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lunedì 16 luglio 2012

Chi mi ricorda, io lo ricordo



ZIKR – IL METODO SUFI SEGRETO DELLA GUARIGIONE
Le sette fasi di ascesa spirituale Sufi, Cristiana e nella mistica Indù


Stadi
Stadi (Haalat) nel Sufismo
Castello Interiore di Santa Teresa d’Avila
Tappe Kundalini nello Yoga
Generale
Farid al-Din Attar
Tappe
Valli
Dimore
Chakra
1
Servizio (Ubudiyat)
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Devozione
Muladhara (Coccige)
2
Amore (Ishq)
Amore
Purificazione
Svadhistana (Vertebra sacrale)
3
Rinuncia (Zuhd)
Conoscenza
Sincerità
Manipura (Ombelico)
4
Conoscenza (Ma’rifat)
Distacco
Trasformazione
Anahata (Cuore)
5
Estasi (Wajd)
Unità
Santità
Vishuddha (Torace)
6
Verità (Haqiqat)
Stupore
Santificazione
Ajna (Pituitaria)
7
Unione (Wasl)
Annientamento del sé
Unione Mistica
Sahasrara (Corona)

Chi mi ricorda, io lo ricordo.
Santa Pelagia di Diveevo, Oblast

L’età, i cambiamenti dello sfondo emotivo e l’attività fisica cambiano sia il ritmo della palpitazione cardiaca sia della respirazione, e modificano il tono del sistema vascolare e muscolare, nonché il lavoro degli organi interni. Il ritmo del cuore è un buon indicatore della condizione della persona. Pertanto, è importante tener conto dei cambiamenti e comprenderli, come pure conoscere il vostro ritmo individuale. Per questo scopo, bisogna osservare le pulsazioni nei diversi momenti della giornata, prima e dopo gli esercizi fisici e respiratori. I Sufi credono che l’uomo possa ascoltare il battito del cuore non solo dal polso, ma anche i ritmi del suo corpo in determinate aree (zikr) dell’organismo. Così, le variazioni ritmiche si riflettono in ogni zona. Queste zone sono cinque e rappresentano i cinque zikr :
  • Sultano (“il reggente supremo”);
  • Akhfa (“la zona nascosta”);
  • Sirr (“l’area segreta”);
  • Makad (“la sede”);
  • Markab (“lo strumento di movimento”).
Ogni malattia è in qualche modo legata ad una particolare zona del corpo. Queste zone i Sufi le chiamano zikr, poiché ciascuna di esse è connessa alla pratica del ricordo (è la traduzione della parola “zikr”). A volte, i ricercatori confondono i seguenti significati del termine zikr: metodi pratici d’armonizzazione corporea, zone del corpo o pratica spirituale Sufi esercitata nel mondo intero. Tutto quanto anzidetto per i Sufi possiede una natura divina, ma per semplicità questi zikr dell’organismo li chiamerò zone, mentre alcuni zikr nascosti li denominerò traiettorie energetiche; invece, la pratica di collegarsi alla divinità suprema la nominerò zikr. Ancora una volta, voglio ricordare che per il Sufi tutte queste accezioni sono zikr.
