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martedì 4 settembre 2012

Pietas

"Pietà" del regista coreano Kim Ki-duk, in concorso a Venezia, ha colpito al cuore per il realismo delle scene e per le tematiche drammaticamente attuali.
"E' un film sulle conseguenze del capitalismo estremo - ha spiegato il regista - e sugli effetti che producono sulle relazioni umane che vengono trasfigurate in senso negativo". "Pietà" racconta la storia di uno strozzino violento che minaccia la gente per ottenere gli ingenti rimborsi dovuti agli usurari che lo hanno ingaggiato. Non ha famiglia, né affetti, un giorno si presenterà una donna dicendo di essere sua madre. La narrazione da "tragedia greca" avvince fino al tragico epilogo, mettendo in luce le sfumature del dolore umano. Sofferenza che Kim Ki-duk ha letto nel volto della Madonna della "Pietà" di Michelangelo che ha sedotto il regista durante le sue visite a Roma. "Ho visitato due volte il Vaticano dove ho potuto ammirare il capolavoro di Michelangelo. Mi riferisco all'abbraccio della Vergine Maria al proprio figlio, l'immagine di questo abbraccio - ha spiegato - che mi sono portato dentro per tanti anni era l'abbraccio all'umanità nella sofferenza, nella condivisione del dolore. Per questo l'ho scelto come titolo del mio film".

2 commenti:

  1. ha vinto!
    come prevedevo!
    devo dar credito al mio intuito (o sesto senso o sens du cailloux)...

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  2. Mi dicono che sia un'opera davvero riuscita. L'andrò a vedere.Un grazie al tuo intuito. Una bussola in mezzo al mare.

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