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lunedì 1 ottobre 2012

tensegrità


“The art of dreaming is the art of attention.”don Juan Matus

foto tratta da curiosidelmare


La tensegrità è una pratica che ha le sue origini nei "passi magici", antichi riti sciamanici praticati dalle donne e dagli uomini sciamani del Messico precolombiano. È stato l'etnologo e scrittore Carlos Castaneda, il controverso padre del neosciamanesimo, a coniare il termine e a diffondere la disciplina prima negli Stati Uniti e poi in tutto l'Occidente. Passi magici: da Don Juan Matus a Carlos Castaneda I "passi magici" sono dei riti sciamanici che consistono in una serie di movimenti, posizioni del corpo e respirazioni. Secondo la tradizione, si erano rivelati agli sciamani Toltechi attraverso i sogni. Gli sciamani si resero presto conto della portata della scoperta. I movimenti permettevano di raggiungere un profondo stato di benessere psicofisico e di potenziare enormemente la capacità di percezione: da qui, il nome "passi magici". Nel corso dei secoli, i passi hanno fatto parte del bagaglio di conoscenze trasmesso ai neofiti durante il lungo apprendistato sciamanico. Fu così che li imparò don Juan Matus, il nagual ("guida spirituale") che introdusse Carlos Castaneda e altri tre discepoli a questa antica forma di elevazione della conoscenza. Il rito sciamanico della tensegrità La tensegrità è la versione moderna dei passi magici, che Castaneda ha rielaborato trasformandoli da pura pratica iniziatica a esercizi adatti a tutti, per migliorare la salute del corpo e della mente. Il termine – composto dalle parole "tensione" e "integrità" – è preso in prestito dalle teorie architettoniche di un ingegnere e architetto che Castaneda conosceva e apprezzava: Richard Buckminster Fuller. La tensegrità è lo stato di equilibrio tra la tensione e il rilassamento. In particolare, secondo Castaneda e i suoi seguaci, favorisce l’interazione tra la tensione e il rilassamento dei tendini e muscoli del corpo. I passi sono una lunga sequenza composta da sei serie di movimenti, eseguite tenendo le gambe divaricate all'altezza delle spalle e le ginocchia leggermente flesse. Anche le braccia sono rilassate, mentre devono lavorare i muscoli della schiena. Particolare attenzione viene data al respiro, per cui nelle sessioni di tensegrità si insegnano le tecniche di respirazione che consentono di inspirare ed espirare in profondità. Come dice il nome stesso, nella tensegrità si basa sull'alternanza di contrazione e rilassamento dei muscoli della zona interessata. La tensegrità è diffusa e praticata anche in Italia. Tra le associazioni che si richiamano agli insegnamenti di Castaneda, troviamo Il Cerchio Sciamanico, che nel suo sito illustra con molta chiarezza i fondamenti della tensegrità. È collegata alla Cleargreen, casa editrice che finanzia e organizza seminari e corsi sulla tensegrità di Carlos Castaneda. E se volete vedere come si svolge una sessione di tensegrità, non dovete fare altro che digitare la parola – o il suo equivalente inglese, tensegrity – su YouTube. praticare Tensegrity® significa adattare alla nostra energia, l'energia del sole e delle stelle, dell'aria, dell'acqua, della terra e dei suoi abitanti in modo tale da supportare l'integrità interdipendente della comunità che siamo, come esseri individuali e collettivi. Gruppi di pratica di Tensegrità  (I gruppi italiani si riuniscono in case private e i relativi contatti sono disponibili nella sezione italiana del sito ufficiale www.castaneda.com) L'antropologia accademica non è, tuttavia, il principale interesse di Castaneda, che preferisce dedicarsi all'insegnamento spirituale. Negli anni 1970 afferma di avere incontrato di nuovo Don Juan Matus e ne nascono ulteriori volumi. Più tardi si apprende – da Castaneda – che Don Juan è morto, ma ne rimangono in circolazione tre discepole – Carol Tiggs, Florinda Donner-Grau (1944-1998) e Taisha Abelar (†1998) –, che collaborano con l'antropologo. Negli ultimi anni precedenti alla morte, che lo coglie nel 1998 a Westwood (California), rielabora il suo insegnamento sotto il nome di "Tensegrità". Il nome indica la versione rielaborata di alcuni movimenti chiamati "passi magici" che sarebbero stati sviluppati dagli sciamani messicani fin dall'epoca precolombiana. Gli sciamani – pur non essendo in grado di elaborare teoricamente quello che intuitivamente percepivano – si rendevano conto che nell'universo esiste un grande flusso di energia, che normalmente è trasformato in dati