Zikr Sultano Questa zona è responsabile degli organi sensoriali (vista, udito, gusto e olfatto) per il discorso. La vista porta la maggior parte d’informazioni provenienti dal mondo. Gli scienziati hanno dimostrato che quando un fascio di luce cade sugli occhi, la sensibilità generale diminuisce. Una delle funzioni principali della vista è il controllo del pericolo. Essendo la vista utilizzata nella sua più ampia estensione attraverso la televisione, i giornali, i libri e altri strumenti visivi, gli altri canali sensibili non sono sviluppati. Il significato della meditazione consiste proprio nel ridurre il ruolo della vista, ed in solitudine e al buio è preferibile risvegliare la sensibilità d’altri zikr, d’altre zone, per armonizzare le condizioni generali. Le malattie oculari sono all’inizio provocate per il sovraccarico dello zikr Sultano: una lunga percezione d’episodi indesiderati, i litigi tra i genitori, gli sguardi cattivi dei compagni di classe, il lavoro mentale troppo prolungato, ecc… La terapia oculare della tradizione Naqshabandiyya non si è mai dedicata al rafforzamento dell’occhio, ma all’armonizzazione di tutto il sistema zikr, in altre parole alle zone del corpo umano. Chi ha inventato gli occhiali, era guidato probabilmente da buone intenzioni, così rivolgiamo un saluto a tutti coloro che lavorano nel campo dell’ottica. La scelta del lettore consiste in questo: o aiutare gli ottici o non aiutarli.
Zikr Akhfa (controllo) La parola “Akhfa” significa “zona nascosta” o, “cancelleria segreta”, che è più vicina alla comprensione europea. Questa zona si occupa responsabilmente delle azioni dell’organismo. Si estende dalla fossa giugulare (alla base del collo) fino al plesso solare (processo xifoide).
Zikr Sirr La traduzione di questa parola è “area segreta”. La terza zona si estende dal plesso solare fino al vertice della rogatina sotto l’ombelico (dito indice e medio sollevato in segno di vittoria, questa rogatina è il vertice della V che forma un triangolo con due dita, l’indice ed il medio. I polpastrelli delle due dita si trovano all’altezza dell’ombelico). Questa è una “rogatina”. Questa zona si associa all’autostima ed è legata all’attività intestinale e del fegato.
Zikr Makad Questa zona si estende dalla fine della zona precedente – la ragotina sotto l’ombelico – fino al ginocchio compreso. È responsabile della potenza dell’area inguinale. Psicologicamente, essa rispetta il corpo umano.
Zikr Markab L’area Markab è responsabile per l’articolazione della caviglia, e per il movimento del corpo. Tutte le micosi (malattie fungine), la comparsa dei dolori ai piedi e così via, appaiono in questa zona.
Adesso, dopo aver studiato il significato d’ogni zona, stabilite quale area dovete ripristinare. In sostanza, sarete in grado di eseguire il ripristino grazie al capitolo sulle traiettorie energetiche. Per l’armonizzazione totale dell’organismo, si raccomanda l’apprendimento di uno degli zikr Sufi più usati, lo zikr attorno al proprio asse.
Lo Zikr attorno al proprio asse  Solo all’uomo due forme specifiche di movimento energetico sono inerenti: in linea retta e a spirale simultaneamente. Esse creano una certa vibrazione nel corpo, volta al risanamento. Questa vibrazione contribuisce allo sviluppo dell’intuizione. Eseguiamo l’esercizio seguente, che è stato creato dai Sufi, diverse centinaia d’anni fa. Fino a poco tempo fa, questa pratica era nascosta ai non iniziati, ma la situazione ora è cambiata. Haji Ibrahim (possa Dio accordargli una vita lunga), il Pir (il maestro dei maestri) della fratellanza Naqshabandiyya, in seguito ad una visione interiore, comprese che era il momento di infrangere il segreto della rotazione Zikr attorno al proprio asse. Per i moderni Sufi, nessun segreto dovrebbe impedire la guarigione di una persona, poiché l’uomo deve essere sano per glorificare Dio e lavorare per amor Suo. Per padroneggiare questo Zikr, bisogna acquisire disciplina e costanza.
La preparazione Prima della parte principale dello zikr, è necessario, stando in piedi, dondolarsi un po’ da un lato all’altro, avanti e indietro. Poi, ci dondoliamo facendo un cerchio: la nuca è come se scrivesse un ovale, e la persona stessa ricorda un imbuto con l’apice ai piedi. Soltanto dopo una libera rotazione armoniosa, passiamo alla parte principale, in pratica all’esecuzione dello zikr.
