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domenica 18 novembre 2012

numeri e simboli



In una delle leggende cabalistiche/massoniche, Hiram Abiff riceve un martello a forma di TAU dal suo antenato, Tubal-Cain. La croce tau è tramandata dalla Massoneria moderna sotto il simbolo della T. Questa sembra essere la più antica forma di croce esistente.

“La croce filosofica, le due linee che corrono in direzioni opposte, l’orizzontale e la perpendicolare, l’altezza e la larghezza, che la Divinità geometrizzante divide nel punto di intersezione, e che costituisce il magico nonché scientifico quaternario, quando è inscritta all’interno del quadrato perfetto, è la base del occultista. E’ la chiave che apre la porta di ogni scienza, fisica e spirituale, la quale a sua volta simboleggia la nostra esistenza umana, in quanto il cerchio della vita circoscrive i quattro punti della croce, che rappresentano in successione la nascita, la vita, la morte e l’immortalità." -( H.P. Blavatsky, Iside Svelata)
Il Matto, seduto per giorni sotto l’albero della vita (che ha la forma di una croce Tau), intento a trovare il suo Sé spirituale, sale improvvisamente su un ramo e penzola a testa in giù come un bambino, dimenticando per un momento, tutto ciò che egli è e tutto quello che sa.
L’Appeso (XII) è il dodicesimo maggior Arcano nei mazzi di tarocchi tradizionali. E’ utilizzato nella divinazione.
 
Dalle sue tasche cadono monete e soldi, ma invece che di denaro si tratta di pezzi di carta e di metallo. Si sente come se fosse sospeso tra il mondo materiale e il mondo spirituale, in grado di vedere entrambi. Il momento è surreale, collegamenti che prima non comprendeva, sono ora chiari, i misteri vengono rivelati. Il più grande mistero di tutti è il realizzare che non è solo fisicità, transitoria e temporanea. E’ composto da un Sé spirituale interiore, l’anima, e che l’anima eterna, ma nata e che mai morirà.
Nel suo libro 'La chiave pittorica al Tarocco', AE Waite, il progettista del mazzo di tarocchi Rider-Waite , ha descritto l’Appeso come l’uomo che riconosce, o improvvisamente, “resuscita”, il suo Sé e la sua natura più elevati, che fino ad allora erano assopiti in lui:“Il palo da cui è sospeso è una croce Tau.
C’è un alone attorno alla testa del “martire”. Va osservato che:
1) l’albero del sacrificio è vivente, si possono infatti notare delle foglie rigogliose,
2) che il volto esprime una trance profonda, non sofferenza,
3) che la figura, nel suo complesso, suggerisce la vita in uno stato di sospensione, non la morte … Colui che riesce a capire che la sua natura superiore è inserita in questo simbolismo riceverà indizi relativi ad un possibile grande risveglio e che dopo il sacro mistero della Morte c’è il glorioso mistero della Resurrezione."

Il numero sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione, perché era legato al compiersi del ciclo lunare. Il numero sette rappresenta il perfezionamento della natura umana allorché essa congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Essendo formato dall’unione della triade con la tetrade, esso indica la pienezza di quanto è perfetto, partecipando alla duplice natura fisica e spirituale, umana e divina. É il centro invisibile, spirito ed anima di ogni cosa. Il Sette è il numero della piramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4). Quindi il sette è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino......Persefone è costretta a tornare nel mondo sotterraneo perché si è lasciata tentare a mangiare 7 chicchi di melograno. Come spesso accade con i simboli è probabile che questi 7 chicchi avessero due significati tra loro opposti e complementari: rappresentando le sette parti smembrate del corpo di Dioniso (nonché le 4 fasi del ciclo lunare, ognuna di 7 giorni) questi chicchi di melograno ci ricordano da una parte che ciò che ci conduce a morire è la frammentazione, il potere delle identificazioni e delle proiezioni (Dioniso quando viene smembrato dai Titani si sta guardando in uno specchio, che va in mille pezzi). Ma la legge del 7, ci ricorda anche di fare attenzione alle ottave laterali ed è al conempo il numero che ci riporta alla ierogamia e alla perfezione... sette sono le braccia del candelabro ebraico, dei colli, dei chakra principali, delle note ecc  questo numero di enneatipo personalità se riesce ad integrare l'oscurità e il "femminino" ha accesso al matrimonio sacro...