sensoriali e crea il mondo della vita quotidiana così come noi lo conosciamo. Gli stregoni erano capaci di "vedere", cioè di cogliere l'energia direttamente, quindi di percepire gli stessi esseri umani come sfere luminose e campi di energia. In ogni persona umana si "vede" così una zona d'intensa luminosità all'altezza delle scapole, dietro la schiena, chiamata "punto di assemblaggio", dove convergono miliardi di campi di energia. Nel "punto di assemblaggio" avviene propriamente la trasformazione dell'energia in dati sensoriali e anche l'interpretazione di quegli stessi dati. Durante il sonno, il "punto di assemblaggio" si sposta dalla sua posizione e maggiore è lo spostamento, più singolari diventano i sogni. Gli sciamani sviluppano l'arte del sognare, cioè la capacità di spostare volontariamente il "punto di assemblaggio" fino a "vedere" l'energia e i suoi campi in forma di filamenti luminosi, molto al di là dei normali processi cognitivi, accedere a campi di energia diversi da quelli abituali, interpretarli diversamente, raggiungere livelli di consapevolezza infiniti. In questo stato, lo stregone sviluppa stati superiori di coscienza, agilità e benessere. Nello stato di veglia, è possibile ritrovare quanto si è conquistato tramite l'"arte del sognare" eseguendo certi movimenti del corpo, i "passi magici". La "tensegrità" – che implica tensione e integrità – insegna i passi magici, trasmessi in Messico di sciamano in sciamano, agli uomini e alle donne di oggi.
Castaneda non ha fondato un movimento e meno ancora una religione, ma sono nati nel mondo numerosi gruppi di pratica. Il maestro insegnava peraltro che per ricevere i benefici dei passi magici non è, a rigore, necessario praticare in un gruppo. Ci sono persone, e anche passi, che è preferibile sperimentare individualmente. Questo non significa che i discepoli di Castaneda non abbiano una cura particolare per l'integrità del pensiero del maestro. I gruppi non autorizzati sono denunciati come "parassiti" e la società cui l'antropologo ha lasciato in eredità i suoi diritti d'autore, la
Cleargreen Incorporated, ha anche promosso diverse cause legali.  La morte – presentata dai discepoli come una "partenza" percepita dal maestro "con piena consapevolezza" –, che è stata annunciata solo due mesi dopo, non ha fatto cessare le polemiche. In particolare, fin dal 1976, uno psicologo, Richard De Mille (1922-2009) e un antropologo, Hans Sebald (1929-2002), hanno attaccato il valore scientifico delle opere di Castaneda e messo in dubbio che Don Juan Matus sia mai esistito. La moglie divorziata di Castaneda, Margaret – impegnata in una causa per l'eredità contro la Cleargreen – ha confermato questi dubbi. Essi, peraltro, non sembrano scuotere decine di migliaia di praticanti in tutto il mondo, per i quali gli insegnamenti di Don Juan – alla cui esistenza, comunque "credono" – in ogni caso "funzionano" e meritano quindi di essere praticati. Cleargreen è stata fondata nel 1995 sotto la guida dei quattro studenti di don Juan - Carlos Castaneda, Taisha Abelar, Florinda Donner-Grau e Carol Tiggs - con lo scopo di organizzare i seminari, le lezioni e le pubblicazioni sull'arte di Tensegrity®: la pratica moderna di essere che don Juan insegnò ai suoi studenti. Don Juan era l'erede di un lignaggio di veggenti o sciamani che ebbe inizio nel Messico dei tempi antichi, e la cui meta era ciò che egli chiamava “libertà di percezione.” Cleargreen sovrintende una comunità internazionale di gruppi di pratica di Tensegrity®, offre corsi web che raggiungono oltre trenta paesi, e sta adesso portando avanti un programma internazionale di addestramento all'insegnamento di Tensegrity®. Nel contesto di Tensegrity®, lo sciamanismo si riferisce ad un approccio alla vita quotidiana in cui prende in considerazione che:
  1. Il mondo in cui viviamo, e le circostanze quotidiane, sono straordinari, e servono come arena per la nostra consapevolezza che si risveglia. Gli animali, le piante, gli alberi le rocce, gli elementi, i pianeti e le stelle sono senzienti e insieme agli esseri umani, creano un tessuto interattivo di coscienza. Possiamo connetterci a quel tessuto qualunque sia il nostro ambiente - una piccola città, una città grande, la campagna, ecc. Possiamo rivolgere lo sguardo al cielo, notare il movimento delle nuvole, i cicli e le stagioni della terra e delle stelle. Gli ingredienti che possono aiutare ad aumentare la nostra consapevolezza si trovano nella nostra vita quotidiana - il nostro lavoro, la famiglia, le relazioni, i suoni, i le fragranze, tessuti ed esperienze che si trovano di fronte a noi ora.