La parte fondamentale dello zikr Eseguire lo zikr attorno al proprio asse esattamente. La schiena è dritta. I piedi sono uniti. Questa postura è simbolicamente associata alla cifra 1. Il numero uno rappresenta l’integrità e l’unicità, la salute e l’autostima. Il corpo dondola un po’. L’attenzione si concentra sulla sensazione d’integrità dell’organismo. Dopo qualche tempo, l’ampiezza dell’oscillazione aumenta leggermente. La testa descrive un piccolo cerchio attorno al suo asse. Il corpo compie dei movimenti circolari. Esteriormente sembra che siamo sul posto, ma al nostro interno sentiamo che creiamo un “imbuto”. Si ha una sensazione generale di dondolio più interiore che esteriore. Permettete alla vostra attenzione di concentrarsi sul pollice e sull’indice del piede sinistro. Immaginate che il pollice sia incollato al pavimento. La linea immaginaria lungo la gamba sinistra simboleggia l’asse del cuore. Proprio attorno ad essa adesso ci muoveremo.
Alzate un po’ il piede destro e colpite col tallone la superficie del pavimento. Non bisogna farlo troppo forte. Fate alcuni tentativi fino a sentire la vibrazione attraverso il corpo dal basso all’alto: dai talloni alla sommità del capo e sopra di esso. Se sentite uno sforzo eccessivo, significa che bisogna ancora lavorare. Le sensazioni devono essere piacevoli, si deve percepire un solletichio sul corpo intero. Questa vibrazione solleva leggermente il corpo, ma il piede sinistro non si stacca dalla superficie. Ricordiamoci che il nostro alluce del piede sinistro è come se fosse incollato al pavimento!
Se sentite qualche tipo di vibrazione, muovetevi in senso orario attorno all’asse del cuore.
La vostra attenzione è rivolta all’area del cuore, i pensieri bisogna fermarli e sentire una pace assoluta.
Il concetto di zikr significa anche il ricordo del nome di Dio nel cuore. Immaginate qualcosa di sublime, scintillante. Respirate liberamente. Ascoltate le sensazioni del corpo. Quando padroneggerete questo complesso di movimenti, dovrete compierli ad occhi chiusi. In tal modo, il concetto rimarrà fissato nel corpo e così svilupperemo la sensazione del movimento corporeo. Ricordiamo il principio: “Dov’è posta l’attenzione, là si dirige l’energia.”
Questo massima è semplice da ascoltare, ma non da applicare. Non tutti possono fare i movimenti in modo appropriato e immediato. Dopo aver fatto un paio di giri, leggete ancora una volta attentamente la descrizione dello zikr, immaginate in dettaglio i movimenti del corpo ed eseguite l’esercizio di nuovo.
L’intuizione è una percezione interiore, una conoscenza interiore, necessaria per procedere. Questa sensazione riguarda l’organismo intero, e non solamente la conoscenza razionale. Compiendo questo zikr, non soltanto eseguite il massaggio originale energetico corporale, ma anche sviluppate la capacità di ascoltare i consigli del corpo, che sa ciò che vuole e come operare. Eseguendo lo zikr, “scolleghiamo” la testa. Se vi dondolate, non potete rimanere in equilibrio; se in qualche modo saltellate sullo stesso posto durante l’esecuzione dello zikr attorno all’asse, allora c’è ancora molto da lavorare. Se sul lato sinistro provate disagio, significa, che fate qualcosa di sbagliato. Per sfortuna, un articolo non permette all’autore di suggerirvi personalmente qualcosa. In questo campo l’istruttore è necessario. Se non si ha la possibilità di partecipare ai corsi, si prega di leggere attentamente le norme d’esecuzione, ascoltare il corpo e seguire il suo ritmo. Ricordate l’antico detto: ”Chi conosce sé stesso, conosce il suo Signore (Dio)”.
