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venerdì 8 marzo 2013

soleluna: come diventare finalmente follemente folli



Solitamente sono estroversa e 'caciarona', ma ho spesso bisogno di ritirarmi, di stare da sola e di trovare il modo di riappacificare tutti gli inquilini del condominio, di ascoltarli, di onorarli ... e questo non si può fare quando si è sempre 'nel mondo'...
Ho bisogno di avere i miei tempi, i miei spazi...
Vorrei fare mille cose... Sono insaziabile, insaziabile di esperienza e di conoscenzza...come se non avessi mai abbastanza tempo**, vorrei correre verso la meta... ma la meta poi spero sia ancora lontanissima e lunghissima per me, perchè ho capito che la vera meta è la morte*...una morte a cui arrivare in piena consapevolezza, la consapevolezza di aver fatto il percorso che collima con quello che il nostro diamon aveva deciso per noi, ma il bello è assaporare il viaggio e nel viaggio c'è la vita, che spesso nei momenti del quodidiano sono automatici, inconsapevoli, ed è solo un sopravvivere, ma nel viaggio ci sono anche attimi di consapevolezza che comprendono anche le soste e in questo stato dello 'stare' ci appaiono sprazzi di verità perchè sono vive, sono delle vere benedizioni.
Voglio vivere di attimi di consapevolezza...da attore e non da comparsa...dentro questo film che mi sono creata...con le persone di cui mi sono circondata... con le emozioni che mi suscittano...per arrivare ad esercitare la piena volontà del mio essere, per crescere, cioè per scendere sempre di più fino a riscoprire l'umiltà del dono d'amore inconddizionato, per arrivare alla libertà del non attaccamento, alla piena autonomia...alla mia divinità.

*La vera meta non è il risveglio o l'illuminazione...ché quelle si trovano -prima o poi- lungo il cammino, ma non bastano: occorre avere la morte per compagna ed imparare anche a colloquiare con lei, a ballare con lei a rendercela amica e sorella.
**Naturalmente quando mi esprimo, sono ancora soggetta a parlare in termini di Kronos, quindi nel senso di avere un tempo davanti a me...ché quando siamo davvero nella consapevolezza dell'hic et nunc, ci troviamo già nel Kairos quindi in quel non tempo/no luogo, in quell'altrove che è qui... laddove tutto è fermo ed è già compiuto e dove tutto è moto dove tutto si crea e si compie in eterno. Ivi dimora la santa riconciliazione.

"In ultima analisi contiamo solo in virtù dell'essenza che incarniamo, se non la realizziamo, la vita è sprecata." (C. G. Jung)

***
«La vita vola via come un sogno e spesso non riesci a far nulla prima che ti sfugga l’istante nella sua pienezza. Per questo è fondamentale apprendere l’arte del vivere, tra tutte la più ardua ed essenziale. Colmare ogni istante di un contenuto sostanziale, nella consapevolezza che esso non si ripeterà mai più come tale»


 
Sole e luna sono simboli dell'alchimia del vostro essere. La luna indica il femminile che esiste dentro di voi; il sole indica il maschile. La luna è l'intuizione; il sole la ragione. La luna è yin; il sole è yang. La luna è la pace, il silenzio; il sole è energia, vitalità. La luna è morte, sogno, immaginazione; il sole è risveglio, vita, logica. Quando la luna e il sole si incontrano dentro di te, vivi un'esperienza straordinaria: sperimenti l'unione dell'unicità, la unio mystica. Quella è la meta di tutti i mistici: l'incontro interiore del sole e della luna. Questo è il vero incontro dell'uomo e della donna.

Il sesso è una piccola morte, e proprio per questo è in grado di donare gioia. Per un istante ti perdi, e quell’istante è l’orgasmo. In quell’istante sei pura energia, che vibra e pulsa. Senza centro, senza un ego. Esci da te stesso, diventi vasto, immenso. Non sei più separato dall’altro, e questo ti dona una grande gioia, sebbene il tutto duri un solo istante. Dopo cadi in una profonda frustrazione, perché quell’attimo è stato fugace, e desideri poterlo rivivere. E ogni volta tocchi un culmine, una vetta assolata, ma solo per ripiombare in un’oscurità profonda, nell’abisso. Stava accadendo qualcosa, ed è accaduto senza che tu riuscissi a coglierlo, ed è già perduto. Per questo il sesso è la più grande delle seduzioni e la più grande delle frustrazioni. La via del Tantra coniuga sessualità e spiritualità: ti completa, elimina quel senso di frustrazione che ti lascia eternamente inappagato. L’attitudine tantrica rispetto al sesso si fonda, sul presupposto che non è un bisogno, ma un’esperienza cosmica, una liberazione, un ritorno alla nostra realtà suprema, una delle più alte forme di meditazione. Nel nostro mondo accade esattamente il contrario: non si sa più amare, si gode solo della conquista, si fa l’amore per dimostrare la propria potenza, per avere una conferma del proprio fascino, per gratificare il proprio ego. Il tantra invece afferma che il sesso offre un istante di assenza dell’ego, di assenza di tempo, un istante di meditazione. La meta è divenire follemente folli, sino a fondersi con la natura suprema: la donna scompare in quanto donna e diviene una soglia sull’assoluto, l’uomo scompare in quanto uomo e diviene una soglia sull’assoluto.  (Osho)

Quando riconosciamo che siamo uno spirito incarnato in un corpo umano e che è così per tutti,capiamo allora che il nostro corpo è sacro e che la sessualità è assai più di un semplice mezzo per raggiungere il piacere: è un atto sacro.  (Sobonfu Somé )

Tutte le culture di tutti i tempi, che non hanno accettato il sesso come  atto naturale, quindi biologico che deve diventare sacro attraverso un percorso spirituale, senza condannare sia il primo perchè privo di spirito, sia il secondo perchè atto supremo e libero, sono culture che hanno sempre sprofondato nella volgarità, la pornografia e  tradimenti nascosti colmi di remore e sensi di colpe. Questo il frutto di chi non riconosce la legge universale, perchè tutto ciò che è puro e viene represso prima o poi si manifesta in maniera perversa e spesso con parvenze moralistiche. Il Tantra è la via di riscoperta di queste dimensioni perse e smarrite.

"L'Alchimia è volutamente ermetica perchè tu, nel tentativo di svelare l'arcano,
t'inoltri nell'esperienza realizzando in te stesso l'Opera"

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