    Possiamo utilizzare gli strumenti della nostra tecnologia per comunicare in una certa maniera, e poi metterli da parte per essere presenti all'esperienza immediata, così non ci riempiamo di informazioni decontestualizzate piuttosto che di saggezza.
  2. Un mondo invisibile di esseri senzienti o consapevolezze chiamate seconda attenzione pervade o esiste accanto al nostro.
  3. Possiamo integrare la visione espansa della seconda attenzione per una consapevolezza e uno scopo più grandi nella nostra vita di ogni giorno attraverso:
    1. lo sforzo continuo di essere consapevoli di sé stessi, degli altri e del mondo, e;
    2. l'integrazione del sé - che include il corpo fisico e la sfera luminosa di energia che fluisce attraverso e intorno ad esso - e ciò che don Juan chiamava il corpo di sogno, o il corpo energetico: la nostra sfera gemella, composta interamente di energia.
          La nostra esperienza del mondo è un'interpretazione, che può cambiare. Carlos Castaneda diceva che Tensegrity® potrebbe essere considerata una pratica di ermeneutica applicata. Ermeneutica si riferisce allo studio dell'interpretazione - prima era volta all'interpretazione dei grandi testi del mondo, poi si è ampliata ad intendere l'interpretazione della realtà stessa. Ermeneutica applicata significa riconoscere su un piano pratico il modo in cui siamo influenzati dalla nostra cultura, dalla lingua, dalla famiglia, come interpretiamo il mondo - prendendo quindi quegli aspetti che maggiormente apportano un miglioramento e liberandoci dal resto. Libertà significa abilità di vedere oltre le nostre interpretazioni abituali della realtà, al fine di seguire la guida del nostro veggente interiore - la parte di noi che è direttamente collegata al cuore intelligente dell'universo chiamato intento. Qualche volta sentiamo l'idea che libertà significa “non avere responsabilità.” I nostri insegnanti mettevano l'enfasi sulla libertà come esattamente l'opposto; si tratta di esaminare le nostre convinzioni e azioni, assumendosi la responsabilità per la nostra propria esperienza di vita e del mondo; significa riconoscere, senza giudicare, che attraiamo esperienze che vibrano in accordo con il nostro proprio stato dell'essere - e che connettendoci con l'intento, possiamo, poco a poco, cambiarlo. La libertà comincia decidendo che vogliamo essere consapevoli, quindi riallineando la nostra attenzione ed energia a tale scopo. Le arti di Tensegrity® che ci possono aiutare in questa ricerca includono: i passi magici (praticati in silenzio, o con la musica o con suoni della natura), la ricapitolazione o rivisitazione della vita; il sognare e il silenzio interiore. Tutte queste pratiche considerano che il nostro stato fisico e la respirazione sono strettamente legate al nostro stato mentale ed emotivo e alla nostra consapevolezza, e che l'essere nella sua completezza, corpo e corpo energetico, è il veicolo della percezione.Tutte queste imprese sono guidate da una premessa: l'Amore è la forma più alta di intelligenza: amore verso sé stessi, per gli altri, per la straordinaria essenza di questo mondo. Amore per questo istante.
          Il nome Cleargreen riconosce che siamo esseri luminosi, che riflettono nei propri campi energetici i vari colori dello spettro della luce, e che, per noi in questo momento, una sfumatura di buon auspicio a cui guardare, è un verde translucido: è la sfumatura del centro del cuore e il posto più naturale del punto d'assemblaggio - il fiore (in nahuatl, xochitl) della coscienza attraverso il quale possiamo spostare il nostro punto di orientamento della realtà. E' il centro del nostro coraggio, e una qualità che don Juan chiamava intento inflessibile, una percezione prolungata di scopo e passione unica degli esseri umani, e che noi possiamo dirigere verso una nuova coscienza, sul modo in cui interagiamo nel mondo moderno: centrato su uno scambio consapevole, e volto ad un arricchimento reciproco, con gli esseri e con il mondo intorno a noi. Il simbolo di Cleargreen, una paio di libellule iridescenti nell'atto di sorreggere un uovo luminoso, richiama la nostra attenzione su alcuni tra gli esseri preistorici più antichi che intentarono il volo, e sulla nostra natura energetica come esseri luminosi. Se gli umani potessero unirsi cooperando per riconoscere e integrare la propria essenza energetica, credeva don Juan, potrebbero evolversi e prendere il volo, in termini di consapevolezza.