Nella vita quotidiana spendiamo un sacco d’energia per le cose esteriori, insignificanti. I metodi dei Sufi antichi si volgevano proprio alla creazione dell’armonia interiore, con l’aiuto di Dio. Perfezionandosi nell’esecuzione dello zikr, creiamo la vibrazione lungo l’asse “tallone – sommità del capo”. La vibrazione meccanica è assolutamente inutile, il sobbalzo vuoto dell’organismo può anche essere dannoso se è fatto frequentemente. Dovete sentire le vibrazioni a livello energetico. Qualcuno le compara alla sensazione del risveglio mentre una persona si stira, altri alla sensazione della “pelle d’oca.” Trovate l’immagine originale, il nome adatto per questa vibrazione. Nella parte superiore del cervello sono concentrate le zone attive di tutti gli organi del corpo umano, lo conferma anche la scienza moderna. La vibrazione attiva queste zone. Chi sa come migliaia d’anni fa è stata trovata questa relazione? I moderni sistemi diagnostici e computerizzati dello stato di salute, possono rilevare esattamente i cambiamenti dell’attività di queste zone durante l’esecuzione dello zikr. Con l’aiuto dello zikr ci sono dei cambiamenti positivi, ma come conservarli? Uno dei metodi migliori è la meditazione prima di dormire, poiché consolida l’originale benessere. Addormentandosi, un uomo a livello inconscio prova delle sensazioni piacevoli che allungano armoniosamente la durata del suo stato dopo il risveglio.
La procedura dello zikr ripristina l’aura della persona. La stessa parola “aura” è tradotta come “soffio”. Questo soffio può essere effettivamente percepito compiendo lo zikr intorno al proprio asse, come se una brezza sfiori il vostro viso.
Zikr aperto
Lo zikr yassavi proviene dal nome di Ahmad Yassavi, questo zikr è una pratica Sufi molto antica. La sua tomba è ancor oggi oggetto di pellegrinaggio per i musulmani di tutto il mondo che la compiono due volte l’anno. Quindi, adesso conosceremo il cosiddetto zikr formale. Lo chiamano anche zikr aperto o ad alta voce. Durante la fase preparatoria, eseguiremo lo zikr lungo un piccolo cerchio: nel corso degli 11 colpi descriveremo una circonferenza attorno al proprio asse. Gli occhi sono socchiusi, la respirazione regolare, ritmica. Ripetiamo gli esercizi preparatori. Una ripetizione è fatta eseguendo un gran cerchio: 33 passi li eseguiamo dal lato destro in senso antiorario, e 11 passi attorno al proprio asse in senso orario. Si ritiene che sia necessario fare circa 8 ripetizioni (33 + 11). Le ripetizioni sono compiute seguendo una velocità mediocre. È meglio eseguire quest’esercizio facendo un gran cerchio di 11 persone e ponendo 1 altra persona al centro della circonferenza (per un totale di 12 persone). La persona che è dentro al cerchio conta, e mentre ruota attorno al suo asse ad occhi aperti dà 11 colpi al passaggio del cerchio, frattanto la sua attenzione è concentrata sul fegato. Poi, sempre colui che è all’interno del cerchio dà 11 colpi ad occhi chiusi ponendo l’attenzione sull’area del cuore.
Vi abbiamo descritto lo zikr aperto per gli interessati alla pratica del Sufismo. Invece, chi legge questo libro solo per guarirsi, può non leggerlo.
Zikr nascosto Se lo zikr aperto è comparabile convenzionalmente alla ginnastica, lo zikr nascosto è simile alla meditazione. I Sufi della mia linea, la Naqshabandiyya, praticano proprio lo zikr nascosto o silenzioso. Questa caratteristica è specifica di quest’indirizzo Sufico. Lo zikr nascosto o silenzioso, è un dono offerto alla gente dai Sufi della linea Naqshabandiyya, che è una via unica di armonizzazione delle sfere spirituali e fisiche della vita, la quale dona un’esperienza indescrivibile delle relazioni con l’Altissimo.