Carbonio 7: Oltre i limiti della materia

Ora parliamo del carbonio perchè comprendere il suo ruolo è assolutamente fondamentale. Si tratta di affrontare il tema della massa di un isotopo di un atomo. Nel caso del riferimento al 666 nella...
Bibbia, al cosiddetto numero della bestia, - e siamo noi quella bestia, a proposito - si tratterebbe della descrizione dell'atomo di carbonio di cui noi tutti siamo composti, 6 protoni, 6 neutroni, 6 elettroni, mentre 616 è una descrizione dell'atomo di carbonio caratterizzato da 6 protoni, 1 neutrone e 6 elettroni.

Esiste un certo dibattito a livello scolastico a proposito del fatto che sia opportuno tradurre il testo originale Biblico come 666 o 616, ma tale dibattito non lo affronteremo in questa sede, dato che ambedue le valenze numeriche risulteranno utili agli scopi della nostra analisi.

Vi sono soltanto un numero limitato di preziose informazioni a questo proposito ai nostri giorni. Tuttavia ci siamo impegnati ad approfondire la questione, almeno in parte, cercando comprendere la funzione del neutrone, oggi non ancora ben indirizzata dalla scienza. Il neutrone opererebbe come una sorta di via di passaggio tra protone ed elettrone, un meccanismo comunicativo e interpretativo tra la materia (protone) e lo spirito (elettrone). Si tratta quindi di affrontare il tema relativo a ogni singolo ente che esista sulla Terra, inclusi gli umani, e di ciò che li anima, ovvero l'essere elettrico (electric being), o meglio il duplicato energetico di ogni ente. Se i 6 neutroni dell'attuale configurazione hanno operato come una sorta di caleidoscopio, quasi prismatico, come un meccanismo interpretativo, in questo senso, rispetto al 616, dovrebbe risultare palese una non necessaria complessità, o una comunicazione sovraccarica di elementi non necessari, quella che oggi si verifica tramite i 6 neutroni.

Sebbene incredibilmente complesso, il concetto essenziale potrebbe essere espresso in maniera estremamente semplificata come: 666=l'essere umano, 616=l'essere più fluido e privo di sostanza materiale grazie al quale entreremo nel reame 'privo di forma', o meta-reame, pur avendo la possibilità di una comunicazione continua con i piani tridimensionali. In altre parole, per creare qualunque cosa, è necessario avere a disposizione due elementi e condurli all'unificazione. La più prossima, decisamente forzata e in ultima analisi fasulla corrispondenza in questo senso, al nostro livello di analisi, sarebbe quella relativa all'unione fisica tra un uomo e una donna al fine di procreare un bambino. Dico fasulla poichè, come si verifica per ogni fenomeno, la sua apparenza non rende giustizia a ciò che in effetti si sta verificando. Il risultato di quella (decisamente orgasmica) sintesi crea un terzo (o più di un terzo) elemento. La vostra coscienza non è affatto insignificante. Sebbene si tratti di materia, di elementi materiali. Quando la vostra coscienza si fonde col vostro meta-sè, si tratta di elementi materiali che si fondono con altri elementi materiali come ho appena sottolineato, per cui un nuovo ente si manifesterà, che a quel punto avrà la possibilità di favorire la 'precipitazione' di un 'corpo' basato sul Carbonio 7 ogni volta che ne abbia il bisogno su questo piano. Tale corpo non appena 'precipitato' sarà caratterizzato da tutti quegli attributi tipicamente super-umani di cui si discute in così tante fonti. Dopotutto, avremmo bisogno dell'assai meno 'materiale' Carbonio 7 nel caso intendessimo attraversare le pareti di un muro.