          “Nel regno di azioni pratiche, il tema più importante per Tensegrity è, naturalmente, la respirazione.” Carlos Castaneda, da un'introduzione a Tensegrity data a Città del Messico - Nyei Murez e alcuni altri mediatori di Tensegrity® guidano nella pratica di movimenti di Tensegrity® seguiti da pratiche di respirazione per pulire, per rilasciare e risvegliare, utilizzando semplici tecniche di respirazione che hanno origine nello sciamanesimo antico. La respirazione è considerata dai veggenti della linea di don Juan come il fattore più importante nello spostare quello che essi chiamavano il punto di assemblaggio, il punto nella sfera luminosa dell'uomo dove viene assemblata la nostra percezione del mondo. Spostando il punto di assemblaggio si sposta il nostro orientamento verso ciò che noi chiamiamo realtà, e il suo orientamento corrispondente a noi. La pratica della respirazione è accompagnata da musica, suoni, profumi e colori, tutti intrisi dell'intenzione di restituire a noi la passione totale di vivere.

          I veggenti del lignaggio di don Juan parlavano di un fenomeno chiamato Ciclicità, e facevano notare come practicamente ogni aspetto della nostra vita, la nostra consapevolezza e il nostro universo è parte di un ciclo. Più ne siamo consapevoli, più le nostre azioni sono consapevoli su ogni livello. Come diciamo “Buongiorno” e “Arrivederci” nella nostra vita? Come iniziamo e terminiamo le nostre imprese? Come nasciamo a nuova vita; e come la lasciamo andare, ponendola nelle mani di una forza più grande di noi? Riconoscere la fine di un ciclo e rilasciarlo, ci aiuta ad essere più preparati a cominciare il prossimo? I cicli realmente iniziano e finiscono? “Cominciate con il sentire la terra mentre camminate,” Carlos aggiunse. “Mettete la vostra attenzione sul movimento dei vostri passi. Noi abitanti delle città lo abbiamo dimenticato, vero? "Ridacchiò. "Ma potremmo ricordarlo!". Camminavano in questo modo attraverso i sentieri tortuosi e fitti di fogliame, fino a quando si imbatterono in un aperto e vuoto anfiteatro con posti a sedere disposti a semicerchio attorno un piccolo palcoscenico. La luminosità della luna piena riluceva completamente su di loro mentre si sedevano nella fila più alta.“Chiudete gli occhi,” disse Taisha. “Respirate il chiaro di luna.”Rimasero seduti in silenzio, respirando la luce.“Adesso prendetelo,” disse Taisha, “e vedete cosa vi arriva—vedete cosa ricevete dalla luna.”Mentre cominciavano a prendere la via del ritorno attraverso il sentiero del giardino, una cascata di immagini arrivò su una di loro—lei lo raccontò a Taisha e Carlos. E l'altra studentessa li ringraziò e disse, “Sento una leggerezza nei miei passi. Sento la leggerezza del silenzio.”"Sì, la luna tira le nostre percezioni nel modo in cui tira le maree," disse Carlos, "chiamando le cose dal mare dentro di noi. Scrivete le immagini questa sera, quando tornate a casa. E notate anche i vostri sogni stanotte, potreste vedere qualcosa.
          Quella notte ricordarono i loro sogni, e nelle notti che seguirono, e li tracciarono nel tempo, alcuni sogni che avevano tenuto a lungo nei desideri del loro cuore. Gli antichi, i nostri antenati, seguivano i movimenti di terra e cielo con stupore e grande cura, vivendo la vita in allineamento con le aperture sottili, fioriture e chiusure dei loro molti cicli, riconoscendo che attraverso il contrasto del cambiamento continuo, avrebbero potuto toccare la loro essenza, senza tempo, immutabile.
          L'impeccabilità è l'uso saggio dell'energia. Don Juan Matus