Zikr nascosto 1 Inspirazione – espirazione nell’area del plesso solare. Inspirazione – espirazione nell’area del cuore. Inspirazione – espirazione nell’area del rene sinistro, del rene destro, del fegato, del plesso solare.
Generiamo un sentimento di riconoscenza, gratitudine e ammirazione nell’area del plesso solare. Inspiriamo normalmente, ma quando espiriamo lo facciamo dalla zona del cuore. Inspiriamo normalmente, ma quando espiriamo lo facciamo tramite la regione del rene sinistro. Inspiriamo normalmente, ma quando espiriamo spostiamo le nostre sensazioni nell’area del rene destro. Inspirando solleviamo le sensazioni di riconoscenza, gratitudine e ammirazione nella regione del fegato, espiriamo dalla zona del plesso solare. Zikr nascosto 2 Zikr nascosto del plesso solare – fossa giugulare – plesso solare – cuore – rene sinistro – fegato – rene destro.
Gli zikr sono associati a tutte le funzioni vitali dell’organismo. La respirazione, per esempio, è percepibile in ogni zona. Le dita corrispondono ai cinque zikr e anche ai cinque organi sensoriali. Il sesto senso, l’intuizione, si trova tra le dita.
In Asia Centrale amano molto il pilaf e lo mangiano con le mani. L’assaggio del pilaf inizia prima di giungere alla bocca, cioè avviene quando le dita sentono il suo calore, il naso odora il profumo straordinario del piatto e l’odore è percepito dai sensi delle dita. Con nessuna posata tipica Europea è possibile gustare questo piatto. Il pilaf, mangiato con l’aiuto del cucchiaio o della forchetta, è un pilaf parziale, che ha perso il suo gusto completo. A differenza dei chakra yogici, lo zikr non si connette alla colonna vertebrale. I componenti dell’organismo: sangue, stomaco, organi del corpo, ecc… sono più o meno indipendenti e non si sottomettono agli ordini “Divini”. Lo stesso si può dire per i componenti “immateriali” del corpo: le idee, i valori, i sentimenti. La persona stessa quando si trova in una situazione spiacevole non ne comprende le motivazioni. Un proverbio russo dichiara “il diavolo ti aiuta, il diavolo te lo fa pagare” (in Puglia si direbbe “il diavolo la fa, il diavolo la scopre.”). Una volta turbata l’armonia, ogni organo comincia “a dichiararsi” (la sua infermità). Dopo qualche tempo inizia la malattia. Con le tecniche Sufi armonizziamo l’intero organismo. È possibile conoscere altri tipi di zikr nel capitolo sulle traiettorie d’energia.
La preparazione del lavoro con la zona Sultano L’esecuzione dello zikr Sultano favorisce la normalizzazione, l’attivazione e la sincronizzazione dell’attività degli emisferi destro e sinistro del cervello. Quest’esercizio ottimizza la funzione visiva, le terminazioni nervose che appartengono agli occhi e migliora il funzionamento del cervello. Inoltre, quest’esercizio migliora il coordinamento dei movimenti, attiva le orecchie e stabilizza l’attività dell’apparato vestibolare.

