immortale). Se riusciamo ad estrarre l'incastramento nell'identificazione con la mortalità possiamo ritrovare la nostra perduta immortalità (propria degli esseri umani dell'Età dell'Oro, ma pressoché assente nel Kali Yuga, l'attuale Età delle Tenebre), che le leggende attribuiscono alla "Fonte della Giovinezza" cioè alla connessione con la Fonte di Tutto Ciò Che E'. Non dimentichiamo che nel nostro corpo è inscritta tutta la geometria sacra su cui si basano le leggi dell'intera Creazione (ved. l'Albero della Vita della Cabala, il Fiore della Vita, la Croce della Vita o Ankh egiziano) e che quindi ci richiama al principio della Vita Eterna, essendo fatti "a immagine e somiglianza di Dio". Credere nella malattia, nella vecchiaia e nella morte è il vero peccato originale dell'essere umano, cioè la sua sconnessione con la Fonte della Realtà Immortale; il cammino iniziatico è il cammino verso la Fonte, e dunque controcorrente rispetto alla via scelta dalla maggioranza dell'umanità attuale, un po' come quello del salmone che lotta contro il flusso passivo dell'acqua - che scorre nel senso del peso della gravità - e che cerca di arrivare vicino alla sorgente (dove l'acqua è più carica di ossigeno) per convogliare a nozze. Il cammino iniziatico è il cammino verso l'immortalità per celebrare le nozze sacre (hiero-gamos) tra la dimensione del Padre (coscienza assoluta) e quella della Madre (energia pura e infinita).

[Ammunee_15.jpg][Ammunee_19.jpg]
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurò il cuore.
(anonimo)
"Come fatto assoluto il tempo non esiste, vi è solo eternità. Il tempo è eternità quantificata, infinitezza sminuzzata in particelle (secondi, ore, giorni, anni) da noi. Quello che chiamiamo tempo lineare è un riflesso di come noi percepiamo il cambiamento. Se potessimo percepire l'assenza di cambiamento, il tempo, così come lo conosciamo, cesserebbe di esistere. Possiamo cominciare a metabolizzare il non cambiamento, l'eternità, l'assoluto. Così facendo, saremo pronti a creare la fisiologia dell'immortalità". "In realtà il campo della vita umana è aperto e senza confini. Al suo livello più profondo, il vostro corpo non ha età, la vostra mente non ha tempo. Una volta che vi sarete identificati con quella realtà, che è coerente con la visione quantica del mondo, l'invecchiamento cambierà dalle fondamenta". "Non esiste alcuna legge di morte o di vecchiaia. Nessun processo inevitabile di invecchiamento dei gruppi di cellule umane, nulla che possa gradualmente paralizzare l'individuo" - "Ricordatevi che la giovinezza è il seme d'amore piantato da Dio nella forma divina dell'uomo. In verità la giovinezza è la divinità nell'uomo, la vita spirituale magnifica. E' solo la vita da vivere e amare, l'unica vita eterna. La vecchiaia è antispirituale, brutta, mortale, irreale. I pensieri di paura, di dolore e di sofferenza generano la bruttezza chiamata vecchiaia. I pensieri di gioia, di amore, e gli ideali generano la bellezza chiamata gioventù. L'età non è che una conchiglia che contiene il diamante della realtà, la gemma della gioventù".

solamente chi ha l’oro genera l’oro
uroboros
(l’Uroboros : En to Pan = Nell’Uno il Tutto)
 Il serpente che si piega nel cerchio, e il cerchio che si distende nel serpente. Il maschile )che si fa femminile,e il femminile che si fa maschile. Essi gli opposti sono finalmente complementari, ma non in una stasi, non in una ferma composizione, ma bensì nel crogiuolo di un movimento, di una dinamicità, di un’opera che trova compimento dalla determinazione di uno spazio fuori dallo spazio. Esso indica una chiusura ermetica fra ciò che è dentro e ciò che è fuori, ma indica al contempo anche il tutto, in quanto fuori da esso non vi è altro che nulla. Nulla che però si materializza anche al suo interno: il Niente regna fuori dall’Uroboros, mentre la via per il Nulla è aperta al suo interno. Nel momento in cui il maschile e il femminile, questi opposti complementari, trovano coesione, fusione, in questo sacro dinamismo, ecco la via per cui l’Ego mondano trova il proprio perire, in cui niente esiste fuori dall’Opera, e il Nulla ci attende nell’Opera.
” Fa di uomo e donna un cerchio;  quando avrai congiunto testa e coda, otterrai la tintura vera. “
 Solamente in virtù di un’alta temperatura è possibile creare una giusta lega, dove non vi sia più distinzione fra i metalli che la compongono come le acque ardenti, in quanto nessuno strumento o tecnica, potrà mai sopperire alla qualità degli elementi che devono essere utilizzati.  Questo serpente divora se stesso. Questo cerchio è animato. Esso è indistintamente maschile e femminile. E’ meravigliosamente Altro. E’ dentro, ed è fuori. E’ caos ed è ordine. E’ soglia e chiave, è chiave e soglia.

Nessun commento:

Posta un commento