          Un punto in tempo e spazio... Ne salva cento e aggiunge grazia...  Taisha Abelar
          sulla tradizionale massima inglese: ‘A stitch in time saves nine.’

          Il termine ‘impeccabilità’ ci ha guidati fin'ora attraverso molti passi del nostro addestramento per la conduzione. Abbiamo cominciato a guardare con saggezza ai nostri punti di forza e alle nostre debolezze, e al modo migliore per utilizzare la nostra energia come conduttori in addestramento, nel nostro gruppo di pratica e nella vita.
          Don Juan era stupefatto nel vedere una tale squadra di veggenti quando visitò la casa del suo benefattore, come successe anche a Florinda Donner-Grau una generazione più tardi:
          Come il tempo passava, la natura di una leadership e dell'autorità tra loro divenne evidente. Ero sorpresa e in un certo modo deliziata di realizzare che nessuno era migliore o più in alto degli altri. Alcuni di loro eseguivano funzioni di cui gli altri erano incapaci, ma ciò non li rendeva superiori. Ciò li rendeva semplicemente differenti.
          Il nostro è un viaggio per arrivare in questo posto.

          Birds in Flight
          Gli uccelli si scambiano nel prendere la posizione di comando.
          Il grande compito dei veggenti è di portare avanti l'idea che, per evolversi, l'uomo prima deve liberare la sua consapevolezza dai legami con l'ordine sociale. Una volta che la consapevolezza è liberata, l'intento la dirigerà in un nuovo sentiero evolutivo.( Don Juan Matus, come citato da Carlos Castaneda nell'Arte del Sognare )
          La consapevolezza accresciuta è il gioiello che scopriamo apportando una prospettiva nuova alle nostre interazioni sociali – alla nostra connessione con l'ordine sociale. Testimoniare il Theater of Infinity™ (Teatro dell'Infinito) come una rappresentazione teatrale o praticarlo come un'arte interattiva, è, in entrambi i casi, un mezzo per liberare la nostra consapevolezza. Esso è l'adattamento che Carlos Castaneda fece ad una forma precedente di teatro, che fu introdotta nel lignaggio di don Juan Matus dal nagual Elias Ulloa e ulteriormente perfezionata dal suo studente, e benefattore di don Juan, il nagual Julian Osorio. Ciò comporta l'uso dei passi magici, i movimenti sognati del loro lignaggio, per rappresentare un particolare tipo di teatro - in cui gli attori provano diverse maschere e, nel far ciò, arrivano a vedere che la loro "solita" identità è anch'essa una maschera - aprendo la strada, anche se per un istante, alla possibilità di divenire consapevoli della propria vera identità come un'estensione dell'infinito stesso, capaci di intentare il modo in cui vogliono vivere ed essere. Nella recita, come nella vita, i protagonisti fanno un tour di consapevolezza, un viaggio attraverso il quale essi stessi e l'universo, divengono più consapevoli della vastità, della molteplicità e mutabilità di sé stessi.
          Mentre recitiamo queste parti - quelle con cui ci identifichiamo, come anche le altre - e le rappresentiamo nella loro forma originale e poi nelle forme evolutive, con l'aiuto dei passi magici, facciamo un passo al di fuori delle nostre identità individuali per sperimentare una moltitudine di altre percezioni, e di portare in ultima analisi, la percezione e l'intento dell'infinito ai nostri incontri quotidiani. Dopo aver spostato la consapevolezza, il nostro campo di interazione quotidiano è spostato per sempre. Negli antichi siti di Stonehenge e Glastonbury. In quei siti, abbiamo la possibilità di ricordare e riaccendere il potente intento collettivo, patrimonio umano che ci appartiene, possibile quando siamo in grado sia di conoscere che di trascendere il sé. E' questo genere di intento che ha portato monoliti apparentemente dall'aria, e ha creato il cerchio di pietra senza tempo che collega gli umani e i mutevoli cicli di terra e stelle. Ed è questo tipo di impulso evolutivo che ha dato vita al sogno-mito di Avalon e alle leggende arturiane della Tavola Rotonda - l'intento di ogni membro del circolo onora la saggezza e l'esperienza degli altri - una possibilità alla quale vale la pena ambire nei nostri giorni e nel nostro tempo.