  Una volta ritornavo con il mio amico Muhsin Khan da Kokand a Dzhizak via Tashkent. Un amico di Muhsin Khan di nome Rustam Abid, che era un giornalista ed un sensitivo, mi propose di andare nell’area Bahmansky (???) poiché v’erano molti fenomeni straordinari. Per esempio, in questa località c’è un luogo in montagna in cui si osservano spesso dei fenomeni atmosferici straordinari. È una strana zona. Per qualche ragione sconosciuta, tutti gli animali domestici scomparsi dai villaggi circostanti, prima o poi arrivano lì. Raggiungemmo dopo un lungo viaggio la nostra meta in auto, ma un paio di chilometri prima che la strada terminasse, un fiume ci bloccava il passaggio. Era necessario lasciare la macchina e continuare il nostro viaggio a piedi. Quando raggiungemmo il luogo, era già notte. Nel cielo c’era una gran quantità di stelle, ma oltre a loro brillavano alcune strane luci simili a stelle. Se le facevi un segnale con una piccola torcia, queste luci scintillavano rispondendoti. Dopo qualche tempo, si verificò un fenomeno insolito: qualche decina di queste strane luci si erano spostate formando un circolo stellare; ma Muhsin Khan aveva ripreso tutto con una videocamera. Il fenomeno di stelle e di luci si prolungò per circa mezz’ora. Era già tardi ed era tempo di ritornare alla macchina. Quando tornammo indietro, la macchina non la trovammo al suo posto, sebbene avessimo ripercorso lo stesso tragitto. L’auto, che era stata abbandonata vicino al fiume, si trovava lontano. Nonostante i nostri sforzi, non trovammo nessuna traccia delle ruote della vettura sul terreno. Tornando a Tashkent, in casa di Muhsin Khan provammo a rivedere ancora una volta i movimenti delle stelle e delle luci catturati sulla pellicola, ma invano perché il film era vuoto. La natura e l’essere umano hanno molte opportunità manifeste e nascoste, sebbene parecchie volte l’uomo le impedisca di rivelarsi. È necessario fare attenzione alla propria interiorità, stupirsi e gioire di sé stesso, comprendersi e rianimarsi completamente nel proprio interno. Nessuna bellezza esteriore, nessun elegante “imballaggio” può aiutare se si è scuri e sordi interiormente. Lo zikr è una grande opportunità per la conoscenza e la comprensione di sé stessi. È l’occasione per aprirsi a qualcosa di nascosto che riempie la vita di significato, portando salute e prosperità. Il segreto totale dello zikr si compie solo se si vive nel presente, al posto di pensare ai vantaggi che esso porterà nel futuro. Se pensate al futuro, sarete simili ad un uomo che registra la danza delle stelle su una videocassetta, invece di godere questa danza qui e ora. Di solito, l’attenzione principale durante l’esecuzione dello zikr è diretta alla regione del cuore e del fegato. Ma è anche consentito fare attenzione alle aree che necessitano di cure, alternandole alle aree del cuore e del fegato. È necessario effettuare lo zikr almeno una volta la settimana. In Asia Centrale si esegue ogni Venerdì. L’organismo della persona è diviso in parte sinistra e destra. È una delle ragioni della sua scontentezza quando, metaforicamente parlando, l’occhio destro diventa il nemico del suo occhio sinistro. Una divisione simile è condizionata dalla disposizione degli organi (il cuore si trova soltanto nella parte sinistra). Secondo la dottrina Sufi, nella zona sinistra si accumulano le emozioni e le esperienze negative. Se questa parte predomina eccessivamente, è infranta l’integrità dell’organismo, il suo nucleo interiore collassa. La procedura dello zikr ha lo scopo di armonizzare l’uomo, e grazie ad esso il suo lato sinistro si attiva. Questa parte è un po’ più lontana dall’asse del corpo, pertanto gli organi che sono più lontani, causano problemi. Per questo motivo, si raccomanda ai mancini occasionalmente di mangiare, scrivere e lavarsi con la mano destra; e ai destrorsi, al contrario, di usare la sinistra. Lo zikr è un rito del ricordo Divino, dunque, alla sua esecuzione partecipano le parole. Così come un discorso può essere suddiviso in verbale (usando le parole) e non-verbale (tramite mimiche, gesti, intonazioni, posture, tono della voce e così via), ugualmente si possono classificare le parole che partecipano all’assolvimento dello zikr.
Lo zikr è un dialogo col Dio interiore.
Lo zikr è un dialogo col Dio circostante.
Lo zikr è un dialogo col Dio altrui.

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