Ciò che è più essenziale notare in questa fase dell'analisi, è il fatto che il carbonio 7 'precipitato' in una forma specifica tramite il proprio meta-Sè, sarebbe appunto il diamante, il cristallo, l'Essere Cristico a cui così numerose fonti antiche e moderne fanno erroneamente riferimento. La ragione per cui tale interpretazione risulta erronea sta nel fatto che, sebbene possa apparire, avendo letto ciò che è stato detto in precedenza, che ci si stia trasformando in cristalli, nel diamante, in un essere umano, tuttavia non vi sarà affatto nulla di umano nel meta-Sè, e in quel caso si potrebbe essere definiti umani solo maginalmente, nel caso si operasse per 'precipitasre' un corpo basato sul carbonio 7 per operare su questo piano.

Approfondiamo ora la questione relativa alla maniera in cui il 6 si relaziona 'a te e al tuo mondo'. Prestate particolare attenzione al concetto 'te e il tuo mondo'. Anche questa interpretazione non è corretta. Si parla di una separazione. Ciò che in verità si dovrebbe affermare è che 'tu sei il tuo mondo'. Dato che il fondamento geometrico del tuo mondo è un cubo, per rappresentare qualunque oggetto presente nel tuo mondo hai la necessità di ricorrere a tre coordinate (le coordinate x, y e z), che definiscono appunto la tridimensionalità. Un cubo ha 6 facciate, quindi tu hai tre dimensioni, 1) sopra e sotto, 2) destra e sinistra, 3) davanti e dietro, e tutti i solidi Platonici (dai quali la materia è appunto composta) possono essere sovrapposti - o inseriti l'uno all'interno dell'altro, e quando ciò si verifica, ottenete il Cubo di Metatron (ulteriori informazioni su questi elementi li trovate in basso). A livello intuitivo, personalmente noto chiaramente la corrispondenza tra i 6 neutroni e il cubo a 6 facce. Siamo quindi costituiti da atomi di carbonio che in sè definiscono con precisione la maniera in cui il vostro mondo è percepito tramite la distorsione e gli aspetti rappresentati dai 6 neutroni, e quindi, in questo senso, voi siete il vostro mondo, la vostra programmata percezione dello stesso. Tramite un unico neutrone, sarà la vostra stessa costituzione a definire e a fissare la vostra incommensurabilmente meno limitata percezione.

Riducendo il numero dei neutroni da 6 a 1, la nostra percezione si modifica, da uno spazio cubico a una forma alternativa dello spazio, nell'ambito della quale la 'spazialità' non è più caratterizzata dalla distanza. La distanza è un elemento caratteristico del qui o lì, e il 'qui' e il 'lì' sono appunto gli elementi caratteristici della separazione. Per cui la separazione è un elemento di cui tutti noi possiamo fare esperienza solo in un reame caratterizzato dalle 3 dimensioni, come è appunto la Terra per come ne facciamo esperienza in questa fase. Mentre il reame, ciò che potremmo definire il quantum, nel quale siamo sul punto di confluire, può essere fondamentalmente definito come privo di distanze, quindi privo di separazione. E cos'è che caratterizzerebbe l'individuazione senza una separazione più che fluida? L'Avvento a venire rappresenta l'elemento di passaggio critico in seguito al quale transiteremo da uno "spazio" caratterizzato dalla distanza all'individuazione priva di una separazione che sia riconducibile allo spazio. Il Sè fisico non è più necessario, e all'istante si disaggregherà in un flash di luce per ritornare al Nulla.

Ciò che risulta importante tenere presente è il fatto che lo spazio caratterizzato dalla distanza è appunto la definizione più esatta della limitazione stessa. Perchè? Appunto perchè è necessario muoversi attraverso di esso per raggiungere qualsiasi luogo, per cui risulta inevitabile il passaggio o il trascorrere di un certo intervallo di tempo, ed in effetti tutte le limitazioni tendono a nascere in relazione a tale premessa fondamentale. In uno spazio caratterizzato dalla distanza, una sua componente 'fisica' necessaria è appunto la gravità. Eliminate spazio/tempo e gravità dall'equazione e ciò che vi resta è un reame del pensiero privo di limiti.


Tratto da: Il Segreto dei Segreti: Carbonio 7, La Molecola del Risveglio.
  http://sguardinellogos.blogspot.it/2012/11/il-segreto-dei-segreti-carbonio-7-la.html

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