          maschere - foto tratta dal web

          i doni del tempo: I teorici dell'evoluzione Rudolf Steiner, Jean Gebser e Ken Wilber convengono che:
          … l'uomo primitivo non conosceva se stesso come separato, e non aveva una vita consapevole.
          …l'uomo si bagnava nel suo istinto… Avvolto e sorretto dalla Grande Madre Natura, cullato tra le sue braccia.
          …l'uomo primitivo era parte integrante della natura e nel cosmo, possedeva una relazione più universale o cosmica con il suo ambiente, e partecipava alla lotta degli esseri umani di essenza spirituale originari, assumendo forma fisica sulla terra ...
          Questi pensieri moderni echeggiano l'esperienza dei primi veggenti sciamani della nostra linea la cui capacità di 'mutare forma,' o cambiare la percezione fondendosi con le forme della natura che li circondava - lupi, farfalle, alberi - non era solo naturale, ma un modo di acquisire conoscenza e saggezza per la sopravvivenza nel loro mondo.
          E Carlos Castaneda, descrivendo Tensegrity come un viaggio di ritorno – un ritorno a noi stessi, Sorgente, e ad una vasta gamma di possibilità che vanno dal passato ai tempi attuali - suggerisce che attraverso la pratica di alcuni movimenti particolari di Tensegrity, vale a dire le forme animali, potremmo ancora una volta connetterci intimamente con ciò che ci circonda e dare un volto moderno alla nostra innata ma dormiente capacità di vedere al di là di noi stessi.

          “Non c'è alcun bisogno di trascendere il mondo.
          Tutto ciò che abbiamo bisogno di sapere è proprio davanti ai nostri occhi, se facciamo attenzione...
          Per me il modo di vivere—il sentiero con un cuore...è una presenza nel mondo.
          Carlos Castaneda, Psychology Today intervista con Sam Keen, 1972

          2 commenti:

          1. Eh già...non c'è bisogno di trascendere il mondo ma di "sentirlo" e vederlo con attenzione... non soltanto con i sensi che pensiamo di avere codificato.

            Nonostante le polemiche e le diatribe sull'opera di Castaneda ho l'impressione che egli, a suo tempo, abbia posto correttamente al centro dell'attenzione, una disciplina della percezione che affonda le sue radici nell'antichità. Credo anche che in modo più o meno sotterraneo questa disciplina abbia da sempre accompagnato l'uomo nelle sue molteplici relazioni con l'ambiente esterno e il modo di viverlo.

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          2. grazie, tensegrità è una delle discipline che mi sento cucite sulla pelle...
            cosa vuoi, c'è chi pratica yoga, chi segue altre vie...
            la mia via è sicuramente questa anche se amo spaziare e non metto limiti alla provvidenza (o all'infinito...)
            ;)

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