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venerdì 10 agosto 2012

disobbedienza = creatività

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eresia  in greco significa libertà di scelta

Se  usata per conoscere sé stessi,  la disobbedienza (alle consuetudini, all'appiattimento, ai paletti sociali imposti dai mass media e dalla maggioranza delle persone) diventa il migliore strumento di autoanalisi e di cambiamento,  nella ricerca spirituale, nel costruire le proprie vie e nello scolpire la propria personalità, togliendone ciò che ancora la nasconde.  Conduce a un aumento di creatività, o meglio, ad accorgersi di quanto poco creativo sia stato, finora, il nostro modo di vivere, pensare, amare, lavorare  Apriamo gli orizzonti e vediamo che si può giocare diversamente e per fare questo occorre semplicemente un atto di coraggio: rompere gli schemi. E ci si riesce soltanto se lo si fa in concreto: nel comportamento quotidiano, per scrollarsi di dosso limiti sociali, nel pensare, per utilizzare funzioni mentali che non avevamo mai usato, nel percepire, per ampliare la nostra immagine della realtà, nel progettare, nel decidere, nel premiarsi, nel superare i propri standard, così da poter cominciare a creare in maniera nuova tutto il proprio mondo.
  • l'accorgersi delle realtà fattuali, invece che del sentito dire o delle aspettative
  • la capacità di porsi le domande (giuste), e di utilizzare i cosiddetti "programmi aperti"
  • l'abilità di isolarsi, di raggiungere un'autonomia anche in mezzo alla gente
  • l'uso del "sogno a occhi aperti" per individuare obbiettivi e progettare
  • l'utilizzo del "sogno guidato" o "sogno lucido"
  • varie forme di brainstorming, ad alti livelli di intensità
  • il confronto con il "critico interiore"
  • la capacità di invertire la progettazione ("prova il contrario")
  • la capacità di progettare a partire dalla fine
  • la capacità di progettare con la mente altrui
  • la capacità di "insegnare i propri problemi", per prenderne le distanze
  • l'organizzazione di giornate full-immersion nei propri progetti
  • la capacità di utilizzare gli errori
  • la "ripartizione delle idee"
  • l'utilizzo delle aree a-temporali della coscienza, per l'elaborazione di progetti e per l'autoanalisi




  • 

    Il significato letterale del termine eresia (che deriva dal greco airesiV, airesis) significa "scelta"
    (dal verbo airew, scelgo, preferisco, approvo una opinione, eleggo una parte politica...).
    Il concetto di "airesis-scelta" è strettamente legato a quello di "dùnaton-possibilità",
    solo dove c'è l'una ci può essere anche l'altra. La scelta-possibilità è una
    delle indicazioni fondamentali del concetto di libertà e di libero arbitrio.


    L'eresia
    "è frutto di un po' di scienza e un po' d'ozio"(Voltaire),
     perché tipico del lavoro scientifico è lo scegliere
    e determinazione specifica dell'ozio è il sognare.



     "L'unico mezzo per non cambiare è quello di non pensare" 
    (Ernest Renan in L'avvenire della scienza)

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